Lago di Annone: in consiglio ulteriori chiarimenti sulla colorazione anomala delle acque
Colorazione anomala del lago di Annone durante l’estate: è stato l’aumento di concentrazione di cianobatteri. A confermare quanto era già stato anticipato da ATS è la risposta all'interrogazione presentata dal gruppo di minoranza: a fornire chiarimenti sullo stato del lago e sulle azioni intraprese dall’amministrazione comunale sono stati il consigliere delegato Agostino Maggi e il sindaco Luca Marsigli.
In particolare, l’amministrazione si è detta ''preoccupata di agire al fine di comprendere le cause e cercare di individuare le soluzioni per risolvere la problematica dello stato del bacino''.
Già a giugno, ATS, a seguito dei regolari campionamenti che vengono effettuati nei bacini lacustri del territorio, aveva dichiarato il divieto di balneazione in località Ona a causa della presenza ''in parametri non consentiti'' dei cianobatteri. Da qui, l’ordinanza emessa dall’amministrazione comunale, la quale ha incontrato Alberto Negri, biologo e consulente degli enti preposti al controllo del lago. ''Secondo il parere dell'esperto la colorazione che il lago ha assunto in quest'ultimo periodo è dovuta all'eutrofizzazione, ossia un processo degenerativo delle acque indotto da eccessivi apporti di sostanze ad effetto fertilizzante, principalmente azoto ammoniacale e fosforo indice anche di apporti fognari'' ha motivato il consigliere, sottolineando che il Comune di Annone ha già provveduto allo maggior parte dello sdoppiamento delle reti idriche delle cosiddette "acque chiare e scure".
Poi la spiegazione sulle differenti colorazioni assunte dal lago: ''Nel corso dell'estate vi era infatti un aumento delle concentrazioni di cianobatteri del tipo "Woeonichinia" che hanno comportato - in uno con l'innalzarsi delle temperature del fondale lacustre - la colorazione "gialla" del lago. Dalla metà di settembre è invece in corso un'altra fioritura di cianobatteri del tipo "Microcystis", che ha comportato una diversa colorazione del lago. L'accumulo di azoto e di fosforo che si legano tra loro, in uno con lo scarso apporto di ossigeno, causano la proliferazione di alghe dovute all'aumento di concentrazione dei citati batteri, che risalgono in superficie e di conseguenza ne aumentano la torbidità formando uno strato melmoso, unito a volte ad esalazioni maleodoranti''.
Le condizioni meteo non hanno agevolato, ma è stato attivato l’impianto di destratificazione: ''Secondo il parere del dottor Negri, l'ingresso di queste sostanze nel bacino del lago di Annone può intervenire attraverso i suoi immissari, nel particolare il Pra-Maggiore ed il Pescone e la continuità delle precipitazioni piovose di questo ultimo periodo, anche di forte intensità, ne ha aumentato la loro portata d'acqua e di conseguenza anche la maggiore introduzione dei precitati elementi nell'ambito del bacino lacustre'' ha proseguito Maggi. ''Dal 1/6 al 12/9 è stato messo in funzione l'impianto di "destratificazione" che ha determinato un miglioramento dell'ossigenazione dell'acque del fondale del lago ed una diminuzione di ammoniaca e solfuri, elementi quest'ultimi tossici per la fauna acquatica''.
L’impianto non è più operativo dallo scorso 12 settembre. ''Sempre secondo il dottor Negri, è invece assolutamente necessario mantenere in attività l'ossigenazione del lago attraverso l'insufflazione di aria tramite la tubazione forata posizionata sul fondale del bacino ovest, in uno con l'attivazione della sonda di misurazione della concentrazione di ossigeno disciolto, in modo da garantire l'aumento della concentrazione di ossigeno delle acque, migliorare il volume d'acqua disponibile per la fauna ittica, ridurre il carico di fosforo delle acque e quindi la presenza di cianobatteri''.
L’amministrazione ha infine confermato l’interesse a ''muoversi in sinergia anche con la conferenza del lago di Annone, che raggruppa i comuni lacustri (Annone di Brianza, Oggiono, Civate, Suello e Galbiate), per attenzionare gli Enti preposti al controllo del bacino lacustre quali l'Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi Minori, la Provincia di Lecco, l'ATS e l'ARPA e ciò al fine di analizzare gli immissari del lago di Annone, effettuare opportuni campionamenti, onde comprendere le ragioni dell'aumento di concertazione di elementi che favoriscono l'innestarsi della problematica dell'anomala colorazione del lago in uno con il miglioramento della sua balneabilità''. In quest’ottica, potranno essere organizzati incontri per fornire corrette informazioni alla popolazione.
Il capogruppo di minoranza Paolo Cesana si è dichiarato soddisfatto della risposta, aggiungendo alcuni contributi: ''Abbiamo approfondito la questione dei cianobatteri e, dai nostri studi, è emerso che è una problematica dei laghi a livello mondiale dovuta alle attuali condizioni meteo. È stata fatta un’ordinanza di divieto di balneazione però abbiamo capito che la situazione dei cianobatteri è pericolosa anche per i cani. Potrebbe diventare dannoso anche per i pesci che potrebbero assumere tossine. Chiediamo quindi di approfondire la questione: se questi fenomeni saranno sempre più diffusi, bisogna capire come arginarli anche per la pesca e le acque potabili. Sollecitiamo l’amministrazione a farsi forza alla conferenza dei Comuni rivieraschi e a farsi sentire tra i Comuni che non hanno ancora fatto lo sdoppiamento tra le acque chiare e le acque scure''.
