IC Barzanò: percorso contro la violenza di genere, premiati gli studenti
Si è concluso lunedì mattina un significativo percorso formativo per le classi terze dell’Istituto Secondario di Primo Grado Enrico Fermi di Barzanò. Accompagnati dalla legale Monica Rosano, presidentessa del Comitato per le Pari Opportunità dell’ordine degli avvocati di Lecco, gli studenti hanno preso parte a una serie di incontri volti ad approfondire il tema della violenza di genere, riflettendo su questo drammatico fenomeno anche attraverso diverse attività creative.
Durante il percorso, i ragazzi hanno realizzato opere fotografiche, dipinti, disegni e poesie affrontando con consapevolezza le molteplici sfaccettature della violenza di genere: fisica, economica, psicologica, verbale ed emotiva. “È necessario un cambio di passo. Dobbiamo partire dai giovanissimi per promuovere una cultura del rispetto e della parità nei rapporti umani. I ragazzi non sono solo cittadini del domani, ma protagonisti attivi della realtà in cui vivono” ha affermato l’avvocata Rosano, sottolineando l’importanza di educare i giovani a essere parte del cambiamento.
“Gli incontri sono stati diversi, a volte condotti con tono serio, altre volte scherzoso, ci siamo semplicemente ascoltati. Abbiamo accolto il racconto anche di alcune studentesse che, seppur giovanissime, hanno vissuto episodi molto delicati” ha aggiunto, spiegando come i ragazzi abbiano approfondito il concetto di “no”, di consenso, analizzato il linguaggio nelle professioni e l’impatto degli stereotipi di genere sulla vita quotidiana di ciascuno. “Ci siamo spinti a parlare di ciò che è culturalmente diverso, sessualmente diverso, politicamente diverso e di come la violenza di genere si declini in diversi contesti, soffermandoci sull’oggettivazione della donna e sull’importanza di promuovere concretamente relazioni paritarie”.
L’evento ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle amministrazioni comunali del territorio, tra cui il sindaco di Barzanò Gualtiero Chirico’, Emanuele Silvio Mauri Barzago, Marco Testori di Cremella e Paolo Belletti di Sirtori. Gli amministratori hanno ribadito l’importanza di educare i giovani all’empatia e al rispetto reciproco.
La preside dell’Istituto, Viviana Patricelli, ha sostenuto: “Siamo qui per celebrare la creatività dei nostri ragazzi, ma soprattutto per promuovere un cambiamento reale e duraturo. La scuola è il luogo privilegiato per educare all’ascolto, all’empatia e al rispetto. Il nostro obiettivo è sensibilizzare e unire le forze per combattere la violenza in tutte le sue forme”.
Il primo classificato è stato Andrea Pozzi, che ha realizzato un’opera ispirata al linguaggio cinematografico, rappresentando, attraverso pellicole arrotolate, il dolore e il controllo legati alla violenza di genere, ma anche la possibilità di riscrivere il proprio futuro con forza e aiuti esterni. Sull’opera si legge in bianco il monito “riscriviamo il copione”. Il secondo posto è stato assegnato al gruppo composto da Gaia Preziosa, Margherita Benatti, Virginia Nelli e Violante Gervasoni, autrici di “Non siamo solo spettatori”, un lavoro che esplora il tema del realismo e della speranza utilizzando elementi teatrali e mediatici, evidenziando l’impotenza provata dalle donne vittime di violenza.
Al terzo posto, Mariem Haj Braim ha presentato una poesia intensa e toccante che racconta la storia di una donna, trasmettendo un messaggio di libertà e consapevolezza. “Il verso finale è consapevolezza: il valore espresso è quello della libertà” ha aggiunto Rosano, consegnando il premio. Il quarto classificato, Ayoub Korby, ha proposto un’opera visiva ispirata a una roulette russa, simbolo del rischio e del pericolo affrontati dalle vittime di violenza. Al quinto posto, Ilaria Valtolina ha realizzato una poesia che celebra l’emancipazione e invita a combattere per un futuro libero dagli stereotipi e dalla violenza. “Le armi sono la penna e non la spada” - ha scritto la giovane studentessa – “andate e combattete per le donne di domani”.
Menzioni speciali sono state assegnate a diversi studenti per la loro creatività e originalità, tra cui Lavinia Ligas, Emma Panzeri, Vittoria Giussani, Aronne Pozzi, Filippo Corradini, Leonardo Frigerio, Samuele De Lisa, Fabio Panzeri, Nicholas Sacco, Tommaso Bragaglio, Nouh Assabry, Giulia Fumagalli, Ilaria Fontana, Giulia Magni ed Elisa Cervaro. Rosano ha concluso la giornata con un messaggio di speranza: “Sono fiera del lavoro svolto dai ragazzi. Il loro impegno e la loro creatività dimostrano che è possibile affrontare temi complessi come la violenza di genere, in nome del rispetto e dell’inclusione”. Grazie al lavoro svolto dai membri del comitato genitori, ogni premiato ha ricevuto un piccolo riconoscimento.
