Oggiono: a ''Ville Aperte'' un omaggio a Marco d'Oggiono

In occasione delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Marco d'Oggiono, quest’edizione di Ville Aperte ha offerto ai visitatori un'esperienza unica nel cuore della città. Il Circolo Tenchio, curatore dell'evento, ha messo in campo tre progetti originali per onorare il legame tra arte e territorio, riscoprendo non solo il patrimonio storico e culturale della zona, ma anche la figura del celebre allievo di Leonardo da Vinci. 
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Il primo progetto, intitolato "Viaggio onirico nel mondo di Marco", ha ricostruito un angolo della bottega del grande pittore. “Qui, Marco d’Oggiono lavorava con i suoi allievi, preparando schizzi e studiando i modelli del suo maestro, Leonardo da Vinci.
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L’allestimento, curato nei minimi dettagli, ha offerto ai visitatori un’immersione visiva nella vita e nel processo creativo del pittore. L'artista contemporaneo Cesare Canali ha arricchito l’installazione con delle colonne dipinte che accompagnano il pubblico verso le opere di Marco, creando un legame tra passato e presente” hanno spiegato i membri del Circolo. 
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Il secondo progetto si è sviluppato al secondo piano di una delle ville storiche della zona, con una splendida vista sul lago di Oggiono e i paesaggi che tanto avevano ispirato le nobili famiglie locali. In questa sezione, i visitatori hanno potuto ammirare un’esposizione fotografica delle antiche dimore più rappresentative del territorio: Palazzo Donegana, il Complesso Caccia Dominioni e Palazzo Prina.
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Gli scatti, realizzati dai fotografi Renata Molteni e Luigi Angelicchio, hanno saputo catturare la bellezza senza tempo di questi edifici, mettendo in risalto la luce che illumina le antiche pietre, gli affreschi e le architetture che raccontano secoli di storia.
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"Le immagini parlano da sé" hanno spiegato gli organizzatori. "Abbiamo cercato di raccontare il passato di queste dimore, che ancora oggi mantengono intatto lo spirito del tempo, grazie all’impegno dei loro proprietari. Le fotografie non solo celebrano l'estetica, ma evocano l'atmosfera di una vita d'altri tempi, ancora viva nelle quotidiane attività dei loro abitanti”. 
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Il terzo progetto ha trasportato i visitatori dal mondo onirico alla realtà concreta con la Visita alle Antiche Dimore. Le porte di Palazzo Donegana, del Complesso Caccia Dominioni e di Palazzo Prina sono state aperte al pubblico, guidato dai proprietari stessi e dall’architetto Edoardo Montrasio, che ha curato il restauro di queste importanti strutture. Montrasio, con la sua conoscenza e passione, ha condiviso segreti e curiosità su ogni edificio, rivelando dettagli nascosti delle opere architettoniche e dei restauri che ne hanno preservato l’autenticità.
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L'evento ha inoltre ospitato due pittori, Pietro Galbusera e Aleksandra Ostapova, che hanno dipinto in plein air, ispirati dai paesaggi circostanti e dalle ville storiche. I visitatori hanno potuto assistere in diretta alla creazione di opere d’arte, rendendo l'esperienza ancora più coinvolgente. 
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''Tra le mura delle dimore, i partecipanti hanno trovato anche dolci sorprese e accompagnamenti musicali, che hanno arricchito l'atmosfera di questo viaggio nella storia e nell'arte. Rivolgiamo un pensiero particolare a Dario Ripamonti, il cuore e la mente dei progetti del Circolo, è stato assente perché in ospedale, ma è come se fosse stato con noi in queste belle giornate'' hanno detto i volontari del sodalizio, esprimendo un particolare ringraziamento ai proprietari delle antiche dimore per aver aperto le porte delle loro case, permettendo a tutti di scoprire e apprezzare un patrimonio storico e culturale di grande valore.
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''Il successo dell’iniziativa testimonia ancora una volta l'importanza della collaborazione tra pubblico e privato per valorizzare le ricchezze del territorio. Ville Aperte a Oggiono ha così offerto un’occasione straordinaria per riscoprire il legame tra il passato artistico e architettonico della città e la contemporaneità, in un dialogo continuo tra tradizione e innovazione'' ha detto il sindaco Chiara Narciso, ringraziando tutti i volontari.
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