Ospedale di Erba: campagna per la vaccinazione dei neonati
Il mese di novembre sarà un periodo molto intenso per l’Ospedale di Erba. Infatti, a partire da oggi la struttura aderisce alla campagna autunnale/invernale per la prevenzione del virus respiratorio sinciziale (RSV), responsabile di bronchiolite e altre patologie respiratorie. Sarà offerta una dose di nirsevimab ai neonati nati dal 1/11/24 al 31/3/25, dopo aver informato i genitori sui benefici e i rischi, che comunque sono molto contenuti.
''L’RSV è un virus comune, - dichiara Filippo Favuzza, primario dell’UO di Pediatria e Neonatologia - che causa oltre il 50% dei casi di bronchiolite nei bambini sotto i 5 anni. Nei lattanti, può provocare insufficienza respiratoria acuta e ricoveri ospedalieri. Il nirsevimab, un anticorpo monoclonale, viene somministrato come un vaccino: una sola dose protegge da bronchioliti e polmoniti da RSV''.
In Europa, il nirsevimab è stato autorizzato da oltre due anni, ma in Italia, durante l’epidemia dello scorso anno, è stato somministrato solo in Valle d’Aosta, mentre era disponibile in paesi come Spagna, Francia e Germania, dove ha ridotto le ospedalizzazioni pediatriche per RSV di oltre l'80%. Nel 2023, in Italia si sono registrati più di 16.000 ricoveri per bronchiolite da RSV, di cui 3.000 in terapia intensiva neonatale.
''L’RSV è un virus comune, - dichiara Filippo Favuzza, primario dell’UO di Pediatria e Neonatologia - che causa oltre il 50% dei casi di bronchiolite nei bambini sotto i 5 anni. Nei lattanti, può provocare insufficienza respiratoria acuta e ricoveri ospedalieri. Il nirsevimab, un anticorpo monoclonale, viene somministrato come un vaccino: una sola dose protegge da bronchioliti e polmoniti da RSV''.
In Europa, il nirsevimab è stato autorizzato da oltre due anni, ma in Italia, durante l’epidemia dello scorso anno, è stato somministrato solo in Valle d’Aosta, mentre era disponibile in paesi come Spagna, Francia e Germania, dove ha ridotto le ospedalizzazioni pediatriche per RSV di oltre l'80%. Nel 2023, in Italia si sono registrati più di 16.000 ricoveri per bronchiolite da RSV, di cui 3.000 in terapia intensiva neonatale.