La poesia di Umberto Colombo/90: ode alla Lombardia

Un’ode alla Lombardia, la nostra Regione. Umberto Colombo, nel viaggio a tappe lungo lo Stivale, ha composto una poesia che richiama alla nostra memoria il glorioso passato. 
''Quanto c’è da dire sulla nostra Regione: una Lombardia sempre maltrattata e sfruttata dai pali d’Europa, una terra senza una storia, una Regione vinta da tutti. Ma da questo nulla d’insieme è nato un popolo fermo e lavoratore, con grande comprensione agli altri, perché Ella Stessa fu vilipesa e maltrattata. Lombardia dal grande insieme, Lombardia un segno d’amore, Lombardia sei nel mio cuore'' afferma lo scrittore di Garbagnate Monastero.
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Parlando di Lombardia viene da evocare anche il Canton Ticino e in particolare Lugano, città svizzera, le cui terre, nel passato lontano, sono in parte appartenute alla Lombardia. Da tempo immemorabile e fino alla fine del secolo XIX, sotto il profilo ecclesiastico, le realtà del Canton Ticino sono state soggette in parte alla Diocesi di Milano e in parte a quella di Como. Qui è in uso il Rito ambrosiano e la storia ecclesiale di Lugano si è intrecciata per secoli a quella della Chiesa di Milano.

Lombardia
dalla storia alla storia fino ai giorni nostri
la Lombardia è stata un feudo per altrui paesi baldi
per via del suo terren al centro d’Europa
fiorente terra di conquista ai malintesi  azzardi
 
in questo grande spazio, che fu fondo di mare,
reso vitale dal tempo in un fertile terreno
per primi arrivaron i francesi Celti a pascolare
che ne fecero il lor rifugio in un baleno
 
in seguito approdarono gli Etruschi villanoviani
poi i Galli prima dei  Romani e a seguir i Longobardi
i Franchi, i Camuni, e gli Spagnoli con tutti i loro arcani
infin gli austroungarici e i francesi coi loro dardi
 
ma il popolo lombardo scrollandosi spinse la sua daga
e fondò nelle città il proprio ardire, e il tutto diventò
guerra d’idee tra i Medici, gli Sforza e i Gonzaga
 fin che quel grande segno dell’italico spuntò
 
e la gente fu travolta dall’idea… fuori al nemico!...
così l’Italia nostra nacque anche per noi
che fummo travolgenti nel cinque giorni antico
buttando a catapecchia il tutto come avvoltoi
 
ma la grande verità sta nel dialetto
pieno di simboli stranieri rimasti come esperanto
è in noi al centro sta l’Europa e il suo intelletto
che ci fece divenir operosi in vanto
 
             Lombardia nell’insieme un sol talento                
Lombardia la grande stella piena di vita
Lombardia colma di fiori e di fermento
Lombardia fai tu gli onori…sei una grande amica

Umberto Colombo
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