Barzago: Il Paese replica alle critiche della giunta Cereda sui cantieri con una lettera
Un botta e risposta...a suon di lettere. A qualche giorno di distanza dal documento che il sindaco Melissa Cereda e la sua giunta hanno inviato ai barzaghesi per rendere note alcune presunte criticità e ritardi relativi ai diversi cantieri pubblici aperti dalla precedente amministrazione, il gruppo di minoranza capitanato da Michele Bianco (ex vicesindaco e assessore alla partita) ha voluto utilizzare la medesima modalità di comunicazione. In queste ultime ore infatti, i residenti stanno infatti ricevendo una lettera a firma de ''Il Paese Barzago'' quale risposta appunto alle informazioni contenute nel documento della prima cittadina.
Dopo aver lamentato ''una spiacevole mancanza di rispetto istituzionale'', riferendosi appunto alla scelta dell'amministrazione di rivolgersi direttamente ai barzaghesi senza prima interpellare i predecessori, chiedendo loro un confrono, l'ex vicesindaco Bianco, le colleghe Gloria Limonta, Claudia Isacchi e il resto del gruppo, cercano di chiarire ciascuno dei punti in questione, focalizzandosi soprattutto sulla riqualificazione della scuola primaria, l'intervento pubblico più rilevante per il paese messo in campo nel lustro precedente. Tre a questo proposito, come si ricorderà, sono i cantieri che stanno interessando la struttura situata di fronte al municipio.
''I nostri edifici scolastici si trovano in centro paese: era sotto gli occhi di tutti che i lavori si fossero fermati, era impossibile negarlo e infatti non lo abbiamo mai fatto'' scrivono i membri dell'opposizione riferendosi alla scuola piccola, precisando invece che i lavori presso la struttura più grande (dove si è votato alle recenti elezioni ndr) siano pressochè conclusi mentre l'aula mensa sta rispettando il cronoprogramma. Nel documento - che riportiamo in calce in forma integrale - si fa poi riferimento alle tempistiche di rientro dei bambini, lo scorso anno scolastico ospitati alle medie di Barzanò (già note a detta dell'attuale gruppo di opposizione) ma anche alla questione legale accennata dall'amministrazione Cereda, che tuttavia secondo Bianco e colleghi riguarda ''pendenze dell’impresa esecutrice delle opere verso i suoi fornitori, rispetto alle quali il Comune è del tutto estraneo, anzi ne ha subìto a sua volta, e suo malgrado, le conseguenze''.''Il Paese Barzago'' prosegue specificando che il gruppo sino a inizio giugno alla guida del paese (con il sindaco Mirko Ceroli ndr) ''non ha messo a rischio in alcun modo il bilancio dell’Ente: come noto, le opere pubbliche per essere avviate devono avere copertura finanziaria, non può essere altrimenti per legge. Tutti i cantieri pubblici italiani in questo momento storico stanno evidenziando rincari sulle materie prime, che anche la nostra amministrazione ha affrontato. Sono questioni all’ordine del giorno: è chiaro che c’è molto lavoro da fare, ma le opere in corso sono gestibili e sostenibili per il bilancio del Comune di Barzago'' si legge nel documento.Nel chiudere la missiva indirizzata alla cittadinanza, ''Il Paese Barzago'' rinnova la disponibilità a collaborare con l'attuale maggioranza, pur chiedendosi come mai gli ex consiglieri di opposizione Emanuele Silvio Mauri e Stefano Beretta (ora in amministrazione con il sindaco Cereda) non abbiano ''mai avanzato formali richieste di approfondimento o proposte''.
Di seguito la lettera integrale diffusa da ''Il Paese Barzago'':
Dopo aver lamentato ''una spiacevole mancanza di rispetto istituzionale'', riferendosi appunto alla scelta dell'amministrazione di rivolgersi direttamente ai barzaghesi senza prima interpellare i predecessori, chiedendo loro un confrono, l'ex vicesindaco Bianco, le colleghe Gloria Limonta, Claudia Isacchi e il resto del gruppo, cercano di chiarire ciascuno dei punti in questione, focalizzandosi soprattutto sulla riqualificazione della scuola primaria, l'intervento pubblico più rilevante per il paese messo in campo nel lustro precedente. Tre a questo proposito, come si ricorderà, sono i cantieri che stanno interessando la struttura situata di fronte al municipio.
