Villa Greppi: BriUp presenta un weekend ricco di eventi

Manca davvero pochissimo all'inizio della terza edizione del Festival BriUp, la manifestazione giovanile di carattere culturale, artistico, musicale ed enogastronomico territoriale organizzata dal Comitato BriUp e dal suo presidente Davide Tagliabue.
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Gli amministratori e i partner di BriUp intervenuti alla conferenza stampa

La manifestazione, che si terrà nel weekend dal 28 al 30 giugno, ha visto quest'anno - oltre ai vari partecipanti in fiera - la collaborazione del gruppo Consorzio Brianteo Villa Greppi: dopo il successo della scelta del Monastero della Misericordia di Missaglia del 2023, infatti, location designata per l'evento di quest'estate sarà infatti proprio la splendida dimora di Monticello, dove a questo proposito ieri sera, in vista dell'apertura di questo pomeriggio, si è tenuto un evento di presentazione e inaugurazione in presenza di sindaci, giornalisti e tanti curiosi.
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Davide Tagliabue

"Vi ringrazio tutti per essere qui oggi, per questa sera abbiamo pensato a un piccolo incontro introduttivo composto di una prima parte di conferenza, in cui introduciamo e lasciamo la parola ai vari artisti e artigiani che prenderanno attivamente parte alla manifestazione, e di una seconda che si terrà invece nel granaio appena ristrutturato, dove assisteremo a una performance di inaugurazione dell'evento" ha commentato Tagliabue, introducendo la serata. "Una cosa che tengo particolarmente a sottolineare è che BriUp è un festival giovane: tutti coloro che fanno parte dell'organizzazione, ma anche tutti i partecipanti che selezioniamo e gli artisti che ascolteremo questa sera, hanno sicuramente meno di trent'anni. Vorrei sottolinearlo per far comprendere la volontà di noi giovani di metterci in movimento, promuovendo nuove forme d'arte, relazionandoci a nostro modo con il territorio e, in generale, organizzando questo festival".
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Lucia Urbano, presidente di Villa Greppi

"La collaborazione con voi mi ha mostrato dei ragazzi che hanno davvero lavorato sodo, anche perché, giusto per farvi capire, per l'edizione di quest'anno si sono messi a lavorare già da settembre, quindi davvero, per organizzare un festival di tre giorni, serve davvero un anno intero di preparazione. Per questo voglio farvi i miei complimenti" ha aggiunto Lucia Urbano, presidente del Consorzio Brianteo, prendendo la parola dopo Tagliabue. "Sono inoltre orgogliosa del fatto che, oltre ad avere il patrocinio del Consorzio, BriUp abbia anche il benestare dei comuni del nostro territorio. Trovo sia un buon segnale di collaborazione" ha concluso. 
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I comuni che sostengono il festival infatti, sono davvero tanti: stiamo parlando di Annone Brianza, Barzanò, Barzago, Casatenovo, Costa Masnaga, Cremella, Dolzago, Missaglia, Oggiono, Monticello Brianza, Viganò, Galbiate, Sirone, Lomagna, Bulciago, e della Provincia di Lecco.
"Le collaborazioni sono l'anima del nostro festival, crediamo nella forza del patrocinio e nelle amministrazioni comunali" ha commentato ancora Tagliabue. "È anche grazie a questo che siamo riusciti a raccogliere quasi cento volontari, ed essi arrivano, appunto, da tutto il territorio".
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Come spiegato ancora da Tagliabue, tuttavia, quelli amministrativi non sono gli unici partner di BriUp. Fra le collaborazioni di cui il Comitato è fiero figura, in primo luogo, quella con AVIS, nello specifico, presente con le sezioni di Besana e Costa Masnaga. "Devo ammettere che ad Avis non vi conoscevamo, ma quando vi abbiamo scoperto, ci siamo resi conto di quale iniziativa emozionante siete i protagonisti" hanno commentato i referenti dell'associazione. "Il dilemma su come cercare di fare qualcosa per attirare anche i giovani ci ha sempre posto di fronte a diversi dubbi. E se invece fossero i giovani a fare qualcosa per Avis? Per questo quando ci è arrivata la proposta di collaborazione siamo stati estremamente felici".
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Gli artisti Mosa One (a sinistra) e Mosser

Impossibile non citare, per chiudere i patrocini, la Cooperativa sociale La Grande Casa e l'azienda Silea. "Noi di BriUp teniamo davvero dare il massimo in tutto. Per questo abbiamo cercato anche di fare in modo che anche la raccolta differenziata fosse il più facile possibile. Per farlo, abbiamo deciso che per la manifestazione useremo solo materiale compostabile, e ridurre al minimo le differenze fra i rifiuti, in modo da non creare confusione" ha aggiunto ancora il presidente del Comitato BriUp. "Con la cura dell'ambiente, poi, si sposa benissimo la volontà di fare tutto in casa, ovvero scegliere collaborazioni con persone del territorio, nonché espositori e artigiani provenienti dalle nostre zone e dai dintorni. E poi, vorremmo davvero tirare fuori il massimo dai luoghi che ci permettono di vivere il festival, in modo da sentire in tutto e per tutto il legame con il territorio".
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I referenti di Avis

