Oggiono, Bachelet: incontro di benvenuto con gli studenti di classe prima

Nuova scuola, nuovo inizio. Sono circa 300 i ragazzi di classe prima che questa mattina, sabato 7 settembre, hanno partecipato insieme alle loro famiglie al ''Welcome day'', la giornata di benvenuto per gli studenti che giovedì 12 settembre varcheranno per la prima volta i cancelli dell’istituto di istruzione secondaria superiore Vittorio Bachelet di Oggiono
Un’iniziativa giunta alla seconda edizione, pensata per agevolare il passaggio dalla scuola secondaria di primo grado a quella di secondo e favorirlo, almeno dal punto di vista relazionale. 
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Da sinistra la dirigente Anna Panzeri, i professori Gerolamo Lozza e Margherita Taiana

Gli alunni delle classi superiori dell'istituto, coordinati dai docenti, hanno guidato una simpatica caccia al tesoro per far conoscere ai nuovi entranti, attraverso gli indovinelli, gli spazi della scuola e le persone che ci lavorano.
Intanto, al Palabachelet, il personale docente ha dato il benvenuto ai genitori, dando indicazioni operative ma anche impostando la linea che guida l’azione della scuola nel rapporto a tre, tra studenti, famiglie e insegnanti. 
I saluti introduttivi sono stati affidati alla dirigente scolastica Anna Panzeri, che ha presentato il patto di corresponsabilità dell’istituto, composto da quattro voci: rispetto dei ruoli, fiducia, valutazione e coinvolgimento delle famiglie nella vita della scuola.
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La cultura e l’istruzione sono i mezzi che permettono ai ragazzi di conoscere il loro potenziale'' ha detto la dirigente, rivolgendosi ai genitori. ''L’importante è che riusciamo a costruire una bella relazione con voi, improntata alla fiducia: dobbiamo cercare di essere credibili in un progetto comune e per questo è necessario stabilire ruoli precisi. Invito a costruire con noi, insieme ai ragazzi, un percorso all’interno del quale ci sono tanti ostacoli, didattici o di altro genere. Quando registriamo un insuccesso in una determinata materia, vediamo di capire come ne usciamo, ma ricordiamo che, come dice un’autore, quella dello sbaglio è un arte: i ragazzi devono crescere anche sotto questo aspetto. Non possiamo non farli sbagliare perché non consentiremmo loro di conoscersi, scoprirsi e capire chi sono e dove vogliono andare''. 
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In quest’ottica l’istituto ha introdotto anche un percorso di autovalutazione. A tal proposito sono state ricordare le parole che formano il decalogo d’istituto, che quest’anno sarà sottoposto a una revisione: accoglienza; relazione; energia; fiducia; la forza del gruppo; concentrazione; organizzazione; protagonismo; valutazione; all’aperto.
''Dobbiamo riportare questi ragazzi davanti a un’idea di cultura come modo per avvicinarsi alla bellezza: è solo incontrando le storie e i saperi di un’altra persona che possono incontrare la loro unicità'' ha concluso la dirigente, lasciando la parola a Giovanni Di Mauro, presidente del comitato genitori. 
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Primo a sinistra il presidente del comitato genitori Giovanni Di Mauro

''Questo istituto che mi è sempre piaciuto molto per la gestione degli studenti e dei genitori. Insieme a Milena Tocchetti abbiamo rimesso in piedi il comitato genitori, che vogliamo far crescere raccogliendo nuove adesioni. La scuola è inclusiva per i ragazzi ma sarà anche la famiglia per i genitori: la scuola ha bisogno anche di noi, con feedback e progettualità che possono emergere''.
Il professor Gerolamo Lozza ha presentato gli aspetti organizzativi. ''Fondamentale è il collegamento tra scuola e famiglia'' ha detto. ''Verranno utilizzati strumenti digitali che conoscete: il registro elettronico e il sito. Useremo il registro per tutte le comunicazioni tra scuola e famiglia''.
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Il professor Luca Cesana si è soffermato sulla presentazione del progetto di accoglienza dell’istituto, che si articola sotto molteplici forme: il ''Welcome day'' che si è tenuto oggi, la conoscenza della scuola e le attività di presentazione degli studenti, la giornata laboratoriale di indirizzo, lo sport time ''per permettere ai ragazzi di raccontarsi attraverso l’aspetto motorio'' e l’uscita didattico-naturalistica sul lago di Annone, ovvero un’iniziativa di socializzazione. ''I ragazzi hanno la possibilità di sentirsi padroni dell’istituto: non sono più ospiti, ma da oggi sono studenti: speriamo possano nutrire l’entusiasmo di rimettersi in gioco già a partire dal prossimo open day'' ha dichiarato il docente. ''Il 12 ci sarà l’ingresso: verranno accolti dagli studenti del quinto anno che li porteranno dalla dirigente. Lei li chiamerà, uno alla volta, per nome perché è importante sentirsi subito appartenere a questa grande famiglia''.
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Le perline con cui hanno realizzato i bracciali

Nel biennio sono inoltre previste due figure di accompagnamento: il coordinatore che è una docente che coordina ed è punto di riferimento e il tutor del gruppo che favorisce un clima di conoscenza e di accettazione e supporta i ragazzi durante i momenti di disagio. 
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Ciascun anno è pensato i moduli caratterizzati da parole chiave sui quali verterà l’anno scolastico: dal primo anno in cui si comincerà con la conoscenza di sé, si arriva al secondo anno con la collaborazione. La parola del terzo anno è crescita/cambiamento; quella del quarto responsabilità e, per chiudere, nel quinto si affronterà la scelta, quella del percorso della propria vita di cui sono state poste le basi negli anni precedenti. 
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Al termine della mattinata, prima del pic nic negli spazi dell’istituto, sono rientrati i ragazzi, dopo aver concluso la caccia al tesoro: quest’anno si è scelto un premio individuale, che rappresenta il tesoro personale, se stessi. A ciascuno sono state consegnate le perline per la realizzazione del braccialetto che riporta la dicitura ''welcome day 2024''. 
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Da oggi, centinaia di ragazzi sono entrati ufficialmente a far parte della grande famiglia dell’istituto Bachelet, che conta quasi 1.200 studenti. Un nuovo percorso, che non sarà privo di ostacoli e fatiche, ma a seguito del quale, grazie al supporto degli insegnanti e della famiglia, muoveranno i primi passi per entrare nel mondo adulto, da protagonisti e consapevoli di se stessi. 
M.Mau.
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