Costa: Protezione Civile, CRI e Avis a scuola per insegnare a gestire le emergenze
Un'iniziativa utile ed interessante quella proposta agli alunni della scuola media Don Bosco di Costa Masnaga. Nella mattinata di sabato 16 marzo infatti, il piazzale del mercato adiacente al plesso scolastico si è trasformato in una potenziale UCL, ovvero un’Unità di Crisi Locale di protezione civile, struttura che viene allestita in caso di emergenza e che ha come fine ultimo quello di coordinare i servizi di soccorso attraverso l’impego di risorse umane e tecniche.
Il tutto è stato possibile grazie alla sinergia che si è instaurata tra il corpo docenti della scuola masnaghese, le sezioni comunali di Protezione Civile di Nibionno e di Bulciago e la Croce Rossa Italiana, comitato di Casatenovo.
Come ci hanno spiegato le insegnanti delle scuole medie, il progetto di allestimento di una UCL si inserisce perfettamente all’interno del sabato tematico ''Ambiente e sicurezza'' organizzato dalle professoresse Rossella Carlini e Alessandra Scola, che hanno profuso impegno e passione per far sì che tutti gli studenti avessero modo di prendere parte ad un’iniziativa dal grande potenziale. Le classi prime e seconde nella mattinata di ieri, hanno preso parte ad alcuni interventi di soccorritori e volontari, quali appunto la Protezione Civile, la Croce Rossa e l’Avis, che hanno spiegato loro l'importanza della sostenibilità ambientale, della sicurezza e della tutela della salute.
L’attività ''pratica'' invece, ha coinvolto ben cinque sezioni delle classi terze, che si sono date da fare per gestire una situazione di crisi ipotetica, ovvero l’esondazione del fiume Lambro e la relativa evacuazione e messa in sicurezza della popolazione.
Il campo di pronto intervento dunque, è stato realizzato con la fondamentale collaborazione della Protezione Civile, e disponeva proprio di tutto il necessario per affrontare al meglio una calamità: come ci ha raccontato il coordinatore bulciaghese Riccardo Ghezzi infatti, gli studenti hanno avuto modo di montare le tende, comprendere le funzionalità e l’uso della motopompa, installare torri faro per l’illuminazione del campo, disporre sacchetti di sabbia in caso di piccole esondazioni e così via.
Un’organizzazione impeccabile, che ha coinvolto più di cento studenti a tutto tondo, dando modo di comprendere attività pratiche e ''manuali'', ma anche l’importanza di una corretta gestione delle entrate e delle uscite dal campo di soccorso e della comunicazione realizzata all’interno della tenda segreteria, allestita per l’occasione con stampanti e computer.
Il coordinatore Ghezzi poi, ha voluto condividere con noi l’entusiasmo per la buona riuscita dell’iniziativa, di fondamentale importanza per far comprendere ai ragazzi la centralità di attività di questo tipo, che salvaguardano popolazione e territorio. Anche la presidente del comitato di coordinamento del volontariato di Protezione Civile di Lecco Domizia Mornico si è dichiarata molto soddisfatta, supportata dal vicepresidente Michele Motta e dai responsabili Viganò, Ripamonti e Fumagalli.
''Ritengo sia fondamentale condividere e diffondere la cultura di protezione civile, che parte proprio dall’insegnamento alla tutela dei rischi'' ci ha detto Mornico. ''Le scuole devono continuare a sensibilizzare i loro ragazzi su questo tema, per far sì che siano capaci di tutelare sé stessi e gli altri''.
Importante poi il supporto fornito dalla Croce Rossa di Casatenovo, che ha allestito uno spazio nel quale mostrare ai giovani studenti come si muove la ''macchina dei soccorsi'' dal punto di vista sanitario. Il presidente Eros Bonfanti e la coordinatrice dell’attività Giulia Sarzano ci hanno spiegato quanto sia centrale l’aspetto di gestione dei feriti e l’assegnazione dei codici in base alla gravità. Nel punto di ritrovo della Croce Rossa inoltre, un’area è stata adibita interamente alla simulazione delle ferite, grazie al contributo di una truccatrice che ha dato modo ai ragazzi di comprendere come riconoscere il livello di gravità di una lesione.
Anche la dirigente della scuola secondaria di primo grado masnaghese Chiara Giraudo si è detta grata del supporto degli insegnanti e della Protezione Civile, motori di questa iniziativa. ''Il nostro obiettivo è fornire ai ragazzi nuove competenze a lunga gittata, per dargli modo di comprendere cosa vogliono fare nel loro futuro e non solo'' ci ha detto la dirigente. ''Vedere l’entusiasmo e la passione che mettono i volontari in quello che fanno è sicuramente uno stimolo per studenti così giovani''.
A concludere la giornata, le parole delle professoresse Carlini e Scola. ''Ci teniamo a ringraziare tutti i volontari che si sono messi a totale disposizione, e in particolar modo il coordinatore Ghezzi, la presidente del comitato di coordinamento Mornico, il vice Motta e il geometra Elena Conti'' hanno concluso le insegnanti. ''Vedere i nostri alunni attivi in campo è una grande soddisfazione''.
