Missaglia: comitiva in Francia, a La Roche Posay, dai ''gemelli''
Anche quest’anno si è svolto il consueto rendez-vous di gemellaggio a La Roche Posay per partecipare al ''Salon des vins et de la gastronomie''.
Il vicesindaco di Missaglia Donatella Diacci, il presidente del Comitato di gemellaggio Ivo Voleno e altri aderenti all'esperienza internazionale, sono partiti giovedì mattina all’alba. Dopo aver pernottato al Domaine di Bellebouche, nel Parco Naturale Regionale della Brenne e visitato il Castello de Le Clos Lucé - dove Leonardo da Vinci visse quando si trasferì ad Amboise alla corte di re Francesco I - i missagliesi ha raggiunto venerdì pomeriggio La Roche Posay, accolti calorosamente dalle famiglie che ogni anno li ospitano.
Il viaggio di quest’anno è stato atteso con particolare gioia - come ha spiegato il vicesindaco Diacci - perché a La Roche Posay c’era Carole Houssin, insegnante della scuola primaria Claire Fontaine con cui i 32 alunni delle quinte delle scuole primarie di Missaglia e di Maresso, iscrittisi in orario extrascolastico a un corso di francese, hanno dato il via ad una corrispondenza scolastica.
''Si tratta di un progetto che ho fortemente voluto, che finalmente prende il via quest’anno e che ha lo scopo di ravvivare il rapporto di amicizia tra le nostre cittadine aprendo una nuova stagione del gemellaggio, ma soprattutto di consentire ai nostri ragazzi di vivere la cittadinanza europea conoscendo coetanei che vivono in una realtà europea differente dalla nostra'' ha detto l'assessore.
Sabato tutto il gruppo ha partecipato al pranzo organizzato a L’Acropolya mentre alla sera, nella sala del comune, le famiglie ospitanti hanno organizzato la cena ufficiale durante la quale il sindaco Yannick Tartarin, il vicesindaco Donatella Diacci e i presidenti dei comitati di gemellaggio Margareta Lebier e Ivo Voleno, hanno rinnovato il rapporto di amicizia che lega da 26 anni i due comuni.
Un viaggio questo che ha suggellato nuovamente lo spirito di fratellanza e vicinanza, caratteristica imprescindibile fra i paesi dell’Unione Europea. In questo modo si favorisce il dialogo e lo scambio reciproco tra usi e costumi differenti, rendendo ancora più vicini paesi che all’apparenza sembrano così lontani.
Il vicesindaco di Missaglia Donatella Diacci, il presidente del Comitato di gemellaggio Ivo Voleno e altri aderenti all'esperienza internazionale, sono partiti giovedì mattina all’alba. Dopo aver pernottato al Domaine di Bellebouche, nel Parco Naturale Regionale della Brenne e visitato il Castello de Le Clos Lucé - dove Leonardo da Vinci visse quando si trasferì ad Amboise alla corte di re Francesco I - i missagliesi ha raggiunto venerdì pomeriggio La Roche Posay, accolti calorosamente dalle famiglie che ogni anno li ospitano.
Il viaggio di quest’anno è stato atteso con particolare gioia - come ha spiegato il vicesindaco Diacci - perché a La Roche Posay c’era Carole Houssin, insegnante della scuola primaria Claire Fontaine con cui i 32 alunni delle quinte delle scuole primarie di Missaglia e di Maresso, iscrittisi in orario extrascolastico a un corso di francese, hanno dato il via ad una corrispondenza scolastica.
''Si tratta di un progetto che ho fortemente voluto, che finalmente prende il via quest’anno e che ha lo scopo di ravvivare il rapporto di amicizia tra le nostre cittadine aprendo una nuova stagione del gemellaggio, ma soprattutto di consentire ai nostri ragazzi di vivere la cittadinanza europea conoscendo coetanei che vivono in una realtà europea differente dalla nostra'' ha detto l'assessore.
Sabato tutto il gruppo ha partecipato al pranzo organizzato a L’Acropolya mentre alla sera, nella sala del comune, le famiglie ospitanti hanno organizzato la cena ufficiale durante la quale il sindaco Yannick Tartarin, il vicesindaco Donatella Diacci e i presidenti dei comitati di gemellaggio Margareta Lebier e Ivo Voleno, hanno rinnovato il rapporto di amicizia che lega da 26 anni i due comuni.
Un viaggio questo che ha suggellato nuovamente lo spirito di fratellanza e vicinanza, caratteristica imprescindibile fra i paesi dell’Unione Europea. In questo modo si favorisce il dialogo e lo scambio reciproco tra usi e costumi differenti, rendendo ancora più vicini paesi che all’apparenza sembrano così lontani.
I.M.