125 Km a piedi (per 8400 mt di dislivello) fra le vette del lecchese. La sfida di tre amici

Buona la...terza. Dopo due tentativi andati a vuoto, è finalmente riuscita ''l'impresa'' di due brianzoli e un bergamasco, che fra sabato e domenica hanno percorso a piedi ben 125 chilometri, raggiungendo una dopo l'altra le maggiori vette lecchesi. Una sfida non da poco, quella con la quale si sono cimentati Alessandro Crippa di Barzanò, Umberto Ferri di Missaglia e Manuele Beretta di Terno d'Isola.
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Da sinistra Manuele Beretta, Alessandro Crippa, Umberto Ferri

Partiti sabato 13 luglio all'ora di pranzo da Lecco, i tre sono tornati nello stesso punto ieri sera, dopo 35 ore di camminata su e giù lungo i sentieri, senza quasi mai fermarsi. Gli alpinisti hanno infatti percorso una sorta di anello di collegamento fra Grigna, Grignetta, Legnone, Pizzo Tre Signori e Resegone.
''Ci avevamo già provato due volte, senza riuscire ad arrivare fino in fondo. Allora abbiamo deciso di percorrere lo stesso giro, ma al contrario, quindi dalla Grigna'' ci ha detto Crippa, reduce da un'altra recente impresa, però in solitaria (ne avevamo parlato QUI).
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L'anello percorso dai tre amici

Dal capoluogo i tre hanno attraversato la Val Calolden, raggiungendo i Resinelli e da lì la Grignetta, per poi passare al Grignone. Tappa poi al Bogani, percorrendo la Valle dei Mulini, per arrivare a Cortabbio, Pagnona e da lì al Legnone. E' stata poi la volta dell'Alta Valvarrone, Pizzo Tre Signori e Rifugio Grassi. Qui i tre sono arrivati in piena notte, fra sabato e domenica, e si sono concessi la sosta più lunga del loro giro, avvenuto praticamente in modalità no-stop, ad eccezione di qualche necessaria pausa tecnica. Dopo un riposino di un'oretta abbondante, stanchi ma decisi a concludere l'impresa, Crippa, Ferri e Beretta sono ripartiti verso Bobbio, Artavaggio e Culmine di San Pietro. Giunti a Morterone, salita immancabile al Resegone e poi di nuovo a Lecco. Una vera e propria cavalcata lunga 125 chilometri, per 8400 metri di dislivello. 

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Un'impresa ''da applausi'', con i tre che hanno avuto dalla loro parte anche il meteo, variabile non da poco, soprattutto in questo periodo. ''Saremmo dovuti partire venerdì all'ora di cena, ma gli ipotizzati temporali ci hanno spinti a rimandare l'avvio del giro al giorno successivo. Le condizioni di molti sentieri non erano ottimali viste le recenti ed abbondanti piogge. Abbiamo trovato detriti e fango, ma in qualche modo ce l'abbiamo fatta e ne siamo davvero soddisfatti'' ha concluso Crippa.
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Una sfida a lungo ''accarezzata'' e finalmente portata a termine dai tre amici, accomunati dalla passione per lo sport e la montagna e conosciutisi - nemmeno a farlo apposta - durante alcune gare su e giù per le vette lecchesi.
G.C.
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