La Croce Rossa di Casatenovo a Roma dal Papa
Bellissima esperienza per otto operatori della Croce Rossa di Casatenovo. Alla presenza del presidente uscente Eros Bonfanti, i volontari hanno partecipato all'udienza che Papa Francesco ha concesso sabato 6 aprile ai volontari CRI, in occasione dei festeggiamenti per il 160° dell'Associazione.
"Tutto è iniziato con un pochino di adrenalina, perché venerdì verso mezzogiorno il Vaticano ha comunicato di aver anticipato l'Udienza di un'ora (in realtà poi erano due le ore di anticipo...). Abbiamo dovuto quindi cercare un treno alternativo a quello prenotato, e l'unica soluzione disponibile era con partenza alle 22 di venerdì e arrivo a Roma alle 5.50 di mattina" ci ha detto Bonfanti.
"Giunti a destinazione, veloce colazione dopo una notte insonna e trascorsa in viaggio, poi subito in Vaticano dove la Sala Nervi si stava velocemente riempiendo di volontari giunti da ogni parte d'Italia (parliamo di 6.000 persone)".Prima dell'arrivo del Pontefice sul palco si sono susseguite le varie personalità. La Fanfara della CRI allietava i presenti con la loro musica; sette volontari hanno poi raccontato le loro esperienze nei servizi durante il Covid, nell'accoglienza migranti a Lampedusa, ed infine durante i vari conflitti sparsi nel mondo, in special modo in Ucraina.
Poi è stata la volta del Papa.
"Il Santo Padre ha avuto parole di elogio per tutti noi, ed è stato commovente sentire il suo "grazie!" per le attività svolte. Ha poi concluso stringendo le mani ai volontari e alle autorità presenti (Presidente Nazionale, tutti i Presidenti Regionali, Governatore della Regione Lazio per citare qualcuno), soffermandosi specialmente con i portatori di disabilità" ha aggiunto il presidente del comitato casatese. "La bella giornata incontrata ci ha poi permesso di godere delle bellezze di Roma".Insomma, un week end diverso dal solito, impegnativo dal punto di vista fisico ma molto ricco di emozioni per tutti i volontari CRI coinvolti.
"Tutto è iniziato con un pochino di adrenalina, perché venerdì verso mezzogiorno il Vaticano ha comunicato di aver anticipato l'Udienza di un'ora (in realtà poi erano due le ore di anticipo...). Abbiamo dovuto quindi cercare un treno alternativo a quello prenotato, e l'unica soluzione disponibile era con partenza alle 22 di venerdì e arrivo a Roma alle 5.50 di mattina" ci ha detto Bonfanti.
"Giunti a destinazione, veloce colazione dopo una notte insonna e trascorsa in viaggio, poi subito in Vaticano dove la Sala Nervi si stava velocemente riempiendo di volontari giunti da ogni parte d'Italia (parliamo di 6.000 persone)".Prima dell'arrivo del Pontefice sul palco si sono susseguite le varie personalità. La Fanfara della CRI allietava i presenti con la loro musica; sette volontari hanno poi raccontato le loro esperienze nei servizi durante il Covid, nell'accoglienza migranti a Lampedusa, ed infine durante i vari conflitti sparsi nel mondo, in special modo in Ucraina.
Poi è stata la volta del Papa.
"Il Santo Padre ha avuto parole di elogio per tutti noi, ed è stato commovente sentire il suo "grazie!" per le attività svolte. Ha poi concluso stringendo le mani ai volontari e alle autorità presenti (Presidente Nazionale, tutti i Presidenti Regionali, Governatore della Regione Lazio per citare qualcuno), soffermandosi specialmente con i portatori di disabilità" ha aggiunto il presidente del comitato casatese. "La bella giornata incontrata ci ha poi permesso di godere delle bellezze di Roma".Insomma, un week end diverso dal solito, impegnativo dal punto di vista fisico ma molto ricco di emozioni per tutti i volontari CRI coinvolti.