Cassago si stringe al novello diacono Davide Zilioli. In tanti alla messa solenne celebrata in Duomo
Si è già respirato un anticipo del clima di festa che proseguirà domani. La comunità di Cassago quest'oggi si è stretta a Davide Zilioli, nel giorno della sua ordinazione diaconale. Un pullman carico di fedeli è partito stamani alla volta del Duomo di Milano per assistere alla cerimonia officiata dall'Arcivescovo Monsignor Mario Delpini.
''Non sono eroi o uomini superiori, ma sono persone che hanno creduto di dimorare nella preghiera di Gesù e che, per questo, dicono oggi la loro disponibilità e incoraggiano tutti noi a decidere una più radicale appartenenza'' le parole dell'alto prelato, pronunciate dinnanzi ad una moltitudine di fedeli, ma soprattutto ai candidati al diaconato transeunte, fra i quali appunto anche il cassaghese, entrato in seminario nel 2018 e ora giunto quasi al termine del proprio cammino di preparazione.
''Si tratta infatti – ha aggiunto l’Arcivescovo – di una consacrazione che consegna alla santità di Dio tutta la persona, tutta la vita, tutti i pensieri, tutti i desideri, tutti i sentimenti. Tutto e per sempre. Potranno questi uomini avere una vita privata, un dopolavoro rilassante, una parentesi in cui accontentare i propri capricci, dare sfogo alle loro passioni? No, non potranno: sono consacrati al Signore, nel tempo della fatica e nel tempo del riposo, di giorno e di notte, d’estate e d’inverno sono del Signore. Potranno questi uomini circondarsi di persone amiche, simpatiche, benevole e tenere lontane persone nemiche, antipatiche, ostili? No, non potranno, perché la consacrazione li rende partecipi degli stessi sentimenti di Cristo''.
Oltre a Davide Zilioli ai piedi dell'altare vi erano altri dieci giovani originari della Diocesi di Milano, cui si aggiungevano tre ordinandi rispettivamente del Sud Sudan, del Bangladesh (che hanno compiuto gli studi nel Seminario di Venegono), un 55enne milanese candidato del Vicariato latino di Beirut - con un passato da giornalista - e sei appartenenti al Pontificio Istituto Missioni Estere.
Una scelta non semplice la loro, che testimonia la volontà di ''fare ciò che il Signore vuole, in obbedienza a quello che la Chiesa chiede, in questo tempo di individualismo, in cui le persone ritengono inappellabile il diritto di fare quello che vogliono''. Poi l'inevitabile domanda posta a ciascuno dei futuri sacerdoti: ''vi chiedo, dunque, veramente volete questo e ne sarete capaci?''.
A scandire la solenne funzione, gli impegni degli eletti, le Litanie dei Santi, sdraiati a terra ai piedi dell’altare maggiore, l’imposizione delle mani sul loro capo e la preghiera di ordinazione; e poi ancora i riti esplicativi con la vestizione degli abiti diaconali e la consegna del Libro dei Vangeli.
Infine, a cerimonia conclusa, la festa all'esterno alla presenza di familiari ed amici. Davide Zilioli ha fatto poi ritorno a Cassago, accolto nella chiesa di Oriano alle ore 13.30 per una prima benedizione alla presenza del parroco don Giuseppe Cotugno, presente a Milano accanto al guanelliano don Renato Bardelli. Della comitiva faceva parte anche il sindaco Roberta Marabese con altri esponenti dell'amministrazione comunale.
Domani alle 11 messa solenne nella parrocchia dei Santi Giacomo e Brigida dove il religioso avrà la possibilità di tenere la sua prima omelia da diacono. Nel pomeriggio alle ore 16, momento di preghiera e festa in oratorio.
Nel frattempo è stata resa nota anche la destinazione del giovane religioso: Davide Zilioli è stato infatti assegnato alla comunità pastorale Famiglia di Nazaret di Cernusco sul Naviglio, in attesa dell'ordinazione sacerdotale prevista il prossimo giugno.
''Non sono eroi o uomini superiori, ma sono persone che hanno creduto di dimorare nella preghiera di Gesù e che, per questo, dicono oggi la loro disponibilità e incoraggiano tutti noi a decidere una più radicale appartenenza'' le parole dell'alto prelato, pronunciate dinnanzi ad una moltitudine di fedeli, ma soprattutto ai candidati al diaconato transeunte, fra i quali appunto anche il cassaghese, entrato in seminario nel 2018 e ora giunto quasi al termine del proprio cammino di preparazione.
''Si tratta infatti – ha aggiunto l’Arcivescovo – di una consacrazione che consegna alla santità di Dio tutta la persona, tutta la vita, tutti i pensieri, tutti i desideri, tutti i sentimenti. Tutto e per sempre. Potranno questi uomini avere una vita privata, un dopolavoro rilassante, una parentesi in cui accontentare i propri capricci, dare sfogo alle loro passioni? No, non potranno: sono consacrati al Signore, nel tempo della fatica e nel tempo del riposo, di giorno e di notte, d’estate e d’inverno sono del Signore. Potranno questi uomini circondarsi di persone amiche, simpatiche, benevole e tenere lontane persone nemiche, antipatiche, ostili? No, non potranno, perché la consacrazione li rende partecipi degli stessi sentimenti di Cristo''.
Oltre a Davide Zilioli ai piedi dell'altare vi erano altri dieci giovani originari della Diocesi di Milano, cui si aggiungevano tre ordinandi rispettivamente del Sud Sudan, del Bangladesh (che hanno compiuto gli studi nel Seminario di Venegono), un 55enne milanese candidato del Vicariato latino di Beirut - con un passato da giornalista - e sei appartenenti al Pontificio Istituto Missioni Estere.
Una scelta non semplice la loro, che testimonia la volontà di ''fare ciò che il Signore vuole, in obbedienza a quello che la Chiesa chiede, in questo tempo di individualismo, in cui le persone ritengono inappellabile il diritto di fare quello che vogliono''. Poi l'inevitabile domanda posta a ciascuno dei futuri sacerdoti: ''vi chiedo, dunque, veramente volete questo e ne sarete capaci?''.
A scandire la solenne funzione, gli impegni degli eletti, le Litanie dei Santi, sdraiati a terra ai piedi dell’altare maggiore, l’imposizione delle mani sul loro capo e la preghiera di ordinazione; e poi ancora i riti esplicativi con la vestizione degli abiti diaconali e la consegna del Libro dei Vangeli.
Infine, a cerimonia conclusa, la festa all'esterno alla presenza di familiari ed amici. Davide Zilioli ha fatto poi ritorno a Cassago, accolto nella chiesa di Oriano alle ore 13.30 per una prima benedizione alla presenza del parroco don Giuseppe Cotugno, presente a Milano accanto al guanelliano don Renato Bardelli. Della comitiva faceva parte anche il sindaco Roberta Marabese con altri esponenti dell'amministrazione comunale.
Domani alle 11 messa solenne nella parrocchia dei Santi Giacomo e Brigida dove il religioso avrà la possibilità di tenere la sua prima omelia da diacono. Nel pomeriggio alle ore 16, momento di preghiera e festa in oratorio.
Nel frattempo è stata resa nota anche la destinazione del giovane religioso: Davide Zilioli è stato infatti assegnato alla comunità pastorale Famiglia di Nazaret di Cernusco sul Naviglio, in attesa dell'ordinazione sacerdotale prevista il prossimo giugno.