Casatenovo: Vittone e Marchet trionfano alla 33^ Marathon Bike della Brianza
È stato intorno alle 10.00 di questa mattina, domenica 15 settembre, che Ennio Decio ha dato il via alla 33esima edizione della Marathon Bike della Brianza. La manifestazione, da sempre una delle iniziative più apprezzate sul territorio, ha ospitato anche quest'anno a Casatenovo numerosi partecipanti, tra ciclisti professionisti e amatori dello sport, e ha visto il trionfo di due portacolori del Torrevilla MTB di Monticello Brianza, che dunque "giocavano" in casa: si tratta di Andreas Emanuele Vittone e Giorgia Marchet, entrambi alla prima vittoria nella competizione.
"La Marathon" - così come è chiamata dagli appassionati - ha alle spalle una lunga storia, alimentata dall'entusiasmo di migliaia di ciclisti che l'hanno affrontata. Le sue origini risalgono al 1992, quando Danilo Gioia e Marisa Citterio si aggiudicarono la prima edizione. Attraverso varie trasformazioni, l'evento continua anche oggi dopo 30 anni, ospitando sempre numerosi partecipanti. A rimanere invariato è l'impegno che volontari e appassionati mettono nella realizzazione dell'evento, che per quanto si svolga una volta all'anno richiede un'attenzione meticolosa a ogni particolare.
Spazio dedicato alla partenza, come sempre, è stato il tratto di via Volta davanti alla palestra, chiuso alla circolazione automobilistica per l'occasione. Il percorso - 49/50 chilometri di lunghezza e circa 1200 metri di dislivello - è stato incentrato sui quattro principali Parchi Brianzoli, ovvero quello di Montevecchia e della Valle del Curone, il Parco Adda Nord, quello dei Colli Briantei e il Parco Valle del Lambro e Val Fredda.
Conclusi i preparativi cominciati già di prima mattina, è stato verso le 10.00, dopo l'allineamento sulla griglia di partenza, che i ciclisti sono partiti per la competizione. "Vorrei ringraziare tutti i partecipanti alla manifestazione, senza di voi non saremmo qui. Un grazie anche agli sponsor e a tutti coloro che ogni anno si prodigano per la realizzazione di quest'evento, che prima ancora di essere una competizione è un momento di gioia, di divertimento e di sport" ha commentato l'organizzatore Ennio Decio, unendo ai saluti anche le raccomandazioni per affrontare la gara in sicurezza per sé stessi e per gli altri.
Alla gara si sono affiancate, come ogni anno, diverse alternative non agonistiche. Verso le 10.15, come prima cosa, è partita la versione cosiddetta "avventura", un percorso che si consuma sullo stesso tracciato della maratona ma che in un certo senso ne è la sua versione non competitiva.
Dall'anno scorso, poi, nel sabato precedente alla domenica della gara è stata introdotta anche quella che prende il nome di "Marathon Gravel", questa volta costituita da due proposte di percorso rivolte a circa 150 concorrenti: caratteristica fondamentale è che i tracciati, uno da 55 e l'altro da 85 chilometri, vengono affrontati in totale autonomia, con la sola indicazione del punto di arrivo.
Sempre di sabato, poi, si è svolta anche la Marathon Kids, manifestazione interamente dedicata ai bambini con lo scopo di coinvolgere anche i più piccoli nell'apprendimento della disciplina.
Particolarmente importante, quest'anno, insieme ai vari sostenitori della gara, è stata l'associazione LILT, ovvero la Lega Italiana per la Lotta ai Tumori. Come annunciato anche in sede di presentazione dell'evento a fine agosto, il gruppo di organizzazione della Marathon Bike sostiene l'evento del Pigiama Day che si terrà venerdì 20 settembre a Lecco e che fungerà da raccolta fondi per contribuire alla riqualificazione di un'area della Pediatria dell'ospedale Mandic di Merate dedicata alle cure palliative per i bambini.
"Quando l'anno scorso abbiamo partecipato, su 35 città in Italia che hanno aderito all'evento, quella di Lecco si è classificata terza per numero di persone, che erano più di 800. Ora me ne aspetto almeno 1.500" aveva detto Decio a riguardo durante la presentazione in Fiera a Rogoredo.
