La poesia di Umberto Colombo/102: il tempo scorre, ma noi ''siamo spore preziose''

La locuzione latina, contenuta nelle Georgiche di Viriglio, ''tempus fugit'', il tempo fugge, inesorabilmente, ci permettiamo di aggiungere, ben sintetizza la fugacità della nostra vita.
Il vantaggio che abbiamo su di esso è la possibilità di scegliere: scegliere come usarlo e cosa farne. Ma a volte, complici anche i continui stimoli che la società attuale ci propina, non riusciamo a decidere. Intanto, il tempo passa.
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Altre volte, invece, abbiamo proprio bisogno di prenderci tempi lunghi, se vogliamo capirci meglio e andare in profondità.
Commenta oggi Umberto Colombo, introducendo la sua poesia: ''Miliardi di milioni di puntini di vita umana sono scorsi e corrono nel tempo, diciamo per noi finito, e in quel tempo concessoci, cerchiamo di viverlo appieno nel modo migliore. La fortuna d’esserci in questo sprazzo di tempo equivale ad un regalo, un regalo, se pur per poco, un regalo d’amore. Ma a noi sembra questo piccolo vivere, in un regalo che ci appartiene, non un regalo concessoci''.

Lo Scorrere…in tiritera
 
Il tempo correndo cancella il vivere di vita
col tempo e nel tempo sfioriscono i rosai
ma il tempo di certo da sempre è in salita
e nel suo tempo passano e ripassano i telai
 
siamo nel tempo e col tempo soltanto un puntino
è solo nel tempo che brilla spavaldo alto nel cielo
e noi di quel lampo di tempo siamo solo l’acciarino
che scocca il suo vampo sfuggente in un tempo di un velo
 
così il tempo del tempo risucchia quel brillio meschino
e non v’è tempo nel tempo da catalogar le cose
il bianco il giallo e il nero nel tempo non valgono un fiorino
il tutto fugge, ma per quel tempo, siamo spore preziose
 
la gioia il dolore e il sacrificio in noi rolla nel cuore
e quel tempo concesso all’umano in segno di vita
 trascorre in un lampo vivace e veloce nell’amore
in un arco di gioia di passione che passa ed invita
 
ad una grande ed elevata gioia da noi stessi capita
ma che a volte quel piccolo tempo diviene contorto
e non rispettiamo il lampo di luce di questa pepita
buttando il pensiero sereno in un vicolo morto
 
Umberto Colombo
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