Viganò accoglie i Carabinieri, in festa per la Virgo Fidelis

Celebrata ieri, in grande stile, la Virgo Fidelis, protettrice dell'Arma dei Carabinieri. Per l'occasione l'ANC di Merate-Missaglia guidata dal presidente Antonio Gisonni e dal vice Giorgio Angeletti, ha deciso di raggiungere per la prima volta Viganò. Grazie alla disponibilità dell'amministrazione comunale del sindaco Fabio Bertarini e del parroco don Marco Galli, è stato possibile proporre una cerimonia dalla location inedita.
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Le autorità intervenute alla cerimonia

Punto di riferimento, dopo il trasferimento della sede da Merate a Missaglia, per i comuni afferenti la stazione Carabinieri di Casatenovo - e dunque anche Monticello e Lomagna oltre ai due già citati - negli anni i festeggiamenti hanno coinvolto anche la vicina caserma di Cremella, ''guidata'' per molti anni dal luogotenente Cosimo Fersini, anche lui socio dell'ANC. Alla manifestazione non a caso, partecipano già da qualche anno i comuni di Barzanò, Cremella e Cassago, e da ieri appunto anche Viganò.
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Qui i numerosi partecipanti - fra amministratori, alpini e volontari delle associazioni - si sono dati appuntamento alle ore 10.45 per prendere parte ad una liturgia che don Marco ha voluto dedicare esclusivamente all'Arma. Animata dai canti della corale, la messa ha visto la presenza - oltre che delle autorità citate - di padre Andrea Redaelli (cappellano di Villa Beretta di Costa Masnaga) e del diacono Alessandro Misuraca
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Il parroco don Marco Galli

''C'è un fuoco che arde in voi, come la fiamma sui vostri cappelli'' ha esordito il parroco rivolgendosi alle divise sedute in prima fila, fra i quali il luogotenente Christian Cucciniello a capo della stazione CC di Casatenovo e il maresciallo Ezio Riboldi, comandante a Cremella.
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''Una fiamma che simboleggia competenza, coesione, efficienza, fedeltà, fede e tante altre virtù. La vostra non è una professione, ma una missione. E questa di oggi è un'importante occasione per sostenervi e per farvi andare avanti con ancora più convinzione'' ha aggiunto don Marco, facendo poi riferimento all'Intelligenza Artificiale, tema estremamente attuale e complesso. ''Dicono che le macchine saranno in grado di fare ogni cosa, ma le relazioni umane non potranno mai essere sostituite. Abbiate sempre grande cuore''.

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Sul finire della liturgia, spazio alla preghiera del carabiniere, recitata - come da tradizione - dal sottotenente Gisonni, mentre padre Redaelli ha voluto condividere la gioia di poter partecipare alla festa dell'Arma. ''Mi sono sempre sentito un carabiniere'' ha detto il religioso, che tramite l'artista Sergio Crippa di Monticello - a Villa Beretta per un periodo di riabilitazione - ha avuto modo di conoscere la realtà dell'ANC di cui oggi fa orgogliosamente parte.
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A sinistra padre Andrea Redaelli

''Purtroppo all'epoca ero troppo basso di statura e non potevo essere uno di voi, ma da qualche mese ho scoperto la gioia di essere, anche se in maniera non attiva, all'interno di questa grande famiglia''. Un sogno che si è dunque realizzato per il cappellanno della struttura sanitaria masnaghese.
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Al termine della funzione liturgica il corteo aperto dal corpo musicale Santa Cecilia di Triuggio, ha raggiunto il monumento ai caduti presso il vicino cimitero, per omaggiare con una corona di alloro chi ''è andato avanti''.
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Il presidente Gisonni ha poi ringraziato ancora una volta gli amministratori dei comuni di Casatenovo (Filippo Galbiati), Cassago (Roberta Marabese), Cremella (Cristina Brusadelli), Lomagna (Cristina Citterio), Monticello (Alessandra Hofmann), Missaglia (Donatella Diacci), Merate (Mattia Salvioni) e Sirtori (Paolo Belletti) intervenuti alla cerimonia, ma in particolare Viganò per la fattiva collaborazione nell'organizzare la bella e sentita cerimonia.
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A sinistra il sottotenente Antonio Gisonni, presidente dell'ANC Merate-Missaglia

Il sindaco Fabio Bertarini a questo proposito si è detto orgoglioso di poter accogliere l'ANC e l'Arma in occasione della Virgo Fidelis. ''Ho conosciuto nelle ultime settimane Gisonni e Angeletti e sono davvero felice che abbiano scelto Viganò per questa ricorrenza. Mi hanno detto che Carabiniere lo si è per sempre e non è certo una frase fatta. Nei loro cuori c'è la devozione al servizio dei cittadini, che sanno che l'Arma è un punto di riferimento, è vicina ai problemi della gente. Ci permettete di dormire serenamente perchè sappiamo che siere sempre pronti ad intervenire quando ne abbiamo la necessità'' ha proseguito il primo cittadino viganese, esprimendo anche un pensiero alle famiglie dei militari che sostengono con affetto e sacrificio i loro cari nel quotidiano e difficile servizio alla comunità. 
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Gli amministratori intervenuti con gli esponenti dell'ANC

''E' un onore per la Provincia di Lecco avere i Carabinieri e l'ANC sempre a disposizione, anche quando si congedano. Il loro impegno lo dimostrano nei fatti e per tutti noi rappresentano un esempio di legalità'' le parole di Alessandra Hofmann, nella duplice veste di sindaco di Monticello e presidente di Villa Locatelli, sede dell'ente provinciale.
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Un momento conviviale davanti alla torta

Dopo le immancabili foto di rito i partecipanti- fra cui il dottor Luca Rigamonti, oggi direttore di Retesalute e già sindaco di Monticello, Marta e Rosagnese Casiraghi, già prime cittadine di Missaglia dal 1998 e fino al 2012 - si sono spostati al ristorante Tricudai di Lomagna, per proseguire la giornata di festa con un pranzo conviviale al quale hanno preso parte - oltre ai soci, ai simpatizzanti e alle loro famiglie - anche i militari, gli amministratori comunali e il generale Antonio De Marco, ospite speciale della Virgo Fidelis 2024.
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Il generale Antonio De Marco

Già comandante provinciale, ma da tempo ormai in congedo, l'esponente della Benemerita prima dell'immancabile taglio della torta ha voluto pronunciare un discorso motivazionale rivolgendosi soprattutto alle giovani generazioni di carabinieri intervenuti all'iniziativa. In effetti molto è cambiato in questi decenni. La società e i suoi bisogni si sono trasformati, ma una cosa a detta dell'ufficiale non deve mutare mai: il senso del dovere, così come l'integrità e lo spirito di sacrificio nei confronti della collettività.
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I rappresentanti dell'ANC Merate-Missaglia con il generale De Marco

E' questo in fondo, che distingue una professione ordinaria, da quella che a tutti gli effetti dovrebbe rappresentare una missione per i tanti che scelgono di arruolarsi nell'Arma, scegliendo una quotidianità non convenzionale.
G.C.
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