Nibionno: riaperto il ponte di Gaggio. Si concluderà di notte
Due importanti novità sul fronte lavori pubblici a Nibionno: la sistemazione (parziale) dello smottamento verificatosi in località Mongodio e il ripristino della funzionalità del ponte di Gaggio.
Questa mattina riapre, dopo mesi di lavori, il manufatto a scavalco della SS36. L'intervento di riqualificazione - simile a quello portato avanti qualche mese prima sulla struttura di Bosisio - era cominciato il 5 marzo scorso e si è protratto fino a ieri.
''I lavori avrebbero dovuto essere ultimati entro settembre, però poi è arrivata una nota del Ministero delle Infrastrutture che ha bloccato tutti i lavori ad agosto, per evitare problemi al traffico e alla viabilità durante il periodo di ferie. Dunque non si è potuto procedere per un mese intero'' ha spiegato il sindaco Laura Di Terlizzi. ''La scadenza di settembre è stata così prorogata ad ottobre. Abbiamo poi avuto allerte meteo importanti, a causa delle quali gli interventi si sono dovuti fermare. Oltre a tutto questo, c'è stato qualche altro ritardo dovuto a piccoli inconvenienti e alla burocrazia''.
Circa un anno fa, il sindaco aveva firmato il passaggio di competenza dei ponti di Gaggio e di Tabiago ad Anas: quest'ultima, dopo averli presi in carico, ha deciso di effettuare alcune manutenzioni. I lavori sul primo, affidati alla società Sangalli Spa con sede a Mapello, non sono in realtà del tutto conclusi. ''Mancano i giunti e qualche piccola sistemazione da fare, però sono tutti aspetti che non riguardano il passaggio sul ponte e la veicolazione del traffico. Quindi abbiamo convenuto ieri con i tecnici di Anas e Sangalli Spa di aprire da oggi. Il resto degli interventi verranno ultimati attraverso lavorazioni che comporteranno una chiusura notturna per qualche settimana ancora, ma almeno il ponte può essere riaperto durante la giornata'' ha aggiunto Di Terlizzi, specificando che ''si sta studiando la gestione del traffico per i pedoni, tenendo conto delle normative sulle barriere anticaduta''.
La prima cittadina ha sottolineato che, pur con qualche ritardo, i lavori permetteranno però di beneficiare di una struttura sicura. ''Vorrei esprimere un ringraziamento ad Anas perché non è stato facile arrivare ad ottenere questi lavori. Il percorso è stato lungo: i colloqui e le relazioni intense. Un po' di disagio c'è stato e per questo ci scusiamo con la popolazione: però rispetto al vantaggio della sicurezza di un ponte solido e dalla tenuta certa e duratura nel tempo, penso che tutto si possa dimenticare e guardare con serenità alla realizzazione di quest’opera''.
Un’altra novità riguarda i lavori di Mongodio. Ieri l’amministrazione comunale ha ricevuto la relazione tecnica dalla proprietà coinvolta nello smottamento del terreno verificatosi nelle scorse settimane: l’intervento era stato deciso dal Comune in accordo con il privato che ha provveduto a sistemare l’area scenario di frana con risorse proprie. Da ieri pomeriggio, si è proceduto alla rimozione del semaforo.
Per la zona a valle invece, l’amministrazione comunale ha ricevuto un finanziamento da Regione Lombardia, che ha assegnato 700.000 euro per il primo lotto di lavori di messa in sicurezza della scarpata a margine stradale. Si tratta di un’opera dai costi molto elevati, valutati in oltre un milione e mezzo di euro, per ripristinare il dissesto idrogeologico che si era verificato nel 2023, causando il restringimento della carreggiata che conduce alla frazione. Le piogge di maggio e giugno 2023 avevano causato importanti fenomeni di dilavamento e franamento del terreno e delle piante verso valle, dove scorre il reticolo idrico minore, la roggia di Tabiago. ''É partita la progettazione esecutiva e i tempi tecnici sono molto lunghi, ma intanto la procedura si è avviata'' ha informato il sindaco Laura Di Terlizzi.
