La poesia di Umberto Colombo/87: un viaggio attraverso l'Italia
Da pochi giorni siamo entrati nel mese di agosto, tempo in cui gli italiani vanno in vacanza, che sia mare, monti, collina o città. Un mese dedicato al riposo, dal momento che l’Italia segue ancora la tradizione agricola: fin dall’antica Roma, da qui il nome del mese, dedicato all’imperatore Augusto al quale si deve anche la denominazione del giorno più importante (Ferragosto), si trattava di un periodo di riposo e festeggiamenti tra le fatiche appena concluse dei raccolti e quelle delle imminenti vendemmia e semina.
Dicevamo che in questo periodo di riposo, alcuni italiani hanno la fortuna di viaggiare alla scoperta di luoghi del globo o semplicemente alla ricerca di momenti di tranquillità in mezzo alla natura, lontani dai ritmi frenetici della città. Quale mese migliore, dunque, per aprire un piccolo viaggio tra i luoghi della nostra Italia? Una mini-rubrica nella rubrica, insomma. E visto che il caldo ci fa pensare con agio al mare, perché non cominciare da un’isola meravigliosa e ricca di storia come la Sicilia?
La poesia di oggi è dedicata al simbolo rappresentato nella bandiera regionale, che affonda nella mitologia: La Triscele, comunemente conosciuta anche come Trinacria (dalla parola greca: trinacrios, che significa treis (tre) e àkra (promontori), da cui anche il latino trìquetra (a tre vertici), ha un valore apotropaico. È composta da tre gambe che rappresentano i tre promontori, punti estremi dell'isola: capo Peloro, o punta del Faro a Messina, capo Passero a Siracusa, capo Lilibeo, o capo Boeo, a Marsala. Il volto (Gorgoneion) posto al centro della Triscele è la testa della Gorgone, chiamata anche Medusa: i suoi capelli sono serpenti intrecciati con spighe di grano, dalla quale si irradiano le tre gambe piegate all'altezza del ginocchio.Umberto Colombo, introducendo questa proposta, ha detto: ''Tempo fa avevo scritto dei riccioli di poesia sulle città italiane, ora vorrei descrivere in versi qualche regione d’Italia. Penso che questa raccolta possa snocciolare le nostre abitudini e per noi potrebbe essere carino leggersi nel proprio territorio. Comincio dalla Sicilia per poi continuare loco per loco del nostro stivale, che è sì diverso nella sua storia e nei suoi dialetti, ma è un insieme di città rivali che si sono amate o disprezzate a vicenda. Una storia di Cavalieri e di popolo, di saperi e di cultura. Certo che l’Italia è la nostra casa, la nostra Patria e la nostra vita. Viva Italia, viva l’amore e viva noi stessi''.
Dicevamo che in questo periodo di riposo, alcuni italiani hanno la fortuna di viaggiare alla scoperta di luoghi del globo o semplicemente alla ricerca di momenti di tranquillità in mezzo alla natura, lontani dai ritmi frenetici della città. Quale mese migliore, dunque, per aprire un piccolo viaggio tra i luoghi della nostra Italia? Una mini-rubrica nella rubrica, insomma. E visto che il caldo ci fa pensare con agio al mare, perché non cominciare da un’isola meravigliosa e ricca di storia come la Sicilia?
La poesia di oggi è dedicata al simbolo rappresentato nella bandiera regionale, che affonda nella mitologia: La Triscele, comunemente conosciuta anche come Trinacria (dalla parola greca: trinacrios, che significa treis (tre) e àkra (promontori), da cui anche il latino trìquetra (a tre vertici), ha un valore apotropaico. È composta da tre gambe che rappresentano i tre promontori, punti estremi dell'isola: capo Peloro, o punta del Faro a Messina, capo Passero a Siracusa, capo Lilibeo, o capo Boeo, a Marsala. Il volto (Gorgoneion) posto al centro della Triscele è la testa della Gorgone, chiamata anche Medusa: i suoi capelli sono serpenti intrecciati con spighe di grano, dalla quale si irradiano le tre gambe piegate all'altezza del ginocchio.Umberto Colombo, introducendo questa proposta, ha detto: ''Tempo fa avevo scritto dei riccioli di poesia sulle città italiane, ora vorrei descrivere in versi qualche regione d’Italia. Penso che questa raccolta possa snocciolare le nostre abitudini e per noi potrebbe essere carino leggersi nel proprio territorio. Comincio dalla Sicilia per poi continuare loco per loco del nostro stivale, che è sì diverso nella sua storia e nei suoi dialetti, ma è un insieme di città rivali che si sono amate o disprezzate a vicenda. Una storia di Cavalieri e di popolo, di saperi e di cultura. Certo che l’Italia è la nostra casa, la nostra Patria e la nostra vita. Viva Italia, viva l’amore e viva noi stessi''.
La Trinacria
Sicilia la triade d’amore
Sicilia un gioco di pensiero
Sicilia un tocco al nostro cuore
Sicilia l’avvolta di mistero
tracce di vita dal fu ad oggi
tracce di spazi dai lieti eventi
tracce di storia vista dai poggi
tracce di colto nei suoi armenti
luce di sole nel pergolo vino
luce cocente dai vulcani accesi
luce di garbo all'amma iiar supino
luce di frasca ai suoi valor sospesi
chinare il capo a si tal fortuna
chinare il capo a si tanta storia
chinare il capo alla nativa cuna
chinare il capo a si gente di gloria
vivace cenno di cultura vera
vivace cenno di fiorenti spoglie
vivace cenno di valor che impera
vivace cenno al soddisfar di voglie
Sicilia la grande terra accesa
Sicilia al vento di fortuna
Sicilia maltrattata e offesa
Sicilia sempre al pari di una duna
Umberto Colombo