Oggiono, Bachelet: primo posto agli UniStem day per la 5A liceo scientifico
L’istituto Vittorio Bachelet di Oggiono svetta agli UniStem day 2024, appuntamento annuale, giunto alla sedicesima edizione, rivolto agli studenti delle scuole superiori e proposto dal Centro di Ricerca Coordinata sulle Cellule Staminali dell’Università degli Studi di Milano, fondato nel 2006 allo scopo di ''integrare, coordinare e promuovere l’accesso alle informazioni relative allo studio delle cellule staminali e del loro potenziale applicativo''.
Tra gli obiettivi principali ci sono una forte attività di divulgazione a livello specialistico, ma anche verso il pubblico più in generale, con particolare riferimento alle scuole superiori lombarde. In quest’ultimo contesto rientra UniStem day che, come si legge sul sito, è ''una giornata dedicata all’apprendimento, la scoperta, il confronto sui temi della conoscenza e dell’innovazione a partire dalla ricerca sulle cellule staminali. Attraverso lezioni, filmati, visite ai laboratori e momenti ricreativi i ragazzi potranno confrontarsi con i contenuti e i metodi della scienza. UniStem Day è un’occasione per scoprire che la ricerca scientifica è (anche!) divertente e favorisce relazioni personali e sociali costruite sulle prove, sul coraggio e sull’integrità''.
Quest’anno vi hanno partecipato 97 Atenei e Centri di Ricerca in Australia, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Serbia, Spagna, Svezia, Ungheria.
Tra i partecipanti all’edizione 2024 anche la 5A liceo scientifico tradizionale del Bachelet, che ha preso parte per la prima volta a questa giornata. ''I ragazzi hanno partecipato a una mattinata, dalle 9 alle 13.30. C’era poi la possibilità di visite nei laboratori del pomeriggio ma, essendoci alte richieste, non abbiamo potuto inserirci – ha raccontato la docente Alessia Aldeghi - La mattinata si è svolta alternando cinque conferenze di ricercatori importanti che si occupano di vari ambiti di ricerca (cellule staminali, microbioma individuale, morbo di Huntington) e si è conclusa con una parte con una domanda antropologica legata a chi sono gli europei, non su base sociale ma genetica. I ragazzi hanno ascoltato le conferenze e le ricerche, con esiti molto recenti e alcuni dei quali persino inediti''.
La giornata si è conclusa con una valutazione delle competenze propedeutiche: gli studenti hanno risposto al test individualmente, inserendo il fatto che fossero della stessa classe e, al termine, i dati sono stati normalizzati.
Al termine dei lavori, la senatrice Elena Cattaneo, nonché membro del comitato scientifico d’indirizzo di UniStem, ha annunciato e premiato i vincitori, tutti lecchesi. Al primo posto si sono classificati i ragazzi della 5A del Bachelet, superando i colleghi degli istituti Grassi di Lecco e Agnesi di Merate che si sono rispettivamente classificati secondi e terzi. Un podio quindi interamente lecchese.
''Ero fiduciosa perché i ragazzi erano preparati – ha aggiunto la professoressa Aldeghi, che ha accompagnato a UniStem la sua classe insieme alla collega Paola Corti – I ragazzi erano galvanizzati: è stato bello il momento della premiazione sul palco da parte della senatrice e l’omaggio della felpa dell’Università''. Una felicità così grande per gli studenti che l’indomani, sabato 23 marzo, si sono presentati in classe, a Oggiono, indossando la felpa dell’Università dove sono state premiate le loro competenze.
''Da parte mia c’è grande soddisfazione per il risultato dei ragazzi perché la 5A è una classe che ha un approccio mentale al metodo scientifico e questo premio è anche una bella carica in vista dell'esame di maturità'' ha commentato la professoressa Aldeghi. ''Sono contenta di avere aderito a UniStem day: i temi trattati erano interessanti, con spunti di riferimento sul percorso svolto in questi cinque anni e un approccio al mondo universitario e di lavoro. I ragazzi hanno appreso come si lavora in team e ascoltato interventi sul coinvolgimento femminile: durante la mattinata, i relatori hanno sottolineato l’importanza di farsi aiutare ma non tralasciare la passione verso questo ramo in cui anche le donne possono dare un grande contributo. Questa classe ha una forte componente femminile''.
