La poesia di Umberto Colombo/105: il saluto finale (e un bacio) ai lettori
É l’ultima. Quando ci si abitua ai moti d’animo che la poesia sa dare, è difficile pensare alla fine. Umberto Colombo ha deciso di salutare l’appuntamento settimanale a cui tanti affezionati lettori si erano ormai abituati. Quando ci sono degli intoppi nella nostra vita, si può perdere la creatività, troppo presi dagli affanni quotidiani. È accaduto anche al nostro poeta, che ora ha da pensare alle cure per la cara moglie, fedele compagna di vita.
Dopo ormai due anni di presenza settimanale fissa sul nostro portale, Colombo ci saluta con una struggente poesia, riconoscente ai lettori che con lui si complimentavano di persona quando lo incontravano dal panettiere. Ecco di seguito la poesia di commiato: eh, già, anche le cose belle, a cui facilmente ci abituiamo, finiscono. Ci sentiamo quindi di ringraziare Colombo per aver messo a disposizione di tanti lettori il suo sguardo sensibile sugli accadimenti del mondo. Gli auguriamo di poter riprendere la sua vena creativa e di continuare a scrivere poesie. Non per noi, ma per se stesso.
Dopo ormai due anni di presenza settimanale fissa sul nostro portale, Colombo ci saluta con una struggente poesia, riconoscente ai lettori che con lui si complimentavano di persona quando lo incontravano dal panettiere. Ecco di seguito la poesia di commiato: eh, già, anche le cose belle, a cui facilmente ci abituiamo, finiscono. Ci sentiamo quindi di ringraziare Colombo per aver messo a disposizione di tanti lettori il suo sguardo sensibile sugli accadimenti del mondo. Gli auguriamo di poter riprendere la sua vena creativa e di continuare a scrivere poesie. Non per noi, ma per se stesso.
Un grande bacio
nello scrigno dei miei segreti
porrò i due anni di questa rubrica
lì porrò nell’angolo tra i più importanti
dove esiste la raccolta più nutrita
di tutti quei pensieri della mia vita
che hanno valso e che varranno un toto in gioia
e conserveranno nella mia anima scolpita
quel dolce ritmar fino alla mia stuoia
a voi, miei cari lettori, che avete letto
tutti i sabato le mie poesie sul Casate
vada un sorriso, un sorriso prediletto
pieno di grazie di valor colmate
che dirvi ancora?…un solo augurio
che il tutto corra verso l’infinito
ma che per voi sia un cantico di gioia
un cantico sul giusto dei vostri pensieri
che bello ricordare…ricordare un sogno
un sogno tra i più grandi, quello di avere scritto
un po’ di tutto, dalla pace sino al bisogno
e ricevere da voi un grazie vero e non trascritto
miei cari lettori, a voi vada la mia gratitudine
la mia considerazione ed un mio ringraziamento
certo…che per ben due anni di questa abitudine
non è soltanto lodevole ma è un vero riconoscimento
Al Casate poi…non solo un grazie di cuore
ma è l’avermi sostenuto in questi anni
è l’avermi dato un sollievo al mio torpore
e tenuto tanto in considerazione
Grazie…Umberto Colombo