Casatenovo: Maria Gaetana Agnesi nel libro di Salomoni
Nuova interessante iniziativa culturale quella proposta negli scorsi giorni dall'Università per Tutte le Età di Casatenovo. Nel tardo pomeriggio di mercoledì 18 dicembre la sala consiliare del Comune ha infatti ospitato il dottor Massimo Salomoni, autore di un libro dedicato a Maria Gaetana Agnesi. Un nome ricorrente, quest'ultimo, per la comunità: basti pensare che la scuola media di Via San Giacomo (recentemente al centro delle cronache per il cedimento avvenuto a inizio settembre ndr) facente parte locale Istituto Comprensivo, è intitolata alla matematica, filosofa, teologa e filantropa italiana, la cui famiglia era proprietaria di una villa a Montevecchia.
Ed è proprio il suo approdo nella suggestiva dimora sul ''colle'' per motivi professionali, che ha spinto l'ospite ad approfondire la conoscenza di una figura di rilievo, vissuta nel 1700 e fra le prime e più importanti donne dedicatesi alla matematica con risultati di prestigio.
''Io faccio il pubblicitario e con altri colleghi, qualche anno fa, mi sono trovato all'interno dell'ex villa della famiglia Agnesi per girare uno spot'' ha detto Salomoni, rimasto letteralmente affascinato da quegli ambienti. Tra affreschi, libri antichi e una piccola chiesa, l'autore ha iniziato ad avvertire in quell'ambiente un'atmosfera tutta particolare che lo ha spinto a capire qualcosa di più sulla vita di quella donna definita ''straordinaria''. Ricerche che lo hanno portato a pubblicare il libro ''Maria Gaetana Agnesi. L'avversiera''.
Del resto a nove anni soltanto, la matematica conosceva già sette lingue; mentre all'apparenza giocava con le bambole, apprendeva il latino che una professionista insegnava al fratello nel corso di alcune lezioni a domicilio.
''A diciannove anni aveva già scritto due libri, ma il periodo più interessante della sua carriera arrivò dopo'' ha aggiunto il dottor Salomoni riferendosi a ''Instituzioni analitiche ad uso della gioventù italiana''. Ordinata e precisa - amava avere tutto sotto controllo - alla morte del padre Maria Gaetana Agnesi abbandonò tutto per fondare un ospizio per donne malate.
''Le sue capacità la portarono a gestire il Pio Albergo Trivulzio. Fu la prima donna ad assumere quel ruolo'' ha concluso l'ospite che, alla presenza di una trentina di persone ha poi raccontato qualcosa in più sulla sua opera letteraria. ''L'avversiaera'' non è infatti l'ennesima biografia dedicata alla matematica milanese, bensì un volume di narrativa nel quale la storia della matematica si intreccia con quella di un'altra figura di spicco, vicina in egual modo al nostro territorio: Giuseppe Parini. ''Sono morti lo stesso anno, entrambi in qualche modo legati alla nostra Brianza'' ha detto Salomoni, ricordando appunto l'origine del poeta, nato a Bosisio, sul lago di Pusiano ma poi approdato a Milano per motivi di studio, sostenuto da una zia, e consacratosi a Dio.
''Entrambi erano membri dell'Accademia dei Trasformati: farli incontrare per me è stato un espediente letterario, ma credo che questa circostanza sia molto vicina alla realtà'' ha proseguito l'autore spiegando di aver immaginato un invito al Parini da parte dell'Agnesi, nella sua casa di Montevecchia, per dare il via ad un libro da scrivere a quattro mani. Due figure all'apparenza distanti, ma in fin dei conti simili a detta di Salomoni.
''Nel libro inserisco un'altra serie di personaggi come Mozart, Cecilia Zen Tron e Cagliostro. E poi i profumi di Montevecchia, come il rosmarino. Sono fatti documentati, ma proposti secondo uno stile narrativo''.
Un enorme lavoro di ricerca quello condotto dal dottor Massimo Salomoni che ha certamente incuriosito il pubblico accorso l'altro pomeriggio in sala consiliare a Casatenovo. Presente, oltre all'assessore alla cultura Gaia Riva, anche il neo dirigente scolastico dell'IC di Casatenovo Simonetta Baldari, accompagnata dai colleghi Elisa Galbusera e Luigi Capraro.
