Missaglia: tutto esaurito per le cena con i piatti del Malì proposta dalla Consulta
Ha riscosso apprezzamento la prima cena etnica organizzata dalla Consulta Cultura, Giovani e Sport con il patrocinio del Comune di Missaglia e la collaborazione del gruppo Alpini.
La serata di venerdì 27 settembre - che ha aperto le danze agli appuntamenti pensati per far conoscere le comunità dalle origini straniere che vivono in paese attraverso i loro piatti tipici - ha dato la possibilità ai 111 commensali di degustare un menù maliano a base di attiéké con pesce, pollo o verdure accompagnato da Alloco (platano) e Bissap, una bevanda tipica al karkadè.
''Gli ospiti sono rimasti molto contenti e hanno fatto tantissimi complimenti, onestamente non pensavamo che la gente sarebbe rimasta così entusiasta dell’iniziativa. L’atmosfera era veramente bella e rilassata'' ci ha spiegato Leyla Magni, fra i componenti della Consulta.
''Nonostante qualche piccola difficoltà iniziale la serata è andata molto bene, siamo estremamente soddisfatti. C’era anche il sindaco Paolo Redaelli che nel suo discorso ha parlato di cordialità e ha ringraziato personalmente i cuochi a fine servizio, chiamandoli in sala per ricevere i complimenti di coloro che hanno gustato i loro piatti'' ha aggiunto Veronica Vergani, vicepresidente della Consulta.
L’organizzazione della serata è iniziata già nel pomeriggio di venerdì con l’apertura della cucina e l’inizio dei preparativi da parte dei volontari delle penne nere con la supervisione dei membri della comunità maliana, i più giovani hanno anche aiutato ad apparecchiare e sistemare la sala per gli ospiti. L’evento è stato poi avviato verso le 19.30 con la raccolta delle quote all’entrata e la distribuzione dei ''biglietti'' per prendere l’ordinazione.
''L’aspetto più particolare è il fatto che non abbiamo assegnato posti a sedere, ognuno era libero di scegliere dove accomodarsi. Volevamo fare qualcosa che incoraggiasse la conoscenza e la convivialità tra gli avventori'' ha aggiunto Leyla Magni, che con Leonardo Riva ed Elena Lamperti, anche loro membri della Consulta, si è occupata del servizio in sala, portando ai tavoli i piatti contemplati nel menu.
Un buon esordio quindi, per questa proposta missagliese che ha lasciato tutti entusiasti e ha dato la possibilità di avvicinare e far conoscere culture diverse tramite quello che si può definire un linguaggio universale: la buona cucina.
Il prossimo appuntamento con le cene etniche è in programma il prossimo 11 ottobre con protagonista la cucina ucraina.
La serata di venerdì 27 settembre - che ha aperto le danze agli appuntamenti pensati per far conoscere le comunità dalle origini straniere che vivono in paese attraverso i loro piatti tipici - ha dato la possibilità ai 111 commensali di degustare un menù maliano a base di attiéké con pesce, pollo o verdure accompagnato da Alloco (platano) e Bissap, una bevanda tipica al karkadè.
''Gli ospiti sono rimasti molto contenti e hanno fatto tantissimi complimenti, onestamente non pensavamo che la gente sarebbe rimasta così entusiasta dell’iniziativa. L’atmosfera era veramente bella e rilassata'' ci ha spiegato Leyla Magni, fra i componenti della Consulta.
''Nonostante qualche piccola difficoltà iniziale la serata è andata molto bene, siamo estremamente soddisfatti. C’era anche il sindaco Paolo Redaelli che nel suo discorso ha parlato di cordialità e ha ringraziato personalmente i cuochi a fine servizio, chiamandoli in sala per ricevere i complimenti di coloro che hanno gustato i loro piatti'' ha aggiunto Veronica Vergani, vicepresidente della Consulta.
L’organizzazione della serata è iniziata già nel pomeriggio di venerdì con l’apertura della cucina e l’inizio dei preparativi da parte dei volontari delle penne nere con la supervisione dei membri della comunità maliana, i più giovani hanno anche aiutato ad apparecchiare e sistemare la sala per gli ospiti. L’evento è stato poi avviato verso le 19.30 con la raccolta delle quote all’entrata e la distribuzione dei ''biglietti'' per prendere l’ordinazione.
''L’aspetto più particolare è il fatto che non abbiamo assegnato posti a sedere, ognuno era libero di scegliere dove accomodarsi. Volevamo fare qualcosa che incoraggiasse la conoscenza e la convivialità tra gli avventori'' ha aggiunto Leyla Magni, che con Leonardo Riva ed Elena Lamperti, anche loro membri della Consulta, si è occupata del servizio in sala, portando ai tavoli i piatti contemplati nel menu.
Un buon esordio quindi, per questa proposta missagliese che ha lasciato tutti entusiasti e ha dato la possibilità di avvicinare e far conoscere culture diverse tramite quello che si può definire un linguaggio universale: la buona cucina.
Il prossimo appuntamento con le cene etniche è in programma il prossimo 11 ottobre con protagonista la cucina ucraina.
I.M.