Tra gli obiettivi principali ci sono una forte attività di divulgazione a livello specialistico, ma anche verso il pubblico più in generale, con particolare riferimento alle scuole superiori lombarde. In quest’ultimo contesto rientra UniStem day che, come si legge sul sito, è ''una giornata dedicata all’apprendimento, la scoperta, il confronto sui temi della conoscenza e dell’innovazione a partire dalla ricerca sulle cellule staminali. Attraverso lezioni, filmati, visite ai laboratori e momenti ricreativi i ragazzi potranno confrontarsi con i contenuti e i metodi della scienza. UniStem Day è un’occasione per scoprire che la ricerca scientifica è (anche!) divertente e favorisce relazioni personali e sociali costruite sulle prove, sul coraggio e sull’integrità''.
Quest’anno vi hanno partecipato 97 Atenei e Centri di Ricerca in Australia, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Serbia, Spagna, Svezia, Ungheria.
Tra i partecipanti all’edizione 2024 anche la 5A liceo scientifico tradizionale del Bachelet, che ha preso parte per la prima volta a questa giornata. ''I ragazzi hanno partecipato a una mattinata, dalle 9 alle 13.30. C’era poi la possibilità di visite nei laboratori del pomeriggio ma, essendoci alte richieste, non abbiamo potuto inserirci – ha raccontato la docente Alessia Aldeghi - La mattinata si è svolta alternando cinque conferenze di ricercatori importanti che si occupano di vari ambiti di ricerca (cellule staminali, microbioma individuale, morbo di Huntington) e si è conclusa con una parte con una domanda antropologica legata a chi sono gli europei, non su base sociale ma genetica. I ragazzi hanno ascoltato le conferenze e le ricerche, con esiti molto recenti e alcuni dei quali persino inediti''.
La giornata si è conclusa con una valutazione delle competenze propedeutiche: gli studenti hanno risposto al test individualmente, inserendo il fatto che fossero della stessa classe e, al termine, i dati sono stati normalizzati.
Al termine dei lavori, la senatrice Elena Cattaneo, nonché membro del comitato scientifico d’indirizzo di UniStem, ha annunciato e premiato i vincitori, tutti lecchesi. Al primo posto si sono classificati i ragazzi della 5A del Bachelet, superando i colleghi degli istituti Grassi di Lecco e Agnesi di Merate che si sono rispettivamente classificati secondi e terzi. Un podio quindi interamente lecchese.
''Ero fiduciosa perché i ragazzi erano preparati – ha aggiunto la professoressa Aldeghi, che ha accompagnato a UniStem la sua classe insieme alla collega Paola Corti – I ragazzi erano galvanizzati: è stato bello il momento della premiazione sul palco da parte della senatrice e l’omaggio della felpa dell’Università''. Una felicità così grande per gli studenti che l’indomani, sabato 23 marzo, si sono presentati in classe, a Oggiono, indossando la felpa dell’Università dove sono state premiate le loro competenze.
''Da parte mia c’è grande soddisfazione per il risultato dei ragazzi perché la 5A è una classe che ha un approccio mentale al metodo scientifico e questo premio è anche una bella carica in vista dell'esame di maturità'' ha commentato la professoressa Aldeghi. ''Sono contenta di avere aderito a UniStem day: i temi trattati erano interessanti, con spunti di riferimento sul percorso svolto in questi cinque anni e un approccio al mondo universitario e di lavoro. I ragazzi hanno appreso come si lavora in team e ascoltato interventi sul coinvolgimento femminile: durante la mattinata, i relatori hanno sottolineato l’importanza di farsi aiutare ma non tralasciare la passione verso questo ramo in cui anche le donne possono dare un grande contributo. Questa classe ha una forte componente femminile''.
M.Mau.