Questa mattina riapre, dopo mesi di lavori, il manufatto a scavalco della SS36. L'intervento di riqualificazione - simile a quello portato avanti qualche mese prima sulla struttura di Bosisio - era cominciato il 5 marzo scorso e si è protratto fino a ieri.
''I lavori avrebbero dovuto essere ultimati entro settembre, però poi è arrivata una nota del Ministero delle Infrastrutture che ha bloccato tutti i lavori ad agosto, per evitare problemi al traffico e alla viabilità durante il periodo di ferie. Dunque non si è potuto procedere per un mese intero'' ha spiegato il sindaco Laura Di Terlizzi. ''La scadenza di settembre è stata così prorogata ad ottobre. Abbiamo poi avuto allerte meteo importanti, a causa delle quali gli interventi si sono dovuti fermare. Oltre a tutto questo, c'è stato qualche altro ritardo dovuto a piccoli inconvenienti e alla burocrazia''.
Circa un anno fa, il sindaco aveva firmato il passaggio di competenza dei ponti di Gaggio e di Tabiago ad Anas: quest'ultima, dopo averli presi in carico, ha deciso di effettuare alcune manutenzioni. I lavori sul primo, affidati alla società Sangalli Spa con sede a Mapello, non sono in realtà del tutto conclusi. ''Mancano i giunti e qualche piccola sistemazione da fare, però sono tutti aspetti che non riguardano il passaggio sul ponte e la veicolazione del traffico. Quindi abbiamo convenuto ieri con i tecnici di Anas e Sangalli Spa di aprire da oggi. Il resto degli interventi verranno ultimati attraverso lavorazioni che comporteranno una chiusura notturna per qualche settimana ancora, ma almeno il ponte può essere riaperto durante la giornata'' ha aggiunto Di Terlizzi, specificando che ''si sta studiando la gestione del traffico per i pedoni, tenendo conto delle normative sulle barriere anticaduta''.
La prima cittadina ha sottolineato che, pur con qualche ritardo, i lavori permetteranno però di beneficiare di una struttura sicura. ''Vorrei esprimere un ringraziamento ad Anas perché non è stato facile arrivare ad ottenere questi lavori. Il percorso è stato lungo: i colloqui e le relazioni intense. Un po' di disagio c'è stato e per questo ci scusiamo con la popolazione: però rispetto al vantaggio della sicurezza di un ponte solido e dalla tenuta certa e duratura nel tempo, penso che tutto si possa dimenticare e guardare con serenità alla realizzazione di quest’opera''.
Un’altra novità riguarda i lavori di Mongodio. Ieri l’amministrazione comunale ha ricevuto la relazione tecnica dalla proprietà coinvolta nello smottamento del terreno verificatosi nelle scorse settimane: l’intervento era stato deciso dal Comune in accordo con il privato che ha provveduto a sistemare l’area scenario di frana con risorse proprie. Da ieri pomeriggio, si è proceduto alla rimozione del semaforo.
Per la zona a valle invece, l’amministrazione comunale ha ricevuto un finanziamento da Regione Lombardia, che ha assegnato 700.000 euro per il primo lotto di lavori di messa in sicurezza della scarpata a margine stradale. Si tratta di un’opera dai costi molto elevati, valutati in oltre un milione e mezzo di euro, per ripristinare il dissesto idrogeologico che si era verificato nel 2023, causando il restringimento della carreggiata che conduce alla frazione. Le piogge di maggio e giugno 2023 avevano causato importanti fenomeni di dilavamento e franamento del terreno e delle piante verso valle, dove scorre il reticolo idrico minore, la roggia di Tabiago. ''É partita la progettazione esecutiva e i tempi tecnici sono molto lunghi, ma intanto la procedura si è avviata'' ha informato il sindaco Laura Di Terlizzi.
M.Mau.