Una bella opportunità dunque (per chi ha saputo coglierla), offerta dall'UTE, per l'occasione rappresentata dal vice presidente Giovanni Cogliati a cui, dopo le dimissioni di Samuele Baio toccherà portare avanti temporaneamente l'attività del sodalizio.
Ed è proprio il suo approdo nella suggestiva dimora sul ''colle'' per motivi professionali, che ha spinto l'ospite ad approfondire la conoscenza di una figura di rilievo, vissuta nel 1700 e fra le prime e più importanti donne dedicatesi alla matematica con risultati di prestigio.
''Io faccio il pubblicitario e con altri colleghi, qualche anno fa, mi sono trovato all'interno dell'ex villa della famiglia Agnesi per girare uno spot'' ha detto Salomoni, rimasto letteralmente affascinato da quegli ambienti. Tra affreschi, libri antichi e una piccola chiesa, l'autore ha iniziato ad avvertire in quell'ambiente un'atmosfera tutta particolare che lo ha spinto a capire qualcosa di più sulla vita di quella donna definita ''straordinaria''. Ricerche che lo hanno portato a pubblicare il libro ''Maria Gaetana Agnesi. L'avversiera''.
Del resto a nove anni soltanto, la matematica conosceva già sette lingue; mentre all'apparenza giocava con le bambole, apprendeva il latino che una professionista insegnava al fratello nel corso di alcune lezioni a domicilio.
''A diciannove anni aveva già scritto due libri, ma il periodo più interessante della sua carriera arrivò dopo'' ha aggiunto il dottor Salomoni riferendosi a ''Instituzioni analitiche ad uso della gioventù italiana''. Ordinata e precisa - amava avere tutto sotto controllo - alla morte del padre Maria Gaetana Agnesi abbandonò tutto per fondare un ospizio per donne malate.
''Le sue capacità la portarono a gestire il Pio Albergo Trivulzio. Fu la prima donna ad assumere quel ruolo'' ha concluso l'ospite che, alla presenza di una trentina di persone ha poi raccontato qualcosa in più sulla sua opera letteraria. ''L'avversiaera'' non è infatti l'ennesima biografia dedicata alla matematica milanese, bensì un volume di narrativa nel quale la storia della matematica si intreccia con quella di un'altra figura di spicco, vicina in egual modo al nostro territorio: Giuseppe Parini. ''Sono morti lo stesso anno, entrambi in qualche modo legati alla nostra Brianza'' ha detto Salomoni, ricordando appunto l'origine del poeta, nato a Bosisio, sul lago di Pusiano ma poi approdato a Milano per motivi di studio, sostenuto da una zia, e consacratosi a Dio.
''Entrambi erano membri dell'Accademia dei Trasformati: farli incontrare per me è stato un espediente letterario, ma credo che questa circostanza sia molto vicina alla realtà'' ha proseguito l'autore spiegando di aver immaginato un invito al Parini da parte dell'Agnesi, nella sua casa di Montevecchia, per dare il via ad un libro da scrivere a quattro mani. Due figure all'apparenza distanti, ma in fin dei conti simili a detta di Salomoni.
''Nel libro inserisco un'altra serie di personaggi come Mozart, Cecilia Zen Tron e Cagliostro. E poi i profumi di Montevecchia, come il rosmarino. Sono fatti documentati, ma proposti secondo uno stile narrativo''.
Un enorme lavoro di ricerca quello condotto dal dottor Massimo Salomoni che ha certamente incuriosito il pubblico accorso l'altro pomeriggio in sala consiliare a Casatenovo. Presente, oltre all'assessore alla cultura Gaia Riva, anche il neo dirigente scolastico dell'IC di Casatenovo Simonetta Baldari, accompagnata dai colleghi Elisa Galbusera e Luigi Capraro.
Una bella opportunità dunque (per chi ha saputo coglierla), offerta dall'UTE, per l'occasione rappresentata dal vice presidente Giovanni Cogliati a cui, dopo le dimissioni di Samuele Baio toccherà portare avanti temporaneamente l'attività del sodalizio.
G.C.