Cassago: una messa solenne conclude gli eventi della Settimana Agostiniana

La solidità del legame fra la comunità di Cassago e Sant'Agostino si è rinnovata nei giorni scorsi, grazie alle numerose iniziative proposte in paese che hanno dato la possibilità agli intervenuti di approfondire la conoscenza del filosofo, vescovo e teologo, che secondo la tradizione dimorò in paese fra il 386 e il 387 d.C., presso la villa dell'amico Verecondo.
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I sacerdoti, con i volontari delle associazioni e i membri dell'amministrazione comunale al termine della messa

A partire da martedì 27 agosto, data in cui si festeggia Santa Monica (madre del santo ndr), è andata in scena infatti la Settimana Agostiniana, il cui tema scelto per l'edizione di quest'anno era il viaggio, visto come metafora della vita umana.
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La civiltà umana ha sempre viaggiato; ne sono esempi lampanti le migrazioni che hanno segnato le varie epoche. Sant’Agostino ha macinato un gran numero di chilometri per raggiungere le comunità sparse nella Numidia.
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Padre Marcello Finazzi

Le iniziative culturali, religiose, ma anche sportive - ospitate perlopiù in oratorio - sono culminate nella messa solenne celebrata ieri mattina nella chiesa dei Santi Giacomo e Brigida di Cassago, alla presenza di padre Marcello Finazzi, passionista, che ha presieduto la funzione insieme agli altri sacerdoti operanti in paese fra i quali il parroco don Giuseppe Cotugno.
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Significativa l'omelia nella quale il religioso ha ribadito l’importanza del viaggio della vita in relazione all’esperienza personale. ''La prima volta in cui mi sono interfacciato con Cassago risale ormai a cinquanta anni fa. Don Panzeri aveva acconsentito alla mia presenza per le 40 ore e le confessioni con la celebre frase in dialetto brianzolo ''ven che, ven che''. Oggi sono rimasto colpito nel vedere nuovamente il confessionale in cui ho esercitato il sacramento''. 
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Padre Finazzi ha poi commentato il brano di Vangelo: ''le persone hanno spesso dei buoni propositi, i quali però vengono frenati dai ''se'' e dai ''ma''. Oggi purtroppo facciamo fatica a vedere la bellezza. Se ci pensiamo bene, noi esseri umani tendiamo a viaggiare per andare a vistare posti bellissimi. Questa tendenza deve essere messa in atto anche nella vita spirituale. La scoperta della vera bellezza passa necessariamente dall’intraprendere un viaggio interiore''.
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Presenti alla liturgia i volontari di molte associazioni attive in paese: AIDO, gruppo Alpini, Pensionati Cassaghesi, oltre ovviamente all'Associazione storico-culturale Sant'Agostino, da sempre impegnata nella valorizzazione della figura del santo e promotrice della settimana di iniziative che si è conclusa nella giornata di ieri.
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I sacerdoti che hanno officiato la messa

Prima della benedizione finale il sindaco Roberta Marabese è salita sull'altare per condividere una riflessione. ''Sant’Agostino considerava Cassago come una sorta di paradiso fuori dalla caotica Milano. Per noi è un onore proporre delle iniziative che possano conservare e mantenere viva la sua figura nella memoria comune. La vita è un viaggio alla ricerca della giustizia e di tutti gli altri valori positivi, di cui il nostro santo era validissimo portatore''.
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La prima cittadina - intervenuta insieme a diversi rappresentanti dell'amministrazione comunale - ha poi introdotto la preghiera scritta dal compianto parroco don Giovanni Motta, dedicata alla figura del santo e ha portato all'altare l'offerta dell’olio per la lampada votiva, momento che si inserisce ormai da molti anni nella consolidata tradizione della ricorrenza
M.G.
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