''I nostri edifici scolastici si trovano in centro paese: era sotto gli occhi di tutti che i lavori si fossero fermati, era impossibile negarlo e infatti non lo abbiamo mai fatto'' scrivono i membri dell'opposizione riferendosi alla scuola piccola, precisando invece che i lavori presso la struttura più grande (dove si è votato alle recenti elezioni ndr) siano pressochè conclusi mentre l'aula mensa sta rispettando il cronoprogramma. Nel documento - che riportiamo in calce in forma integrale - si fa poi riferimento alle tempistiche di rientro dei bambini, lo scorso anno scolastico ospitati alle medie di Barzanò (già note a detta dell'attuale gruppo di opposizione) ma anche alla questione legale accennata dall'amministrazione Cereda, che tuttavia secondo Bianco e colleghi riguarda ''pendenze dell’impresa esecutrice delle opere verso i suoi fornitori, rispetto alle quali il Comune è del tutto estraneo, anzi ne ha subìto a sua volta, e suo malgrado, le conseguenze''.''Il Paese Barzago'' prosegue specificando che il gruppo sino a inizio giugno alla guida del paese (con il sindaco Mirko Ceroli ndr) ''non ha messo a rischio in alcun modo il bilancio dell’Ente: come noto, le opere pubbliche per essere avviate devono avere copertura finanziaria, non può essere altrimenti per legge. Tutti i cantieri pubblici italiani in questo momento storico stanno evidenziando rincari sulle materie prime, che anche la nostra amministrazione ha affrontato. Sono questioni all’ordine del giorno: è chiaro che c’è molto lavoro da fare, ma le opere in corso sono gestibili e sostenibili per il bilancio del Comune di Barzago'' si legge nel documento.Nel chiudere la missiva indirizzata alla cittadinanza, ''Il Paese Barzago'' rinnova la disponibilità a collaborare con l'attuale maggioranza, pur chiedendosi come mai gli ex consiglieri di opposizione Emanuele Silvio Mauri e Stefano Beretta (ora in amministrazione con il sindaco Cereda) non abbiano ''mai avanzato formali richieste di approfondimento o proposte''.
Di seguito la lettera integrale diffusa da ''Il Paese Barzago'':
Cari cittadini e care cittadine,
la Giunta Cereda ha diffuso negli scorsi giorni una comunicazione che riguarda i cantieri aperti in paese, in particolare quelli che coinvolgono la scuola.
Innanzitutto, non possiamo fare a meno di notare una spiacevole mancanza di rispetto istituzionale: l’Amministrazione comunale rappresenta tutti, ma in questo caso non si è fatta scrupoli ad utilizzare logo e carta intestata del Comune per attaccare la precedente Amministrazione. A nostro avviso, sarebbe stato più utile sederci a un tavolo e avere un dialogo trasparente e costruttivo, invece né la Sindaca, né nessun altro consigliere ci ha chiesto, in queste settimane, un incontro sui cantieri per capire se fosse possibile lavorare in continuità con quanto fatto finora.
Ora ci corre l’obbligo di chiarire alcuni punti.
Quando si fa riferimento al “cantiere della scuola” si parla, in realtà, di tre cantieri diversi: scuola “grande”, scuola “piccola”, mensa.
Rispetto a questi cantieri, la lista Insieme per Barzago scrive: “è ragionevole pensare che i lavori non finiranno prima della fine del 2025”. Niente di nuovo. Per il cantiere della mensa è prevista una durata di almeno un anno e mezzo dall’inizio dei lavori, come abbiamo più volte esplicitato nelle numerose assemblee pubbliche e come si è sempre potuto evincere dagli atti comunali. Rispetto alla “scuola piccola”, non abbiamo mai negato che i lavori avessero subìto dei rallentamenti. I nostri edifici scolastici si trovano in centro paese: era sotto gli occhi di tutti che i lavori si fossero fermati, era impossibile negarlo e infatti non lo abbiamo mai fatto. Il cantiere della scuola grande, invece, da ciò che sappiamo, è concluso e l’edificio è fruibile; del resto, siamo andati tutti a votare proprio lì, lo scorso giugno.
