Viganò: in mostra capi e bozzetti firmati da Dafne Fettolini
Da sabato 6 fino al 21 aprile, presso la biblioteca comunale di Viganò, il gruppo cultura in collaborazione con l'assessorato alla cultura del comune ha organizzato “REWIND- storie di atelier”, una mostra artistica dedicata al riciclo nel mondo della moda. Sono esposti capi realizzati a mano da Dafne Fettolini, in arte “Daf”.
L’iniziativa ha un duplice valore in quanto va a collegare saldamente una disciplina che è parte integrante dell’identità e del patrimonio culturale italiane come l’arte e un tema molto discusso in questa epoca e di capitale importanza come l’ambiente.
Al taglio del nastro, in prima battuta ha preso parola Corrado Pennati, presidente della commissione cultura, il quale ha introdotto l’evento e ha fatto gli onori di casa: “Generalmente allestiamo mostre fotografiche. Questa è la prima volta che organizziamo un'esposizione di abiti e ne siamo molto orgogliosi. All'ingresso abbiamo posizionato un libro con pagine bianche sul quale è possibile lasciare una dedica o un pensiero nei confronti dell'artista”.
In seconda istanza Ginevra Fettolini, sorella di Dafne, nonché sua prima estimatrice, ha espresso la propria soddisfazione non nascondendo una certa emozione: “Questa è la prima mostra organizzata in collaborazione con il gruppo cultura di Viganò. Nel momento in cui abbiamo chiesto a Dafne di mettersi in gioco, sapevamo di ricevere sicuramente una risposta affermativa. Mia sorella nella sua vita ha spaziato in numerose forme d'arte e penso che quella attuale sia la più aderente al suo essere. Abbiamo pensato questa mostra come se costituisse un ipotetico atelier di Dafne; infatti, potete notare la presenza di bozzetti appesa ai muri e di alcuni vestiti appesi in modo tale da permettere all'osservatore di attraversare proprio fisicamente il suo concetto di arte”.
La platea ha colto la sincerità di queste parole e dopo aver risposto molto positivamente con un lungo applauso, ha avuto l’occasione di interfacciarsi con le opere esposte e di dialogare con Daf.
Le sue parole hanno sottolineato l’orgoglio di aver plasmato un qualcosa di completamente aderente alle proprie aspirazioni: “Sono molto contenta di aver dato vita ad una mostra proprio nel mio paese natale. Penso che il momento in cui ho capito che avrei potuto realizzare questo sogno sia il successo della sfilata che ho organizzato l’anno scorso. Il punto focale del mio lavoro è l'utilizzo di materiali riciclati. Attualmente a Milano esistono numerose realtà simili ma penso che attualmente le grandi firme della moda non siano molto interessate a questa specie di microcosmo”.
L’iniziativa ha un duplice valore in quanto va a collegare saldamente una disciplina che è parte integrante dell’identità e del patrimonio culturale italiane come l’arte e un tema molto discusso in questa epoca e di capitale importanza come l’ambiente.
Al taglio del nastro, in prima battuta ha preso parola Corrado Pennati, presidente della commissione cultura, il quale ha introdotto l’evento e ha fatto gli onori di casa: “Generalmente allestiamo mostre fotografiche. Questa è la prima volta che organizziamo un'esposizione di abiti e ne siamo molto orgogliosi. All'ingresso abbiamo posizionato un libro con pagine bianche sul quale è possibile lasciare una dedica o un pensiero nei confronti dell'artista”.
In seconda istanza Ginevra Fettolini, sorella di Dafne, nonché sua prima estimatrice, ha espresso la propria soddisfazione non nascondendo una certa emozione: “Questa è la prima mostra organizzata in collaborazione con il gruppo cultura di Viganò. Nel momento in cui abbiamo chiesto a Dafne di mettersi in gioco, sapevamo di ricevere sicuramente una risposta affermativa. Mia sorella nella sua vita ha spaziato in numerose forme d'arte e penso che quella attuale sia la più aderente al suo essere. Abbiamo pensato questa mostra come se costituisse un ipotetico atelier di Dafne; infatti, potete notare la presenza di bozzetti appesa ai muri e di alcuni vestiti appesi in modo tale da permettere all'osservatore di attraversare proprio fisicamente il suo concetto di arte”.
Le sue parole hanno sottolineato l’orgoglio di aver plasmato un qualcosa di completamente aderente alle proprie aspirazioni: “Sono molto contenta di aver dato vita ad una mostra proprio nel mio paese natale. Penso che il momento in cui ho capito che avrei potuto realizzare questo sogno sia il successo della sfilata che ho organizzato l’anno scorso. Il punto focale del mio lavoro è l'utilizzo di materiali riciclati. Attualmente a Milano esistono numerose realtà simili ma penso che attualmente le grandi firme della moda non siano molto interessate a questa specie di microcosmo”.
M.G.