Gli amministratori si sono augurati che, un giorno, non ci sia più bisogno di giornate come questa, perché il rispetto e l’amore saranno diventati parte integrante delle relazioni quotidiane. Un obiettivo che certamente passa attraverso l’educazione e l’ascolto dei giovani, i veri protagonisti del cambiamento.
Durante il percorso, i ragazzi hanno realizzato opere fotografiche, dipinti, disegni e poesie affrontando con consapevolezza le molteplici sfaccettature della violenza di genere: fisica, economica, psicologica, verbale ed emotiva. “È necessario un cambio di passo. Dobbiamo partire dai giovanissimi per promuovere una cultura del rispetto e della parità nei rapporti umani. I ragazzi non sono solo cittadini del domani, ma protagonisti attivi della realtà in cui vivono” ha affermato l’avvocata Rosano, sottolineando l’importanza di educare i giovani a essere parte del cambiamento.
“Gli incontri sono stati diversi, a volte condotti con tono serio, altre volte scherzoso, ci siamo semplicemente ascoltati. Abbiamo accolto il racconto anche di alcune studentesse che, seppur giovanissime, hanno vissuto episodi molto delicati” ha aggiunto, spiegando come i ragazzi abbiano approfondito il concetto di “no”, di consenso, analizzato il linguaggio nelle professioni e l’impatto degli stereotipi di genere sulla vita quotidiana di ciascuno. “Ci siamo spinti a parlare di ciò che è culturalmente diverso, sessualmente diverso, politicamente diverso e di come la violenza di genere si declini in diversi contesti, soffermandoci sull’oggettivazione della donna e sull’importanza di promuovere concretamente relazioni paritarie”.
L’evento ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle amministrazioni comunali del territorio, tra cui il sindaco di Barzanò Gualtiero Chirico’, Emanuele Silvio Mauri Barzago, Marco Testori di Cremella e Paolo Belletti di Sirtori. Gli amministratori hanno ribadito l’importanza di educare i giovani all’empatia e al rispetto reciproco.
La preside dell’Istituto, Viviana Patricelli, ha sostenuto: “Siamo qui per celebrare la creatività dei nostri ragazzi, ma soprattutto per promuovere un cambiamento reale e duraturo. La scuola è il luogo privilegiato per educare all’ascolto, all’empatia e al rispetto. Il nostro obiettivo è sensibilizzare e unire le forze per combattere la violenza in tutte le sue forme”.
Il primo classificato è stato Andrea Pozzi, che ha realizzato un’opera ispirata al linguaggio cinematografico, rappresentando, attraverso pellicole arrotolate, il dolore e il controllo legati alla violenza di genere, ma anche la possibilità di riscrivere il proprio futuro con forza e aiuti esterni. Sull’opera si legge in bianco il monito “riscriviamo il copione”. Il secondo posto è stato assegnato al gruppo composto da Gaia Preziosa, Margherita Benatti, Virginia Nelli e Violante Gervasoni, autrici di “Non siamo solo spettatori”, un lavoro che esplora il tema del realismo e della speranza utilizzando elementi teatrali e mediatici, evidenziando l’impotenza provata dalle donne vittime di violenza.
Al terzo posto, Mariem Haj Braim ha presentato una poesia intensa e toccante che racconta la storia di una donna, trasmettendo un messaggio di libertà e consapevolezza. “Il verso finale è consapevolezza: il valore espresso è quello della libertà” ha aggiunto Rosano, consegnando il premio. Il quarto classificato, Ayoub Korby, ha proposto un’opera visiva ispirata a una roulette russa, simbolo del rischio e del pericolo affrontati dalle vittime di violenza. Al quinto posto, Ilaria Valtolina ha realizzato una poesia che celebra l’emancipazione e invita a combattere per un futuro libero dagli stereotipi e dalla violenza. “Le armi sono la penna e non la spada” - ha scritto la giovane studentessa – “andate e combattete per le donne di domani”.
Menzioni speciali sono state assegnate a diversi studenti per la loro creatività e originalità, tra cui Lavinia Ligas, Emma Panzeri, Vittoria Giussani, Aronne Pozzi, Filippo Corradini, Leonardo Frigerio, Samuele De Lisa, Fabio Panzeri, Nicholas Sacco, Tommaso Bragaglio, Nouh Assabry, Giulia Fumagalli, Ilaria Fontana, Giulia Magni ed Elisa Cervaro. Rosano ha concluso la giornata con un messaggio di speranza: “Sono fiera del lavoro svolto dai ragazzi. Il loro impegno e la loro creatività dimostrano che è possibile affrontare temi complessi come la violenza di genere, in nome del rispetto e dell’inclusione”. Grazie al lavoro svolto dai membri del comitato genitori, ogni premiato ha ricevuto un piccolo riconoscimento.
Sa.A.