Rogeno, 4 Novembre: l'omaggio ai Caduti con gli alunni della primaria
Si è svolta nella mattinata di oggi, lunedì 4 novembre, la cerimonia per celebrare la Festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate a Rogeno.
Il programma della manifestazione, che ha coinvolto le autorità civili, religiose, i volontari della Protezione civile e gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria Regina Teodolinda, ha preso il via alle 9.30 con il ritrovo presso la scuola primaria.
Dalla piazza Martiri della Libertà il corteo ha raggiunto il monumento ai Caduti di Casletto e, successivamente, quello di Rogeno. A entrambi i monumenti è stato reso omaggio ai Caduti e gli alunni hanno letto dei pensieri in merito alla ricorrenza, per concludere con un canto di pace.
Il sindaco Matteo Redaelli ha fatto riflettere i bambini rogenesi sull'importanza di questa giornata e ne ha spiegato il significato. L’armistizio di Villa Giusti del 1918 segnò non solo la fine della Prima guerra mondiale ma anche il compimento del processo di unificazione nazionale avviato durante il Risorgimento.
Il generale Armando Diaz, comandante delle forze armate italiane, comunicò la fine del conflitto e la vittoria del popolo italiano tramite un bollettino. La vittoria italiana venne però definita ''mutilata" in quanto la penisola si vide riconoscere solamente il Trentino, l'Alto Adige, l'Istria e Trieste, ma non la Dalmazia e la Libia.
È stata anche l'occasione per fare una speciale lezione di educazione civica alle nuove generazioni, facendo scoprire loro le Forze Armate (quei giorni del 1918 vennero dedicati, in Italia e in Europa, ai soldati morti in guerra) e i simboli dell’Unità nazionale.
Come ogni anno, è stato presente all'appuntamento anche il parroco don Gianni Dell'Oro, che ha effettuato la consueta benedizione.
Il programma della manifestazione, che ha coinvolto le autorità civili, religiose, i volontari della Protezione civile e gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria Regina Teodolinda, ha preso il via alle 9.30 con il ritrovo presso la scuola primaria.
Dalla piazza Martiri della Libertà il corteo ha raggiunto il monumento ai Caduti di Casletto e, successivamente, quello di Rogeno. A entrambi i monumenti è stato reso omaggio ai Caduti e gli alunni hanno letto dei pensieri in merito alla ricorrenza, per concludere con un canto di pace.
Il sindaco Matteo Redaelli ha fatto riflettere i bambini rogenesi sull'importanza di questa giornata e ne ha spiegato il significato. L’armistizio di Villa Giusti del 1918 segnò non solo la fine della Prima guerra mondiale ma anche il compimento del processo di unificazione nazionale avviato durante il Risorgimento.
Il generale Armando Diaz, comandante delle forze armate italiane, comunicò la fine del conflitto e la vittoria del popolo italiano tramite un bollettino. La vittoria italiana venne però definita ''mutilata" in quanto la penisola si vide riconoscere solamente il Trentino, l'Alto Adige, l'Istria e Trieste, ma non la Dalmazia e la Libia.
È stata anche l'occasione per fare una speciale lezione di educazione civica alle nuove generazioni, facendo scoprire loro le Forze Armate (quei giorni del 1918 vennero dedicati, in Italia e in Europa, ai soldati morti in guerra) e i simboli dell’Unità nazionale.
Come ogni anno, è stato presente all'appuntamento anche il parroco don Gianni Dell'Oro, che ha effettuato la consueta benedizione.