Nilde Iotti prima presidente donna della Camera. Cassago nel 2008 le intitolò una strada
Nilde Iotti, prima presidente donna della Camera dei Deputati. Lo scorso giovedì 20 giugno la stampa e le istituzioni nazionali hanno ricordato il 45esimo anniversario della sua elezione. Un passaggio storico per il nostro Paese: il 20 giugno 1979 Iotti divenne infatti la prima esponente femminile ad essere scelta quale terza carica dello Stato, mantenendo il ruolo per quasi tredici anni.
A Cassago la sua figura era stata omaggiata molti anni fa; l'allora sindaco Gian Mario Fragomeli e la sua amministrazione decisero infatti, nella primavera 2008, di intitolare alla memoria di Nilde Iotti una strada, in frazione Oriano. Una scelta che si concretizzò durante la Festa della Repubblica, il 2 giugno di quello stesso anno; oltre alla politica emiliana, l'amministrazione cassaghese volle ricordare attraverso un analogo provvedimento anche Martin Luther King, leader statunitense del movimento contro i pregiudizi etnici.
''Con l'intitolazione di una via a Nilde Iotti, abbiamo voluto focalizzare l'attenzione sulla figura di una delle poche donne che hanno contribuito alla stesura della costituzione, di cui proprio quest'anno festeggeremo i 60 anni di storia" aveva detto l'allora sindaco, oggi consigliere regionale. Una scelta opportuna, ma non così scontata. Basti pensare che quello di Cassago ci risulta (a meno di sbagli) l'unico caso del territorio. Altre donne sono state omaggiate però, con provvedimenti analoghi. A Barzanò il già sindaco Franca Colombo aveva deciso di valorizzare la figura di Lucrezia Cornaro, prima donna laureata, intitolandole una nuova strada a Dagò, nei pressi dell'oratorio Paolo VI; Marta Casiraghi - quando fu prima cittadina di Missaglia - scelse di dedicare una via alle Suffraggette inglesi, ma anche alla cantante lirica Giuditta Pasta e alla matematica Maria Gaetana Agnesi.
Tornando a Nilde Iotti, la sua figura politica fu una delle più importanti del dopoguerra italiano; nata il 10 aprile 1920 a Reggio Emilia, studentessa modello, vinse una borsa di studio e potè iscriversi a lettere e filosofia presso l'Università Cattolica di Milano. Durante la seconda guerra mondiale divenne una combattente della resistenza e una figura di spicco del Partito comunista italiano, nonchè responsabile dell’Unione donne italiane. La sua elezioni peraltro, fu resa possibile grazie al suffragio femminile istituito nel 1945, quando molte donne italiane sostennero Iotti, che nel 1946 fu eletta all'Assemblea Costituente.
La sua eredità è fortemente radicata anche nella Costituzione. La politica scrisse la sezione relativa al diritto di famiglia e durante la stesura dell'articolo 51, che garantisce l'accesso ai "pubblici uffici e alle cariche elettive" in condizioni di uguaglianza. Si oppose strenuamente, insieme con altre colleghe, all’aggiunta di un inciso proposto dai colleghi uomini, che però limitava le donne, soprattutto nella carriera di magistrato: ''Conformemente alle loro attitudini, secondo norme stabilite dalla legge''. La protesta di Iotti fu efficace e alla fine l'inciso venne eliminato, salvaguardando un principio fondamentale della democrazia.
Della Camera dei Deputati diventò membro nel 1948, prima donna e prima comunista a ricoprire una carica istituzionale di rilievo in Italia, mentre dal 1979 ne fu presidente fino al 1992. Cinque anni prima della fine di quell'esperienza, diventò la prima donna a ricevere un mandato esplorativo per la formazione di un governo. Un tentativo che resterà nella storia, così come la lunga esperienza parlamentare e l'impegno per le riforme con la presidenza della Commissione bicamerale per le riforme istituzionali.
A Cassago la sua figura era stata omaggiata molti anni fa; l'allora sindaco Gian Mario Fragomeli e la sua amministrazione decisero infatti, nella primavera 2008, di intitolare alla memoria di Nilde Iotti una strada, in frazione Oriano. Una scelta che si concretizzò durante la Festa della Repubblica, il 2 giugno di quello stesso anno; oltre alla politica emiliana, l'amministrazione cassaghese volle ricordare attraverso un analogo provvedimento anche Martin Luther King, leader statunitense del movimento contro i pregiudizi etnici.
''Con l'intitolazione di una via a Nilde Iotti, abbiamo voluto focalizzare l'attenzione sulla figura di una delle poche donne che hanno contribuito alla stesura della costituzione, di cui proprio quest'anno festeggeremo i 60 anni di storia" aveva detto l'allora sindaco, oggi consigliere regionale. Una scelta opportuna, ma non così scontata. Basti pensare che quello di Cassago ci risulta (a meno di sbagli) l'unico caso del territorio. Altre donne sono state omaggiate però, con provvedimenti analoghi. A Barzanò il già sindaco Franca Colombo aveva deciso di valorizzare la figura di Lucrezia Cornaro, prima donna laureata, intitolandole una nuova strada a Dagò, nei pressi dell'oratorio Paolo VI; Marta Casiraghi - quando fu prima cittadina di Missaglia - scelse di dedicare una via alle Suffraggette inglesi, ma anche alla cantante lirica Giuditta Pasta e alla matematica Maria Gaetana Agnesi.
Tornando a Nilde Iotti, la sua figura politica fu una delle più importanti del dopoguerra italiano; nata il 10 aprile 1920 a Reggio Emilia, studentessa modello, vinse una borsa di studio e potè iscriversi a lettere e filosofia presso l'Università Cattolica di Milano. Durante la seconda guerra mondiale divenne una combattente della resistenza e una figura di spicco del Partito comunista italiano, nonchè responsabile dell’Unione donne italiane. La sua elezioni peraltro, fu resa possibile grazie al suffragio femminile istituito nel 1945, quando molte donne italiane sostennero Iotti, che nel 1946 fu eletta all'Assemblea Costituente.
La sua eredità è fortemente radicata anche nella Costituzione. La politica scrisse la sezione relativa al diritto di famiglia e durante la stesura dell'articolo 51, che garantisce l'accesso ai "pubblici uffici e alle cariche elettive" in condizioni di uguaglianza. Si oppose strenuamente, insieme con altre colleghe, all’aggiunta di un inciso proposto dai colleghi uomini, che però limitava le donne, soprattutto nella carriera di magistrato: ''Conformemente alle loro attitudini, secondo norme stabilite dalla legge''. La protesta di Iotti fu efficace e alla fine l'inciso venne eliminato, salvaguardando un principio fondamentale della democrazia.
Della Camera dei Deputati diventò membro nel 1948, prima donna e prima comunista a ricoprire una carica istituzionale di rilievo in Italia, mentre dal 1979 ne fu presidente fino al 1992. Cinque anni prima della fine di quell'esperienza, diventò la prima donna a ricevere un mandato esplorativo per la formazione di un governo. Un tentativo che resterà nella storia, così come la lunga esperienza parlamentare e l'impegno per le riforme con la presidenza della Commissione bicamerale per le riforme istituzionali.
G.C.