Casatenovo senza luminarie. Flash mob in Piazza Mazzini
Nella prima serata di venerdì 6 dicembre in Piazza Mazzini, nel cuore di Casatenovo, si sono radunati cittadini e cittadine, telefoni alla mano con torcia già pronta all'uso. Intorno alle ore 19 le luci si sono accese contemporaneamente: segnali luminosi che hanno cercato di riempire un vuoto.
Il flash mob è nato infatti come risposta al malcontento espresso da alcuni casatesi - commercianti ma anche semplici cittadini - in considerazione della scelta del Comune insieme ad alcune associazioni, di non installare le consuete luminarie natalizie.
Fra i promotori dell'iniziativa c'erano anche Chiara Caspani e il gruppo di minoranza CasateSi che negli scorsi giorni non avevano mancato di esprimere il proprio dissenso rispetto alla decisione assunta.
Quest'anno infatti, l'amministrazione comunale ha dato il via a nuove iniziative natalizie; accanto ad alcuni eventi di festa, si è scelto di accendere i riflettori sulla condizione di povertà in cui versa parte della popolazione mondiale. L'idea è stata quella - a questo proposito - di realizzare delle Scatole del Natale, da riempire con viveri e vestiti, da poi consegnare in Villa Facchi.
Una condotta che non ha convinto molti casatesi, secondo i quali la scelta di investire sul sociale non avrebbe dovuto comunque escludere l'installazione delle luminarie: un piccolo segno per contribuire ad evidenziare il clima natalizio, caro a molti.
Ieri sera al flash mob c'era qualche decina di casatesi, scesi in piazza per accendere la loro torcia per circa due minuti. Chiara Caspani ha guidato il breve momento, che poi si è concluso con un buffet davanti al bar Galimberti, offerto ai partecipanti.
La coreografia è stata anche ripresa da un drone, che ha sorvolato i cieli del centro di Casatenovo per riprendere tutto dall’alto: una piccola distesa di luci, in sostituzioni delle vere e proprie lucine natalizie, richieste da tanti casatesi.
L’evento è stato concepito anche quale occasione per portare letteralmente ''in piazza'' le istanze di alcuni cittadini, per favorirne il coinvolgimento.
Il flash mob è nato infatti come risposta al malcontento espresso da alcuni casatesi - commercianti ma anche semplici cittadini - in considerazione della scelta del Comune insieme ad alcune associazioni, di non installare le consuete luminarie natalizie.
Fra i promotori dell'iniziativa c'erano anche Chiara Caspani e il gruppo di minoranza CasateSi che negli scorsi giorni non avevano mancato di esprimere il proprio dissenso rispetto alla decisione assunta.
Quest'anno infatti, l'amministrazione comunale ha dato il via a nuove iniziative natalizie; accanto ad alcuni eventi di festa, si è scelto di accendere i riflettori sulla condizione di povertà in cui versa parte della popolazione mondiale. L'idea è stata quella - a questo proposito - di realizzare delle Scatole del Natale, da riempire con viveri e vestiti, da poi consegnare in Villa Facchi.
Una condotta che non ha convinto molti casatesi, secondo i quali la scelta di investire sul sociale non avrebbe dovuto comunque escludere l'installazione delle luminarie: un piccolo segno per contribuire ad evidenziare il clima natalizio, caro a molti.
Ieri sera al flash mob c'era qualche decina di casatesi, scesi in piazza per accendere la loro torcia per circa due minuti. Chiara Caspani ha guidato il breve momento, che poi si è concluso con un buffet davanti al bar Galimberti, offerto ai partecipanti.
La coreografia è stata anche ripresa da un drone, che ha sorvolato i cieli del centro di Casatenovo per riprendere tutto dall’alto: una piccola distesa di luci, in sostituzioni delle vere e proprie lucine natalizie, richieste da tanti casatesi.
L’evento è stato concepito anche quale occasione per portare letteralmente ''in piazza'' le istanze di alcuni cittadini, per favorirne il coinvolgimento.
L.F.