Insomma, l’iniziativa - alla quale sono intervenuti anche gli amministratori dei comuni coinvolti - si è rivelata un successo: ragazzi, volontari ed insegnanti hanno messo in campo tutte le loro capacità per rendere la giornata tematica il più utile ed interessante possibile.
Il tutto è stato possibile grazie alla sinergia che si è instaurata tra il corpo docenti della scuola masnaghese, le sezioni comunali di Protezione Civile di Nibionno e di Bulciago e la Croce Rossa Italiana, comitato di Casatenovo.
Come ci hanno spiegato le insegnanti delle scuole medie, il progetto di allestimento di una UCL si inserisce perfettamente all’interno del sabato tematico ''Ambiente e sicurezza'' organizzato dalle professoresse Rossella Carlini e Alessandra Scola, che hanno profuso impegno e passione per far sì che tutti gli studenti avessero modo di prendere parte ad un’iniziativa dal grande potenziale. Le classi prime e seconde nella mattinata di ieri, hanno preso parte ad alcuni interventi di soccorritori e volontari, quali appunto la Protezione Civile, la Croce Rossa e l’Avis, che hanno spiegato loro l'importanza della sostenibilità ambientale, della sicurezza e della tutela della salute.
L’attività ''pratica'' invece, ha coinvolto ben cinque sezioni delle classi terze, che si sono date da fare per gestire una situazione di crisi ipotetica, ovvero l’esondazione del fiume Lambro e la relativa evacuazione e messa in sicurezza della popolazione.
Il campo di pronto intervento dunque, è stato realizzato con la fondamentale collaborazione della Protezione Civile, e disponeva proprio di tutto il necessario per affrontare al meglio una calamità: come ci ha raccontato il coordinatore bulciaghese Riccardo Ghezzi infatti, gli studenti hanno avuto modo di montare le tende, comprendere le funzionalità e l’uso della motopompa, installare torri faro per l’illuminazione del campo, disporre sacchetti di sabbia in caso di piccole esondazioni e così via.
Un’organizzazione impeccabile, che ha coinvolto più di cento studenti a tutto tondo, dando modo di comprendere attività pratiche e ''manuali'', ma anche l’importanza di una corretta gestione delle entrate e delle uscite dal campo di soccorso e della comunicazione realizzata all’interno della tenda segreteria, allestita per l’occasione con stampanti e computer.
Il coordinatore Ghezzi poi, ha voluto condividere con noi l’entusiasmo per la buona riuscita dell’iniziativa, di fondamentale importanza per far comprendere ai ragazzi la centralità di attività di questo tipo, che salvaguardano popolazione e territorio. Anche la presidente del comitato di coordinamento del volontariato di Protezione Civile di Lecco Domizia Mornico si è dichiarata molto soddisfatta, supportata dal vicepresidente Michele Motta e dai responsabili Viganò, Ripamonti e Fumagalli.
''Ritengo sia fondamentale condividere e diffondere la cultura di protezione civile, che parte proprio dall’insegnamento alla tutela dei rischi'' ci ha detto Mornico. ''Le scuole devono continuare a sensibilizzare i loro ragazzi su questo tema, per far sì che siano capaci di tutelare sé stessi e gli altri''.
Importante poi il supporto fornito dalla Croce Rossa di Casatenovo, che ha allestito uno spazio nel quale mostrare ai giovani studenti come si muove la ''macchina dei soccorsi'' dal punto di vista sanitario. Il presidente Eros Bonfanti e la coordinatrice dell’attività Giulia Sarzano ci hanno spiegato quanto sia centrale l’aspetto di gestione dei feriti e l’assegnazione dei codici in base alla gravità. Nel punto di ritrovo della Croce Rossa inoltre, un’area è stata adibita interamente alla simulazione delle ferite, grazie al contributo di una truccatrice che ha dato modo ai ragazzi di comprendere come riconoscere il livello di gravità di una lesione.
Anche la dirigente della scuola secondaria di primo grado masnaghese Chiara Giraudo si è detta grata del supporto degli insegnanti e della Protezione Civile, motori di questa iniziativa. ''Il nostro obiettivo è fornire ai ragazzi nuove competenze a lunga gittata, per dargli modo di comprendere cosa vogliono fare nel loro futuro e non solo'' ci ha detto la dirigente. ''Vedere l’entusiasmo e la passione che mettono i volontari in quello che fanno è sicuramente uno stimolo per studenti così giovani''.
A concludere la giornata, le parole delle professoresse Carlini e Scola. ''Ci teniamo a ringraziare tutti i volontari che si sono messi a totale disposizione, e in particolar modo il coordinatore Ghezzi, la presidente del comitato di coordinamento Mornico, il vice Motta e il geometra Elena Conti'' hanno concluso le insegnanti. ''Vedere i nostri alunni attivi in campo è una grande soddisfazione''.
Insomma, l’iniziativa - alla quale sono intervenuti anche gli amministratori dei comuni coinvolti - si è rivelata un successo: ragazzi, volontari ed insegnanti hanno messo in campo tutte le loro capacità per rendere la giornata tematica il più utile ed interessante possibile.
S.L.F.