Viganò: Dafne Fettolini, e il viaggio fra moda e stile

Il 2024 è ormai ben avviato e anche in quest'anno bisestile proseguiamo con il nostro approfondimento dedicato al binomio ''giovani e social network''. Dopo aver parlato di Ivan Giussani, Greta Bertarini e Stefano Bertumoli, oggi ci immergiamo nel mondo di una ragazza che sta cercando di realizzare e di portare a galla un sogno molto ambizioso e stimolante come la moda: Dafne Fettolini, originaria di Viganò.
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Dafne Fettolini

Ogni albero presente su questa terra esiste grazie alle radici tramite le quali è ancorato al terreno e lo stesso concetto vale per l’essere umano. È dunque fondamentale andare a sviscerare le origini di Dafne al fine di poter comprendere lo sviluppo della sua vita e della sua passione.
''Sono nata e cresciuta in un ambiente artistico, cosa che ha influenzato il mio percorso di studi. Ho passato l'infanzia e l'adolescenza in un paesino in Brianza dove, ad essere sincera, non mi sono mai sentita completamente a casa. Avevo bisogno di vedere la città, essere travolta da immagini e stimoli differenti, più eccentrici'' ci ha raccontato.
La nostra protagonista è quindi cresciuta in una famiglia di artisti che hanno avuto un ruolo cruciale nella crescita della sua sensibilità umanistica. Tuttavia, queste condizioni affettive e sociali favorevoli si sono dovute scontrare con un ambiente un po' distante dalla rapidità con cui vengono veicolate idee, novità e tendenze tipiche della città. Il nostro territorio è stato percepito fin da subito come una sorta di limite. Per questo motivo, crescendo, Dafne ha iniziato a vivere sempre più frequentemente il mondo cittadino al fine di raccogliere stimoli nuovi e vere proprie boccate d’aria artistica.
Come ben sappiamo con la parola ''arte'' possiamo considerare una miriade di discipline quali l’architettura, la pittura, la musica, il teatro ma nel caso di Dafne facciamo riferimento alla forma di sublimazione più moderna del suddetto termine: la moda.  
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Alcune sue creazioni
''Sono sempre stata appassionata a tutto ciò che concerne l’abbigliamento e lo stile. Mi ricordo che ho iniziato a indossare quel che mi pareva, senza seguire la tendenza di quegli anni. Quando però, in seconda media, mia mamma mi fece sentire i Sex Pistols per la prima volta, guardando i videoclip iniziai ad amare il loro modo di vestire. Tuttavia, in fase iniziale tenevo queste idee per me''. È interessante notare come la commistione fra musica e abbigliamento abbia portato allo sviluppo della passione della giovane nei confronti della moda. ''I Sex Pistols hanno rappresentato un nuovo punto di partenza che ha dato il via ad un percorso di progressiva acquisizione di fiducia in me stessa. Prima di quel momento ero particolarmente sensibile al pensiero altrui e tendevo a tenere per me le mie idee innovative e fuori dagli schemi canonici. Ho iniziato a fregarmene degli sguardi e giudizi altrui'' ha aggiunto.
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Una personalità più forte delle critiche: acquisita una crescente fiducia in se stessa Dafne è riuscita a fortificare il proprio carattere e ad esporre le proprie idee. Proprio in questo contesto la nostra protagonista ha iniziato ad associare il concetto di social network quale mezzo di diffusione e divulgazione, nonché fulcro della nostra rubrica, alla sua passione. Questa transizione, che tutt’ora è in atto, non è stata semplice e si è dovuta scontrare con la mentalità gretta di una buona fetta del popolo del web.
''Ho iniziato ad essere molto più social quando ho riacquisito sicurezza in me stessa dopo diversi anni abbastanza difficili e a pubblicare mie foto in cui indossavo vestiti in accordo con la mia concezione di stile dando un taglio interpretativo completamente personale e ben lontano dal mainstream; ho notato l’insorgenza di un buon livello di interesse. Successivamente ho deciso di concentrarmi di più sulla produzione di contenuti riguardanti la moda, il cucito e l’abbigliamento in senso stretto svincolandoli dalla mia persona riscontrando tuttavia un calo dell’attenzione nei miei confronti'' ci ha svelato la viganese, che ha tuttavia proseguito dritta lunga la strada già tracciata. ''Il mio auspicio è quello di arrivare a più persone possibili e di far comprendere l’importanza del second hand e della scelta dei tessuti in base alla loro qualità''. L'obiettivo della giovane è infatti quello di associare il concetto di moda a quello di salvaguardia dell’ambiente.
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Come nel caso degli ospiti precedenti, anche a Dafne abbiamo posto la seguente domanda: ''pensi che in generale l'Italia sia pronta a concepire l'utilizzo dei social come un lavoro vero e proprio?''.
La risposta è a cavallo fra la realistica presa di coscienza del presente e la speranza riposta nel futuro. ''Purtroppo tutt’ora, nonostante il lavoro sui social esista ormai da anni, non viene ancora preso sul serio. Penso possa essere una maniera efficace per arrivare a tante persone e lanciare messaggi educativi riguardanti diversi ambiti. Trovo sia difficile ''sfondare'' in questo mondo, lo dico per esperienza personale. Quando pubblicavo più foto riguardanti solo me stessa e il mio aspetto fisico riscontravo maggior interesse e followers rispetto ai contenuti sul cucito. Spero che in futuro questa situazione possa migliorare. Avere un buon seguito può essere sicuramente un aiuto e un incentivo a credere di più in quello che si sta facendo''.
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Dafne è una ninfa nella mitologia greca: non a caso ''Apollo e Dafne'' è una delle opere più importanti del Bernini. Il fatto che il destino della nostra protagonista si sarebbe dovuto incontrare con l’arte era palesemente scritto nelle stelle e nel fato. L’impatto con i social invece è ancora in fase di evoluzione e non ha ancora raggiunto una piena consacrazione. Ci auguriamo che il pubblico possa apprezzare i contenuti portati da Dafne: sarebbe una bella vittoria.
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Mattia Giovenzana
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