Da Costa M.ga ad una vita in barca. Il libro di Sara Rossini
Quattro anni fa erano partiti in barca. Non in gita, ma per una vera e propria esperienza di vita. Tante cose sono cambiate in questi lunghi mesi trascorsi lontano dall'Italia; e così Sara Rossini ha deciso di raccontare questa intensa parentesi in un libro dal titolo ''Mamma & Marinaia. La nostra storia con tre bambini in barca''. Un volume di cui la masnaghese ha parlato l'altra mattina, intervistata da Linus e Nicola Savino a ''Deejay chiama Italia''.
Nel 2020 insieme al marito Stefano Barberis, ai tre figli e all'inseparabile amico a quattro zampe, Sara aveva deciso di lasciare la vita di tutti i giorni per vivere in barca (ne avevamo parlato QUI). Un sogno coltivato appunto da qualche anno insieme al consorte, con la decisione definitiva assunta nel 2014 e il periodo successivo impiegato per la preparazione di quell'avventura. La famiglia milanese, nel frattempo spostatasi a Costa Masnaga (dove viveva il padre della donna) dopo aver venduto la casa di Milano, ha però dovuto fare i conti con il Covid. Riusciti finalmente a partire il 5 luglio di quattro anni fa a lockdown ormai archiviato, dopo aver attraversato Capraia, la Sardegna e le Baleari, la famiglia era stata costretta ad una lunga sosta a Formentera. Una permanenza forzata (nonostante la bellezza dell'isola delle Baleari) durata sette mesi, al termine della quale i Barberis erano poi riusciti a partire alla volta delle Canarie.Lanzarote - dopo aver attraversato l'Atlantico - è stata la successiva tappa della loro avventura. Un'isola diventata ormai la loro seconda casa; qui i tre ragazzi - abbandonato l'home schooling - frequentano le lezioni (sono diventati ormai bilingue) e le attività sportive locali, Sara si dedica allo smart working mentre il marito Stefano fa il pendolare a settimane alterne in Italia, poichè l'aspettativa aveva la durata di un solo anno, al termine del quale ha dovuto rientrare al lavoro. Un sacrificio non da poco, ma come si suol dire ''ne vale la pena''.
''Abbiamo un andirivieni di ragazzi incredibile'' ha spiegato la masnaghese ai conduttori di Radio Deejay, riferendosi ai compagni di scuola e più in generale agli amici dei tre figli. ''C'è molta curiosità, soprattutto quando spieghiamo che siamo autosostenibili. Abbiamo un dissalatore e beviamo, cuciniamo e ci laviamo con l’acqua di mare. Rimangono davvero incantati''.
Le difficoltà non mancano: dal mal di mare, alla navigazione sull'Oceano Atlantico, ben più insidioso del Mediterraneo. Ma grandi sono le soddisfazioni, così come dolce è il sapore di quella quotidianità diversa. La barca della famiglia Barberis peraltro, è diventata un laboratorio galleggiante per missioni scientifiche e ambientali. Collaborano con l’INFN, il CNR, l’ISMAR e l’INGV su progetti come Sea Cleaner, studiando l’inquinamento marino e svolgono interventi nelle scuole su temi di sostenibilità e inquinamento.
Insomma, Sara e Stefano - tra le difficoltà - sono riusciti a dare una svolta alle loro vite e a realizzare un sogno che coltivavano da tempo. Ma soprattutto ad insegnare ai loro figli che fuori dalla cosiddetta ''comfort zone''... esiste un mondo bellissimo.
Nel 2020 insieme al marito Stefano Barberis, ai tre figli e all'inseparabile amico a quattro zampe, Sara aveva deciso di lasciare la vita di tutti i giorni per vivere in barca (ne avevamo parlato QUI). Un sogno coltivato appunto da qualche anno insieme al consorte, con la decisione definitiva assunta nel 2014 e il periodo successivo impiegato per la preparazione di quell'avventura. La famiglia milanese, nel frattempo spostatasi a Costa Masnaga (dove viveva il padre della donna) dopo aver venduto la casa di Milano, ha però dovuto fare i conti con il Covid. Riusciti finalmente a partire il 5 luglio di quattro anni fa a lockdown ormai archiviato, dopo aver attraversato Capraia, la Sardegna e le Baleari, la famiglia era stata costretta ad una lunga sosta a Formentera. Una permanenza forzata (nonostante la bellezza dell'isola delle Baleari) durata sette mesi, al termine della quale i Barberis erano poi riusciti a partire alla volta delle Canarie.Lanzarote - dopo aver attraversato l'Atlantico - è stata la successiva tappa della loro avventura. Un'isola diventata ormai la loro seconda casa; qui i tre ragazzi - abbandonato l'home schooling - frequentano le lezioni (sono diventati ormai bilingue) e le attività sportive locali, Sara si dedica allo smart working mentre il marito Stefano fa il pendolare a settimane alterne in Italia, poichè l'aspettativa aveva la durata di un solo anno, al termine del quale ha dovuto rientrare al lavoro. Un sacrificio non da poco, ma come si suol dire ''ne vale la pena''.
''Abbiamo un andirivieni di ragazzi incredibile'' ha spiegato la masnaghese ai conduttori di Radio Deejay, riferendosi ai compagni di scuola e più in generale agli amici dei tre figli. ''C'è molta curiosità, soprattutto quando spieghiamo che siamo autosostenibili. Abbiamo un dissalatore e beviamo, cuciniamo e ci laviamo con l’acqua di mare. Rimangono davvero incantati''.
Le difficoltà non mancano: dal mal di mare, alla navigazione sull'Oceano Atlantico, ben più insidioso del Mediterraneo. Ma grandi sono le soddisfazioni, così come dolce è il sapore di quella quotidianità diversa. La barca della famiglia Barberis peraltro, è diventata un laboratorio galleggiante per missioni scientifiche e ambientali. Collaborano con l’INFN, il CNR, l’ISMAR e l’INGV su progetti come Sea Cleaner, studiando l’inquinamento marino e svolgono interventi nelle scuole su temi di sostenibilità e inquinamento.
Insomma, Sara e Stefano - tra le difficoltà - sono riusciti a dare una svolta alle loro vite e a realizzare un sogno che coltivavano da tempo. Ma soprattutto ad insegnare ai loro figli che fuori dalla cosiddetta ''comfort zone''... esiste un mondo bellissimo.