La Marathon, dunque, quest'anno ha assunto un'ulteriore valenza. Non solo un'occasione per celebrare la bicicletta in tutte le sue forme, ma anche un momento di riflessione su tematiche importanti come il sostegno reciproco. Insomma, un'iniziativa alla quale quest'anno in tantissimi hanno voluto partecipare, nonché seguire dall'esterno con entusiasmo.
Per la classifica completa della gara CLICCA QUI.
"La Marathon" - così come è chiamata dagli appassionati - ha alle spalle una lunga storia, alimentata dall'entusiasmo di migliaia di ciclisti che l'hanno affrontata. Le sue origini risalgono al 1992, quando Danilo Gioia e Marisa Citterio si aggiudicarono la prima edizione. Attraverso varie trasformazioni, l'evento continua anche oggi dopo 30 anni, ospitando sempre numerosi partecipanti. A rimanere invariato è l'impegno che volontari e appassionati mettono nella realizzazione dell'evento, che per quanto si svolga una volta all'anno richiede un'attenzione meticolosa a ogni particolare.
Spazio dedicato alla partenza, come sempre, è stato il tratto di via Volta davanti alla palestra, chiuso alla circolazione automobilistica per l'occasione. Il percorso - 49/50 chilometri di lunghezza e circa 1200 metri di dislivello - è stato incentrato sui quattro principali Parchi Brianzoli, ovvero quello di Montevecchia e della Valle del Curone, il Parco Adda Nord, quello dei Colli Briantei e il Parco Valle del Lambro e Val Fredda.
Conclusi i preparativi cominciati già di prima mattina, è stato verso le 10.00, dopo l'allineamento sulla griglia di partenza, che i ciclisti sono partiti per la competizione. "Vorrei ringraziare tutti i partecipanti alla manifestazione, senza di voi non saremmo qui. Un grazie anche agli sponsor e a tutti coloro che ogni anno si prodigano per la realizzazione di quest'evento, che prima ancora di essere una competizione è un momento di gioia, di divertimento e di sport" ha commentato l'organizzatore Ennio Decio, unendo ai saluti anche le raccomandazioni per affrontare la gara in sicurezza per sé stessi e per gli altri.
Alla gara si sono affiancate, come ogni anno, diverse alternative non agonistiche. Verso le 10.15, come prima cosa, è partita la versione cosiddetta "avventura", un percorso che si consuma sullo stesso tracciato della maratona ma che in un certo senso ne è la sua versione non competitiva.
Dall'anno scorso, poi, nel sabato precedente alla domenica della gara è stata introdotta anche quella che prende il nome di "Marathon Gravel", questa volta costituita da due proposte di percorso rivolte a circa 150 concorrenti: caratteristica fondamentale è che i tracciati, uno da 55 e l'altro da 85 chilometri, vengono affrontati in totale autonomia, con la sola indicazione del punto di arrivo.
Sempre di sabato, poi, si è svolta anche la Marathon Kids, manifestazione interamente dedicata ai bambini con lo scopo di coinvolgere anche i più piccoli nell'apprendimento della disciplina.
Particolarmente importante, quest'anno, insieme ai vari sostenitori della gara, è stata l'associazione LILT, ovvero la Lega Italiana per la Lotta ai Tumori. Come annunciato anche in sede di presentazione dell'evento a fine agosto, il gruppo di organizzazione della Marathon Bike sostiene l'evento del Pigiama Day che si terrà venerdì 20 settembre a Lecco e che fungerà da raccolta fondi per contribuire alla riqualificazione di un'area della Pediatria dell'ospedale Mandic di Merate dedicata alle cure palliative per i bambini.
"Quando l'anno scorso abbiamo partecipato, su 35 città in Italia che hanno aderito all'evento, quella di Lecco si è classificata terza per numero di persone, che erano più di 800. Ora me ne aspetto almeno 1.500" aveva detto Decio a riguardo durante la presentazione in Fiera a Rogoredo.
La Marathon, dunque, quest'anno ha assunto un'ulteriore valenza. Non solo un'occasione per celebrare la bicicletta in tutte le sue forme, ma anche un momento di riflessione su tematiche importanti come il sostegno reciproco. Insomma, un'iniziativa alla quale quest'anno in tantissimi hanno voluto partecipare, nonché seguire dall'esterno con entusiasmo.
Per la classifica completa della gara CLICCA QUI.
G.G.