Casatenovo: il Comune assegna le borse di studio e i premi eccellenza
Nella serata di venerdì 13 dicembre il Comune di Casatenovo ha conferito - nel corso di una cerimonia svoltasi in sala consiliare - le borse di studio e il premio eccellenza ai ragazzi che hanno ottenuto ottimi risultati in ambito scolastico.
A dare il benvenuto agli assegnatari del riconoscimento e alle loro famiglie, è stato il sindaco Filippo Galbiati, congratulandosi con i ragazzi per il successo conseguito, con un pensiero a genitori e insegnanti che li sostengono nel quotidiano percorso a scuola.
Galbiati ha poi evidenziato quanto sia importante l'impegno civico che vede nell'attenzione all’altro - soprattutto verso gli ultimi - la massima espressione a cui tutti dobbiamo mirare e quanto le nostre comunità si reggano su chi dona un po' del proprio impegno in modo disinteressato.
L'assessore all'istruzione Chiara Godina ha richiamato la storia di Malala, attivista Pakistana nota per il suo impegno per l'affermazione dei diritti civili e per il diritto all'istruzione. Nel ripercorrere la sua lotta per l'istruzione - che l’ha vista identificare l'istruzione come l'arma più grande che l'uomo ha a disposizione contro le ingiustizie, i soprusi e le diseguaglianze - l'esponente della giunta ha ricordato un concetto importante. Nell'istruzione c'è sempre una base di ''sapere'', che diventa poi un ''saper fare'' e un ''sapere essere''. Si acquisiscono quindi delle competenze, delle conoscenze e si acquisisce una nuova mentalità che permette di strutturarsi in termini identitari.
''L’ultimo passo è ''saper diventare'' delle persone migliori che fanno tesoro e moltiplicano tutto quello che hanno imparato tra i banchi di scuola, quindi non solo in termini di nozioni, ma anche e soprattutto in termini di relazioni positive'' ha detto Godina.
Il consigliere Gaetano Caldirola nel prendere la parola ha condiviso una preziosa testimonianza, quale esempio di impegno forte a favore della propria comunità. ''Vi voglio raccontare la storia di una ragazza che aveva più o meno la vostra età. Si chiamava Chiara C. ed è cresciuta in una frazione che aveva alcuni problemi, come spesso capita anche nelle nostre: un po’ di sporcizia per le strade, non c’era tanto traffico ma le macchine correvano spesso ad alta velocità, non era una brutta comunità ma gli davano tremendamente fastidio le persone indifferenti e quelle che erano spesso pronte a criticare tutti, soprattutto sui social'' ha detto Caldirola. ''Un giorno, mentre camminava per le strade della sua frazione, ha visto un gruppo di bambini giocare in un parco che si trovava davvero in brutte condizioni: alcuni giochi rotti, panchine danneggiate, mozziconi da tutte le parte e borse di plastica piene di rifiuti domestici abbandonati nei pressi dei piccoli cestini pubblici. In quel momento, Chiara ha capito che quella situazione non poteva continuare. Così, invece di arrendersi o pensare che fosse compito di qualcun altro, ha deciso di agire in prima persona. Ha cominciato a raccogliere firme tra i suoi vicini, ha parlato con alcuni negozianti, ha scritto una lettera al sindaco. Non è stato facile: in molti inizialmente non credevano che qualcosa sarebbe cambiato, è stata invitata dalla giunta comunale per esprimere la sua idea… è stato davvero difficile presentarla di fronte agli adulti e anche l’assessore ai lavori pubblici lasciava trasparire qualche pregiudizio, soprattutto rispetto alla sua giovane età. Ma lei non si è mai fermata. Dopo mesi di impegno, Chiara è riuscita a ottenere dall’amministrazione Comunale la conferma di un finanziamento per la riqualificazione del parco. È riuscita a coinvolgere altri giovani e adulti nella pulizia settimanale e nella ristrutturazione dello spazio. Alla fine, il parco è diventato un luogo di ritrovo per tutta la comunità, un posto dove bambini, famiglie e anziani possono trascorrere il tempo insieme, un luogo di socializzazione che permette alle persone di parlarsi e di conoscersi''.
