Barzago: per San Bartolomeo messa solenne e tante altre iniziative

Una domenica molto speciale per Barzago, quella di ieri. A partire dalla mattinata di domenica 1° settembre infatti, la comunità ha avuto modo di prendere parte ad un fitto calendario di iniziative in occasione delle celebrazioni per San Bartolomeo, patrono della parrocchia. A partire dalle 10, tante le bancarelle allestite da associazioni, sodalizi e piccoli venditori che hanno occupato lo spazio del centro sportivo di Via Leopardi del paese e che hanno intrattenuto i cittadini, che hanno avuto modo di acquistare e sostenere i progetti proposti fino al tardo pomeriggio. 
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I sacerdoti che hanno celebrato la messa solenne con i rappresentanti dei Rioni

Momento clou della Festa Patronale però, è stata sicuramente la celebrazione liturgica che si è tenuta alle ore 11 e presieduta dal parroco don Giovanni Colombo, da don Simone Tremolada, da padre Danilo Caraballo e da don Mario Proserpio. Proprio quest’ultimo, infatti, è stato il ''protagonista speciale'' della funzione domenicale e ha avuto modo di ripercorrere con i fedeli alcune delle tappe centrali del suo cammino nella fede, partito nel 1945 proprio da Barzago, suo paese d’origine.
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Don Mario Proserpio

Ad aprire la messa subito dopo il tradizionale rito del pallone, dunque, sono state le parole del parroco don Giovanni, che ha voluto esprimere la sua felicità nel vedere la chiesa gremita di fedeli, tra grandi, piccini, autorità, e membri delle associazioni e responsabili dei Rioni. ''La Festa Patronale è un momento speciale per tutti noi, perché è un’occasione di ritrovo per ogni persona di fede'' ha esordito. ''Oggi abbiamo anche la fortuna di avere tra noi don Mario, che tra i campetti di calcio dell’oratorio di Barzago ha scoperto la sua vocazione e che negli anni ha fatto del bene per tantissime persone''.
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Il religioso classe 1934, infatti, dopo essere entrato in seminario a Milano nel 1945, nel 1959 viene ordinato sacerdote: a partire dal quel momento, la sua vita sarà in gran parte dedicata al sostegno dei più fragili e di coloro che vivono quotidianamente la dura realtà del carcere.
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Dopo alcune esperienze tra Varese e Lecco, nel 1998 don Mario diviene infatti sacerdote residente a Castello, dove avrà modo di intensificare sempre di più la sua attività al fianco dei detenuti, diventando Cappellano delle carceri di Lecco e Monza. Proprio al carcere di Pescarenico, a Lecco, don Mario matura sempre di più il suo pensiero e la sua vicinanza verso la questione della risocializzazione dei detenuti.
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Nel corso dell’omelia di ieri, infatti, il religioso ha espresso il suo pensiero in merito alla questione della partecipazione alla vita della società, che genera a sua volta una consapevolezza di quanto avviene attorno a noi. ''Non è sufficiente andare a messa per conoscere il mondo, la cosa che bisogna fare è scendere in strada, conoscere le storie delle persone, informarsi su quello che ci circonda'' ha affermato. ''Nell’ultimo anno tantissime persone si sono suicidate in carcere in Italia e i cittadini dovrebbero prendere spunto da Gesù, scendere nelle strade, nelle piazze e conoscere la verità''. 
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Il sindaco Melissa Cereda

Sul finire della celebrazione, dunque, la parola è passata al sindaco Melissa Cereda, che ha voluto condividere con i suoi concittadini la gioia nel poter prendere parte con la fascia tricolore ad una giornata così importante per la comunità.
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''Questa festa non è solo l’opportunità per rafforzare i legami, ma è anche l’occasione per riscoprire le tradizioni tramandate dai nostri avi. La buona riuscita della manifestazione dimostra quanto Barzago sia un paese unito e questo è anche grazie al nostro parroco don Giovanni'' ha affermato la prima cittadina. ''Don Giovanni ha portato nella nostra comunità un forte sentimento di fede e grande umanità, quindi ci tengo a ringraziarlo a nome di tutti per il suo impegno''. 
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Al termine della funzione i cittadini si sono spostati sul sagrato della chiesa dove hanno avuto modo di assistere al ''ballo dei rioni'' realizzato con impegno da diversi giovani dell’oratorio, guidati da don Simone Tremolada.
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Poi i festeggiamenti sono proseguiti con un ricco pranzo che si è tenuto presso la struttura polivalente del centro sportivo, seguito dall’esibizione della Marching Band di Triuggio che ha sfilato tra le vie del paese con arrivo in oratorio, rendendo l’aria ancora più ricca di allegria.
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Spazio dunque allo show intitolato The Dini Show, che ha visto una rivisitazione in chiave moderna degli antichi spettacoli che si svolgevano a corte e allo spettacolo circense. Aperitivo e gnocco fritto hanno accompagnato dunque i barzaghesi verso il finire della giornata di festa, che si è ufficialmente chiusa con la benedizione. 
S.L.F.
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