Ello, festa dei SS Giacomo e Filippo: messa in chiesetta
In occasione della Festa dei Santi Giacomo e Filippo la chiesetta ellese loro dedicata ha aperto le porte al pubblico nella giornata di domenica 5 maggio. Il progetto dedicato ai Luoghi di fede in Alta Brianza prevede una serie di aperture straordinarie di questi siti la prima domenica del mese in modo da poter effettuare visite guidate accompagnate dai volontari delle associazioni coinvolte.
Come da tradizione ad Ello, nel mese di maggio, si celebrano i SS. Giacomo e Filippo, insieme all’Arcangelo Michele. ''La chiesa che, secondo la leggenda fu fondata dalla regina longobarda Teodolinda, e nel 1471 S. Carlo Borromeo la eresse a parrocchiale di Ello, si trova presso il cimitero locale. Come da tradizione Ambrosiana durante la celebrazione della messa viene bruciato il pallone bianco, simbolo della solennità di Cristo. Questa ricorrenza nasce sin dal VI secolo; infatti S.Giacomo subì il martirio con un colpo di bastone alla testa, dopo essere stato buttato dalla terrazza del tempio, negli affreschi lo vediamo raffigurato con un bastone ed un libro in mano. S.Filippo apostolo venne, invece, crocefisso e la sua tradizionale raffigurazione divenne un bastone sormontato da una croce'' hanno spiegato i volontari dell’Associazione ellese SS Giacomo e Filippo che da anni si occupa di preservare e provvedere al restauro del sito.Nella giornata di domenica, dalle ore 10 si è svolta la tradizionale celebrazione presieduta da don Maurizio Mottadelli. Al termine della celebrazione ai presenti è stato illustrato il progetto Performance, a cura dell’associazione. ''Il progetto consiste in un'installazione performativa digitale nella chiesa dei SS Giacomo e Filippo. È fruibile in autonomia all'interno dell'area della chiesa con l'utilizzo di un cellulare, basta seguire il percorso e i contenuti dei sette QR code. Sono testi accompagnati da musiche originali, a partire dagli elaborati dell'architetto Spreafico Roberto e dalle ricerche di Colombo Virginio. Le musiche originali sono di Campsirago Residenze e le voci degli attori Benedetta Brambilla e Sebastiano Sicurezza. La scrittura complessiva è di Michele Losi e Luca Maria Baldini'' hanno spiegato in chiusura gli autori del progetto, realizzato grazie ai finanziamenti della Fondazione Comunitaria Lecchese e della società Lario Reti Holding. I membri dell’associazione hanno poi evidenziato come il tetto, dopo ormai trent’anni, abbia bisogno di alcuni interventi. Già nelle scorse settimane, infatti, sono stati effettuati alcuni lavori sul tetto della struttura per sistemare infiltrazioni di acque meteoriche.
''È stata fatta una revisione generale della copertura del tetto mettendo una guaina protettiva provvisoria sul colmo del tetto. È, però, provvisoria in quanto stiamo cercando di trovare un finanziamento per fare un intervento risolutivo secondo il progetto, già approvato dalla Soprintendenza delle belle Arti e dall'architetto Roberto Spreafico, da noi commissionato. Siamo convinti che questa chiesa faccia parte della tradizione storica e culturale della nostra comunità e che, grazie ai contributi elargiti dagli ellesi, sia possibile riuscire a preservarla. Facciamo dunque affidamento alla vostra generosità'' hanno spiegato i volontari.
All'entrata della chiesa, nell'apposita cassetta, è possibile versare il proprio contributo.
Come da tradizione ad Ello, nel mese di maggio, si celebrano i SS. Giacomo e Filippo, insieme all’Arcangelo Michele. ''La chiesa che, secondo la leggenda fu fondata dalla regina longobarda Teodolinda, e nel 1471 S. Carlo Borromeo la eresse a parrocchiale di Ello, si trova presso il cimitero locale. Come da tradizione Ambrosiana durante la celebrazione della messa viene bruciato il pallone bianco, simbolo della solennità di Cristo. Questa ricorrenza nasce sin dal VI secolo; infatti S.Giacomo subì il martirio con un colpo di bastone alla testa, dopo essere stato buttato dalla terrazza del tempio, negli affreschi lo vediamo raffigurato con un bastone ed un libro in mano. S.Filippo apostolo venne, invece, crocefisso e la sua tradizionale raffigurazione divenne un bastone sormontato da una croce'' hanno spiegato i volontari dell’Associazione ellese SS Giacomo e Filippo che da anni si occupa di preservare e provvedere al restauro del sito.Nella giornata di domenica, dalle ore 10 si è svolta la tradizionale celebrazione presieduta da don Maurizio Mottadelli. Al termine della celebrazione ai presenti è stato illustrato il progetto Performance, a cura dell’associazione. ''Il progetto consiste in un'installazione performativa digitale nella chiesa dei SS Giacomo e Filippo. È fruibile in autonomia all'interno dell'area della chiesa con l'utilizzo di un cellulare, basta seguire il percorso e i contenuti dei sette QR code. Sono testi accompagnati da musiche originali, a partire dagli elaborati dell'architetto Spreafico Roberto e dalle ricerche di Colombo Virginio. Le musiche originali sono di Campsirago Residenze e le voci degli attori Benedetta Brambilla e Sebastiano Sicurezza. La scrittura complessiva è di Michele Losi e Luca Maria Baldini'' hanno spiegato in chiusura gli autori del progetto, realizzato grazie ai finanziamenti della Fondazione Comunitaria Lecchese e della società Lario Reti Holding. I membri dell’associazione hanno poi evidenziato come il tetto, dopo ormai trent’anni, abbia bisogno di alcuni interventi. Già nelle scorse settimane, infatti, sono stati effettuati alcuni lavori sul tetto della struttura per sistemare infiltrazioni di acque meteoriche.
''È stata fatta una revisione generale della copertura del tetto mettendo una guaina protettiva provvisoria sul colmo del tetto. È, però, provvisoria in quanto stiamo cercando di trovare un finanziamento per fare un intervento risolutivo secondo il progetto, già approvato dalla Soprintendenza delle belle Arti e dall'architetto Roberto Spreafico, da noi commissionato. Siamo convinti che questa chiesa faccia parte della tradizione storica e culturale della nostra comunità e che, grazie ai contributi elargiti dagli ellesi, sia possibile riuscire a preservarla. Facciamo dunque affidamento alla vostra generosità'' hanno spiegato i volontari.
All'entrata della chiesa, nell'apposita cassetta, è possibile versare il proprio contributo.
Sa.A.