Un esempio che ha fornito l'opportunità a Caldirola per indirizzare un messaggio chiaro ai presenti: ''avete sicuramente un grande potenziale e lo avete dimostrato con questi ottimi risultati, ma nella vita questo non è sufficiente: questi doni devono esprimersi anche con un forte impegno civico nella vostra comunità per diventare uomini e donne felci e realizzati''.
''Spesso - ha concluso - voi giovanissimi sottovalutate la potenza delle vostre azioni e delle vostre parole, Chiara ha capito sin da subito che la responsabilità di rendere migliore la frazione dove viveva era prima di tutto sua, senza scuse, ne ma o però… vi auguro che abbiate il coraggio di far sentire sin da subito le vostre idee, la vostra voce e sappiate portare avanti le giuste battaglie per i vostri ideali''.
Spazio dunque alla consegna dei riconoscimenti alla presenza - oltre che degli amministratori citati - degli assessori Lorenzo Citterio, Gaia Riva, Daniele Viganò, del consigliere di maggioranza Francesco Sironi, e di Cristina Pozzi per il gruppo di minoranza.
Il premio eccellenza, istituito da pochi anni e riservato a chi ha superato la terza media o l'esame di maturità ottenendo la massima votazione è stato assegnato a Elia Fumagalli, Margherita Consonni (scuola media), Maria Mottadelli, Lorenzo Mandelli, Mattia Macheda, Giorgia Cereda, Sofia Brivio, Tommaso Albrigo e Sofia Colombo (scuola superiore).
Ad aggiudicarsi le borse di studio invece - riservate ai ragazzi che hanno frequentato i primi quattro anni della scuola superiore e a chi si è diplomato - Maya Sandrini, Tea Piscitelli, Camilla Sala, Benedetta Sironi, Matilde Grande (scuola media); Mattia Macheda e Giorgia Cereda (scuola superiore).
A dare il benvenuto agli assegnatari del riconoscimento e alle loro famiglie, è stato il sindaco Filippo Galbiati, congratulandosi con i ragazzi per il successo conseguito, con un pensiero a genitori e insegnanti che li sostengono nel quotidiano percorso a scuola.
Galbiati ha poi evidenziato quanto sia importante l'impegno civico che vede nell'attenzione all’altro - soprattutto verso gli ultimi - la massima espressione a cui tutti dobbiamo mirare e quanto le nostre comunità si reggano su chi dona un po' del proprio impegno in modo disinteressato.
L'assessore all'istruzione Chiara Godina ha richiamato la storia di Malala, attivista Pakistana nota per il suo impegno per l'affermazione dei diritti civili e per il diritto all'istruzione. Nel ripercorrere la sua lotta per l'istruzione - che l’ha vista identificare l'istruzione come l'arma più grande che l'uomo ha a disposizione contro le ingiustizie, i soprusi e le diseguaglianze - l'esponente della giunta ha ricordato un concetto importante. Nell'istruzione c'è sempre una base di ''sapere'', che diventa poi un ''saper fare'' e un ''sapere essere''. Si acquisiscono quindi delle competenze, delle conoscenze e si acquisisce una nuova mentalità che permette di strutturarsi in termini identitari.
''L’ultimo passo è ''saper diventare'' delle persone migliori che fanno tesoro e moltiplicano tutto quello che hanno imparato tra i banchi di scuola, quindi non solo in termini di nozioni, ma anche e soprattutto in termini di relazioni positive'' ha detto Godina.
