Sirtori, roggia Gambaione: il progetto 2014 va aggiornato per ottenere finanziamenti

''Non è cambiato nulla''. E' l'amara constatazione di alcuni residenti di Via Donizetti a Barzanò, territorio al confine con Sirtori. Dopo lo scorso 8 settembre, quando il violento nubifragio abbattutosi anche sul Casatese aveva causato l'esondazione della roggia Gambaione, i cittadini che risiedono in località Bersaglio si aspettavano eventuali lavori di messa in sicurezza dell'alveo, o banalmente la rimozione del materiale depositatosi nel frattempo sul fondo del corso d'acqua. Quella che nella situazione ordinaria si presenta come una roggia di modesta entità, oltre due mesi fa era esondata in più punti, trascinando a valle una serie di detriti che hanno creato pure una sorta di effetto diga. 
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Le immagini scattate a metà ottobre in località Bersaglio

Nel nostro ''sopralluogo'', compiuto a inizio ottobre, erano ancora visibili nella roggia cumuli di terra, tronchi, rami e persino una bicicletta, tutti spinti da Sirtori verso il territorio barzanese dalla forza del torrente, che più a sud aveva invaso pure la strada provinciale 51 e da lì anche in Via Verdi, con allagamenti nel nucleo storico di San Feriolo. 
La situazione tuttavia permane la stessa e, sebbene il periodo più esposto al rischio piogge e temporali sembra essere passato, il timore dei residenti è che un'ulteriore eventuale bomba d'acqua possa ripresentare alla località Bersaglio un conto pesante, con gli stessi problemi di una manciata di settimane fa.
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Per questo motivo, attraverso il nostro articolo, era stato chiesto un intervento di pulizia agli enti competenti. 
Basta infatti dare uno sguardo al corso del Gambaione per accorgersi di quanto - in alcuni punti - la forza dell'acqua abbia allargato drasticamente l'alveo, causando potenziali ed ulteriori rischi dal punto di vista idrogeologico. Non a caso il Comune di Barzanò a inizio estate aveva dovuto intervenire in somma urgenza, per mettere in sicurezza un tratto di Via Donizetti posto a poca distanza dalle abitazioni. Qui l’esondazione e l’intasamento delle condotte di deflusso della roggia avevano instabilizzato l’argine che era franato nel letto del torrente, causando anche il cedimento di parte della soprastante Via Donizetti. 
Tornando alla situazione attuale, i residenti si chiedono: c'è qualche novità all'orizzonte per la roggia Gambaione? In effetti qualcosa si potrebbe muovere. Il sindaco di Sirtori, Matteo Rosa, a nostra precisa domanda, ha reso nota l'ipotesi alla quale si sta lavorando proprio in queste settimane. 
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''L'idea è quella di aggiornare un progetto di messa in sicurezza del corso d'acqua redatto dal nostro Comune e da quello di Barzanò nel 2014, quindi dieci anni fa'' ha spiegato in proposito l'amministratore, specificando che il costo all'epoca, era già importante ed è oltretutto destinato ad aumentare, tenendo conto del trascorrere del tempo e del rincaro prezzi che ha investito il settore. ''Stiamo coinvolgendo gli altri comuni interessati al passaggio della roggia sul loro territorio, che non sono pochi. Il progetto riguardava infatti tutto l'alveo del Gambaione. Una volta aggiornato, sia a livello tecnico, sia economico, potrà essere candidato in funzione di eventuali bandi regionali sul tema dell'idrogeologico, che come noto è fortemente d'attualità'' ha concluso Rosa, auspicando una condivisione di intenti anche da parte degli altri comuni. 
Ovviamente le tempistiche non si profilano brevi, anche se l'amministratore sirtorese vorrebbe spingere il più possibile, così da arrivare entro i primi mesi dell'anno con un progetto pronto. ''Altri interventi tampone a mio avviso non avrebbero efficacia. Lì serve una messa in sicurezza importante'' ha concluso Rosa.
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Intanto i residenti attendono impazienti novità concrete: oltre all'esondazione del corso d'aqua, a inizio settembre si erano verificati pure degli smottamenti capaci di compromettere per diverse ore il transito nella parte terminale dell'arteria, dove peraltro la viabilità si presenta già critica in concomitanza con l'inizio dello sterrato che conduce verso l'ex casa di accoglienza, altra ''piaga'' della zona in quanto il cantiere allestito per la riconversione in residenze della struttura risulta abbandonato da anni.
G.C.
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