Il problema, però, è che nella comunicazione che avete ricevuto si fa confusione tra “fine dei lavori” e “rientro a scuola”: i bambini potrebbero tornare nella scuola grande anche se gli altri due cantieri fossero ancora in corso e questa è la strada che noi avevamo in animo di percorrere. Come esplicitato durante le assemblee, il nostro impegno era quello di riportare i bambini in sicurezza nell’edificio barzaghese entro gennaio 2025. Queste tempistiche da noi prospettate non le abbiamo inventate, ma erano frutto di valutazioni condivise con i tecnici e si basavano sulla situazione che conoscevamo fino al 7 giugno.
Dunque, se la data di fine dei lavori era già prevista oltre gennaio 2025, qual è la novità che questa Amministrazione sta comunicando? La Sindaca Cereda ha deciso di prendere una strada diversa da quella tracciata dall’Amministrazione precedente, quindi ha deciso che i bambini non potranno rientrare a gennaio 2025? Se è così, lo dica chiaramente e se ne assuma le responsabilità.
E inoltre, secondo la Sindaca Cereda, quali sarebbero le scelte consapevoli che una famiglia dovrebbe poter fare a seguito della sua comunicazione?
Crediamo che siano queste le risposte che i cittadini e le cittadine hanno diritto di avere.
La lettera consegnata qualche giorno fa, invece, crea allarmismo e non dà alcuna risposta: si fa solo un accenno a una questione molto complessa, si danno poche e incomplete informazioni e se ne rimanda l’approfondimento al 20 settembre, tra due mesi, a scuola già iniziata.
Insieme per Barzago fa inoltre riferimento a “notevoli questioni di natura legale”. Poiché tali affermazioni possono essere fraintese, è bene precisare che le citate questioni riguardano pendenze dell’impresa esecutrice delle opere verso i suoi fornitori, rispetto alle quali il Comune è del tutto estraneo, anzi ne ha subìto a sua volta, e suo malgrado, le conseguenze pregiudizievoli, avendo comportato un prolungato fermo dei lavori di cantiere. La nostra Giunta si è vista pertanto costretta ad incaricare un legale per difendere gli interessi del Comune di Barzago, lo stesso che sta continuando a lavorare per l’attuale Amministrazione.
Infine è importante sottolineare che la nostra Amministrazione, nel decidere di cogliere le preziose opportunità derivanti dai fondi messi a disposizione dei Comuni, non ha messo a rischio in alcun modo il bilancio dell’Ente: come noto, le opere pubbliche per essere avviate devono avere copertura finanziaria, non può essere altrimenti per legge. Tutti i cantieri pubblici italiani in questo momento storico stanno evidenziando rincari sulle materie prime, che anche la nostra Amministrazione ha affrontato. Sono questioni all’ordine del giorno: è chiaro che c’è molto lavoro da fare, ma le opere in corso sono gestibili e sostenibili per il bilancio del Comune di Barzago.
I problemi che un Amministratore è chiamato a risolvere durante il proprio mandato sono sempre complessi e sono la quotidianità, tanto più quando si parla di cantieri pubblici che non sono mai stati una passeggiata per nessuno: è sbagliato e irresponsabile scaricare la propria difficoltà sui cittadini e sulle famiglie generando panico e preoccupazione.
In conclusione, ci chiediamo con grande stupore: perché l’attuale Vicesindaco Emanuele Silvio Mauri e il Consigliere con delega ai lavori pubblici Stefano Beretta pongono questi dubbi solo oggi? Negli ultimi anni sono stati in Consiglio comunale tra i banchi della minoranza, ma non hanno mai avanzato formali richieste di approfondimento o proposte; non hanno mai sollevato particolari questioni nemmeno in occasione delle numerose e più informali assemblee pubbliche, in cui abbiamo sempre riportato in maniera trasparente tutte le informazioni e le criticità.
Noi di fronte all’onere di amministrare non ci siamo mai sottratti né lamentati, ma ci siamo sempre rimboccati le maniche. Continueremo a farlo anche dai banchi della minoranza, monitoreremo la situazione con tutti gli strumenti di cui disponiamo, difenderemo la bontà della scelta di realizzare le opere e, con il senso di responsabilità che invece manca nella lettera dell’Amministrazione Cereda, ribadiamo la nostra disponibilità a collaborare per il bene dei cittadini e delle famiglie di Barzago.La lista Il Paese Barzago