Il consigliere Gaetano Caldirola nel prendere la parola ha condiviso una preziosa testimonianza, quale esempio di impegno forte a favore della propria comunità. ''Vi voglio raccontare la storia di una ragazza che aveva più o meno la vostra età. Si chiamava Chiara C. ed è cresciuta in una frazione che aveva alcuni problemi, come spesso capita anche nelle nostre: un po’ di sporcizia per le strade, non c’era tanto traffico ma le macchine correvano spesso ad alta velocità, non era una brutta comunità ma gli davano tremendamente fastidio le persone indifferenti e quelle che erano spesso pronte a criticare tutti, soprattutto sui social'' ha detto Caldirola. ''Un giorno, mentre camminava per le strade della sua frazione, ha visto un gruppo di bambini giocare in un parco che si trovava davvero in brutte condizioni: alcuni giochi rotti, panchine danneggiate, mozziconi da tutte le parte e borse di plastica piene di rifiuti domestici abbandonati nei pressi dei piccoli cestini pubblici. In quel momento, Chiara ha capito che quella situazione non poteva continuare. Così, invece di arrendersi o pensare che fosse compito di qualcun altro, ha deciso di agire in prima persona. Ha cominciato a raccogliere firme tra i suoi vicini, ha parlato con alcuni negozianti, ha scritto una lettera al sindaco. Non è stato facile: in molti inizialmente non credevano che qualcosa sarebbe cambiato, è stata invitata dalla giunta comunale per esprimere la sua idea… è stato davvero difficile presentarla di fronte agli adulti e anche l’assessore ai lavori pubblici lasciava trasparire qualche pregiudizio, soprattutto rispetto alla sua giovane età. Ma lei non si è mai fermata. Dopo mesi di impegno, Chiara è riuscita a ottenere dall’amministrazione Comunale la conferma di un finanziamento per la riqualificazione del parco. È riuscita a coinvolgere altri giovani e adulti nella pulizia settimanale e nella ristrutturazione dello spazio. Alla fine, il parco è diventato un luogo di ritrovo per tutta la comunità, un posto dove bambini, famiglie e anziani possono trascorrere il tempo insieme, un luogo di socializzazione che permette alle persone di parlarsi e di conoscersi''.
Un esempio che ha fornito l'opportunità a Caldirola per indirizzare un messaggio chiaro ai presenti: ''avete sicuramente un grande potenziale e lo avete dimostrato con questi ottimi risultati, ma nella vita questo non è sufficiente: questi doni devono esprimersi anche con un forte impegno civico nella vostra comunità per diventare uomini e donne felci e realizzati''.
''Spesso - ha concluso - voi giovanissimi sottovalutate la potenza delle vostre azioni e delle vostre parole, Chiara ha capito sin da subito che la responsabilità di rendere migliore la frazione dove viveva era prima di tutto sua, senza scuse, ne ma o però… vi auguro che abbiate il coraggio di far sentire sin da subito le vostre idee, la vostra voce e sappiate portare avanti le giuste battaglie per i vostri ideali''.
Spazio dunque alla consegna dei riconoscimenti alla presenza - oltre che degli amministratori citati - degli assessori Lorenzo Citterio, Gaia Riva, Daniele Viganò, del consigliere di maggioranza Francesco Sironi, e di Cristina Pozzi per il gruppo di minoranza.
Il premio eccellenza, istituito da pochi anni e riservato a chi ha superato la terza media o l'esame di maturità ottenendo la massima votazione è stato assegnato a Elia Fumagalli, Margherita Consonni (scuola media), Maria Mottadelli, Lorenzo Mandelli, Mattia Macheda, Giorgia Cereda, Sofia Brivio, Tommaso Albrigo e Sofia Colombo (scuola superiore).
Ad aggiudicarsi le borse di studio invece - riservate ai ragazzi che hanno frequentato i primi quattro anni della scuola superiore e a chi si è diplomato - Maya Sandrini, Tea Piscitelli, Camilla Sala, Benedetta Sironi, Matilde Grande (scuola media); Mattia Macheda e Giorgia Cereda (scuola superiore).