"Spazio ai giovani", "sperimentazione" e "territorio", allora, sono le parole con cui potremmo riassumere l'essenza di BriUp, e questo si vede davvero tanto, come spiegato anche Tagliabue, dalle scelte per il palinsesto di artisti, musicisti, cantanti, espositori, e quant'altro. Venendo infatti allo svisceramento del palinsesto, parzialmente mostrato anche nella serata di ieri, si capisce come le scelte per il programma musicale ricadano infatti su artisti che parlano proprio del loro territorio, ma con generi, stili e modalità del tutto inedite. Fra questi, spiccano nomi della nuova scena, come Jelecrois, rapper napoletana, Dadà, cantautrice napoletana, e Bluem, cantautrice e produttrice sarda. Non mancheranno musica elettronica, hip hop e sonorità sperimentali, simbolo della ricerca della peculiarità e della novità musicale.
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Rimanendo in tema di palinsesto per la manifestazione, impossibile non citare le due mostre personali - inedite - che caratterizzano quest'edizione. La prima, curata dalla designer brianzola Alice Crepaldi, la cui arte funzionale e design di mobili sono influenzati dai suoi studi di design industriale alla Central Saint Martins School of Art di Londra: con l'intento di esplorare il movimento e la dinamicità del corpo umano, Crepaldi combina scultura e design in oggetti di uso quotidiano, utilizzando materiali come vetro di Murano e metallo. Nel corso della serata di ieri, l'artista ha mostrato ai presenti il suo processo creativo attraverso un video, spiegando cosa ne sta alla base, i materiali utilizzati e i messaggi veicolati.
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Giulia e Vincenzo

La seconda mostra invece è stata curata da Heart Young - gruppo di Vimercate che si occupa di assistere gli artisti under 25 nei loro progetti - ed è quella dell'artista Mosa One, noto per le sue grandi realizzazioni di street art che trasformano spazi urbani in opere d'arte contemporanea. La sua opera più celebre, "Per andare oltre", rappresenta un bambino che scavalca un muro verso un mondo colorato e vivace, simbolo delle sue origini egiziane e della sua visione artistica.
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Per BriUp, l'artista ha realizzato un'opera costituita da due ali: la prima, nella quale è stato installato un telo rosso lungo 27 metri, rappresenta un cielo, rosso, perché - dal titolo - "Il cielo non è azzurro per tutti"; la seconda, invece, vuole dare un messaggio di speranza e di pace, in risposta proprio alla drammaticità prima citata. "L'installazione è abbastanza imponente per dimensioni e colori, sei quasi obbligato a fermarti. Il telo rappresenta che non per tutti il cielo è azzurro, che si tratti di motivazioni personali, di guerre o di oppressioni. In un certo senso, nell'opera vedo anche le mura di Gaza, e dell'orrore che sta succedendo in quella parte di mondo" ha commentato Mosa. "Vorrei che le persone che si fermano a guardare l'opera provino empatia, e si rendano conto del privilegio che viviamo noi qui, che abbiamo un letto per dormire e un cielo tranquillo".
Annullata invece, la sfilata di moda in programma sabato sera, in previsione delle avverse condizioni meteorologiche.
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La grande novità di quest'anno è l’introduzione delle performance nel palinsesto artistico. Proprio nella serata di ieri, ad ammaliare i presenti è stata la prima di queste, costituita da una suggestiva collaborazione fra Mosa One e l'artista iraniano Mossen. È stato proprio durante quest'inaugurazione che Mosa One ha completato la sua opera, aggiungendo al telo rosso la frase della poesia "Stato d'assedio" di Mahmoud Darwish.
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Una rappresentante di di Heart Young

Un momento accompagnato, come citato, dal musicista Mossen, che ha coronato la performance con un brano dalle sonorità persiane e arabe, sia attraverso strumenti acustici, che elettronici. Un momento davvero toccante, che ha catturato l'attenzione di tutti i presenti. Ultimo momento dell'esposizione di ieri sera, poi, è stato dedicato agli artisti Giulia e Vincenzo, che lavorano, rispettivamente, i fiori e le radici, alla ricerca di una propria forma di spiritualità, che nella loro visione si esprime attraverso la natura.
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A BriUp, oltre a tutti i membri citati, ci saranno anche espositori, artigiani, produttori e tanto altro, naturalmente, tutti provenienti dal territorio. Insomma: un'edizione che, anche per quest'anno, ha tutte le carte in regola per rivelarsi indimenticabile.
G.G.
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