Casatenovo: prove di carico in corso alle medie, poi sarà stabilita la nuova ''logistica''
Hanno preso il via nella giornata di ieri, presso la scuola media di Casatenovo, le prove di carico e le indagini statiche disposte dal CTU (consulente tecnico) nominato dalla Procura della Repubblica di Lecco, a seguito del cedimento verificatosi nell'ala dell'edificio che ospita l'auditorium, lo scorso 8 settembre.
Una serie di accertamenti (per i quali il Comune ha incaricato un'impresa di Bolzano) che serviranno a stabilire le cause dell'improvviso collasso della soletta a sostegno della copertura, avvenuto durante un violento nubifragio, e che aveva fatto confluire sul posto i vigili del fuoco - oltre agli addetti del Comune - per occuparsi delle necessarie operazioni di messa in sicurezza.
Nelle ore successive la Procura - notiziata dell'accaduto - aveva disposto il sequestro dell'intero immobile; un'azione eseguita dai carabinieri della locale stazione e finalizzata appunto a fare piena luce sulle cause del cedimento che - avvenuto a scuola ancora chiusa e per di più di domenica - non ha avuto ulteriori conseguenze, al di là di quelle strutturali.
La decisione della magistratura ha però bloccato di fatto, l'utilizzo della scuola media, con le quattordici classi di alunni spostate nel frattempo nei plessi delle primarie di Cascina Crotta, Cascina Grassi e Via Giovenzana. La didattica nella pratica non è stata mai interrotta (ad eccezione dei primi due giorni di lezioni), anche se la soluzione attuale non risulta pienamente funzionale a livello logistico, oltre ad aver sottratto spazi preziosi agli altri plessi dove sono stati collocati i ragazzi e le ragazze delle medie, insieme ai loro insegnanti.
La speranza di amministrazione comunale e popolazione scolastica è che, qualora le prove in corso dovessero dare esito positivo, la scuola possa subire un dissequestro parziale, consentendo agli studenti di tornare in classe nell'edificio di Via San Giacomo (dove peraltro ha sede anche la segreteria del comprensivo), con il provvedimento della Procura che a quel punto interesserebbe soltanto la parte di edificio che ospita l'auditorium. Ma al momento è impossibile sbilanciarsi; si può soltanto formulare qualche ipotesi in ordine ai potenziali scenari.
''Ieri sono iniziate le prove di carico e le indagini statiche disposte dal CTU. Verosimilmente si concluderanno tra oggi e domani'' ci ha detto il sindaco Filippo Galbiati, in attesa dunque dell'esito delle valutazioni tecniche e soprattutto delle decisioni della magistratura che - come ha già anticipato - potrà condividere con i soli consiglieri comunali, ''nel rispetto assoluto dell'autonomia del Procuratore''. ''Domani mi confronterò con la dirigente scolastica e con i rappresentanti del Consiglio di Istituto per delineare i passaggi successivi e spiegare loro il percorso anche circa l'organizzazione logistica'' ha aggiunto.
L'eventuale cambio rispetto all'attuale organizzazione potrebbe avvenire subito dopo il ponte del 1 novembre, come lo stesso primo cittadino aveva anticipato nel consiglio comunale straordinario convocato nelle scorse settimane su richiesta della minoranza, per confrontarsi a trecentosessanta gradi su quanto è avvenuto.
Una serie di accertamenti (per i quali il Comune ha incaricato un'impresa di Bolzano) che serviranno a stabilire le cause dell'improvviso collasso della soletta a sostegno della copertura, avvenuto durante un violento nubifragio, e che aveva fatto confluire sul posto i vigili del fuoco - oltre agli addetti del Comune - per occuparsi delle necessarie operazioni di messa in sicurezza.
Nelle ore successive la Procura - notiziata dell'accaduto - aveva disposto il sequestro dell'intero immobile; un'azione eseguita dai carabinieri della locale stazione e finalizzata appunto a fare piena luce sulle cause del cedimento che - avvenuto a scuola ancora chiusa e per di più di domenica - non ha avuto ulteriori conseguenze, al di là di quelle strutturali.
La decisione della magistratura ha però bloccato di fatto, l'utilizzo della scuola media, con le quattordici classi di alunni spostate nel frattempo nei plessi delle primarie di Cascina Crotta, Cascina Grassi e Via Giovenzana. La didattica nella pratica non è stata mai interrotta (ad eccezione dei primi due giorni di lezioni), anche se la soluzione attuale non risulta pienamente funzionale a livello logistico, oltre ad aver sottratto spazi preziosi agli altri plessi dove sono stati collocati i ragazzi e le ragazze delle medie, insieme ai loro insegnanti.
La speranza di amministrazione comunale e popolazione scolastica è che, qualora le prove in corso dovessero dare esito positivo, la scuola possa subire un dissequestro parziale, consentendo agli studenti di tornare in classe nell'edificio di Via San Giacomo (dove peraltro ha sede anche la segreteria del comprensivo), con il provvedimento della Procura che a quel punto interesserebbe soltanto la parte di edificio che ospita l'auditorium. Ma al momento è impossibile sbilanciarsi; si può soltanto formulare qualche ipotesi in ordine ai potenziali scenari.
''Ieri sono iniziate le prove di carico e le indagini statiche disposte dal CTU. Verosimilmente si concluderanno tra oggi e domani'' ci ha detto il sindaco Filippo Galbiati, in attesa dunque dell'esito delle valutazioni tecniche e soprattutto delle decisioni della magistratura che - come ha già anticipato - potrà condividere con i soli consiglieri comunali, ''nel rispetto assoluto dell'autonomia del Procuratore''. ''Domani mi confronterò con la dirigente scolastica e con i rappresentanti del Consiglio di Istituto per delineare i passaggi successivi e spiegare loro il percorso anche circa l'organizzazione logistica'' ha aggiunto.
L'eventuale cambio rispetto all'attuale organizzazione potrebbe avvenire subito dopo il ponte del 1 novembre, come lo stesso primo cittadino aveva anticipato nel consiglio comunale straordinario convocato nelle scorse settimane su richiesta della minoranza, per confrontarsi a trecentosessanta gradi su quanto è avvenuto.
G.C.