In particolare, l’amministrazione si è detta ''preoccupata di agire al fine di comprendere le cause e cercare di individuare le soluzioni per risolvere la problematica dello stato del bacino''.
Già a giugno, ATS, a seguito dei regolari campionamenti che vengono effettuati nei bacini lacustri del territorio, aveva dichiarato il divieto di balneazione in località Ona a causa della presenza ''in parametri non consentiti'' dei cianobatteri. Da qui, l’ordinanza emessa dall’amministrazione comunale, la quale ha incontrato Alberto Negri, biologo e consulente degli enti preposti al controllo del lago. ''Secondo il parere dell'esperto la colorazione che il lago ha assunto in quest'ultimo periodo è dovuta all'eutrofizzazione, ossia un processo degenerativo delle acque indotto da eccessivi apporti di sostanze ad effetto fertilizzante, principalmente azoto ammoniacale e fosforo indice anche di apporti fognari'' ha motivato il consigliere, sottolineando che il Comune di Annone ha già provveduto allo maggior parte dello sdoppiamento delle reti idriche delle cosiddette "acque chiare e scure".
Poi la spiegazione sulle differenti colorazioni assunte dal lago: ''Nel corso dell'estate vi era infatti un aumento delle concentrazioni di cianobatteri del tipo "Woeonichinia" che hanno comportato - in uno con l'innalzarsi delle temperature del fondale lacustre - la colorazione "gialla" del lago. Dalla metà di settembre è invece in corso un'altra fioritura di cianobatteri del tipo "Microcystis", che ha comportato una diversa colorazione del lago. L'accumulo di azoto e di fosforo che si legano tra loro, in uno con lo scarso apporto di ossigeno, causano la proliferazione di alghe dovute all'aumento di concentrazione dei citati batteri, che risalgono in superficie e di conseguenza ne aumentano la torbidità formando uno strato melmoso, unito a volte ad esalazioni maleodoranti''.
Le condizioni meteo non hanno agevolato, ma è stato attivato l’impianto di destratificazione: ''Secondo il parere del dottor Negri, l'ingresso di queste sostanze nel bacino del lago di Annone può intervenire attraverso i suoi immissari, nel particolare il Pra-Maggiore ed il Pescone e la continuità delle precipitazioni piovose di questo ultimo periodo, anche di forte intensità, ne ha aumentato la loro portata d'acqua e di conseguenza anche la maggiore introduzione dei precitati elementi nell'ambito del bacino lacustre'' ha proseguito Maggi. ''Dal 1/6 al 12/9 è stato messo in funzione l'impianto di "destratificazione" che ha determinato un miglioramento dell'ossigenazione dell'acque del fondale del lago ed una diminuzione di ammoniaca e solfuri, elementi quest'ultimi tossici per la fauna acquatica''.
L’impianto non è più operativo dallo scorso 12 settembre. ''Sempre secondo il dottor Negri, è invece assolutamente necessario mantenere in attività l'ossigenazione del lago attraverso l'insufflazione di aria tramite la tubazione forata posizionata sul fondale del bacino ovest, in uno con l'attivazione della sonda di misurazione della concentrazione di ossigeno disciolto, in modo da garantire l'aumento della concentrazione di ossigeno delle acque, migliorare il volume d'acqua disponibile per la fauna ittica, ridurre il carico di fosforo delle acque e quindi la presenza di cianobatteri''.
L’amministrazione ha infine confermato l’interesse a ''muoversi in sinergia anche con la conferenza del lago di Annone, che raggruppa i comuni lacustri (Annone di Brianza, Oggiono, Civate, Suello e Galbiate), per attenzionare gli Enti preposti al controllo del bacino lacustre quali l'Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi Minori, la Provincia di Lecco, l'ATS e l'ARPA e ciò al fine di analizzare gli immissari del lago di Annone, effettuare opportuni campionamenti, onde comprendere le ragioni dell'aumento di concertazione di elementi che favoriscono l'innestarsi della problematica dell'anomala colorazione del lago in uno con il miglioramento della sua balneabilità''. In quest’ottica, potranno essere organizzati incontri per fornire corrette informazioni alla popolazione.
Il capogruppo di minoranza Paolo Cesana si è dichiarato soddisfatto della risposta, aggiungendo alcuni contributi: ''Abbiamo approfondito la questione dei cianobatteri e, dai nostri studi, è emerso che è una problematica dei laghi a livello mondiale dovuta alle attuali condizioni meteo. È stata fatta un’ordinanza di divieto di balneazione però abbiamo capito che la situazione dei cianobatteri è pericolosa anche per i cani. Potrebbe diventare dannoso anche per i pesci che potrebbero assumere tossine. Chiediamo quindi di approfondire la questione: se questi fenomeni saranno sempre più diffusi, bisogna capire come arginarli anche per la pesca e le acque potabili. Sollecitiamo l’amministrazione a farsi forza alla conferenza dei Comuni rivieraschi e a farsi sentire tra i Comuni che non hanno ancora fatto lo sdoppiamento tra le acque chiare e le acque scure''.
M.Mau.