Monticello: il calendario 2025 dedicato a Bocconi, legato a Rinascente e Università. Venne eletto sindaco 130 anni fa

Nel 1895 Luigi Bocconi venne eletto sindaco di Monticello, incarico che portò avanti per un lustro, fino al 1899. A distanza di 130 anni da questa importante pagina di storia del paese, l'amministrazione comunale ha deciso di dedicare il calendario ecologico in distribuzione proprio in questi giorni, al benefattore di origine milanese, esponente della famiglia legata a doppio filo all'omonima e prestigiosa università del capoluogo lombardo e a La Rinascente, fra i più celebri grandi magazzini del nostro stivale.
Una dinastia vissuta in paese dove ha lasciato una traccia più che tangibile del proprio passaggio.
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Basti pensare all'omonima villa, da decenni ormai sede della casa di riposo e già nobilitata dalla presenza del letterato francese Stendhal che fra l'altro nel suo "Voyage dans la Brianza", in appendice al "Voyage d'Italie" (1818) scrisse: "Monticello: ammirevole panorama... Non ho mai visto niente di simile; all'orizzonte si scorge il duomo di Milano e sullo sfondo una linea azzurra disegnata dalle montagne di Parma e di Bologna".
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Luigi Bocconi restò legato a Monticello fino alla sua morte, avvenuta il 7 marzo 1900; non a caso nell'androne del municipio è conservato un busto in marmo a ricordo dell'impegno politico-amministrativo profuso per la piccola comunità brianzola. Sua moglie Teresa inoltre, fu promotrice della scuola materna di Via Sirtori, ancora oggi intitolata alla memoria dei due coniugi-benefattori.
La Rinascente è invece legata soprattutto al fratello Ferdinando, dal momento che Luigi decise di dedicarsi all'impegno civico: non soltanto a Monticello ma anche a Milano, come consigliere comunale e della Camera di Commercio.
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Con la morte del già primo cittadino, il congiunto entrò in possesso per i due terzi della villa monticellese, insieme alla cognata Teresa Rossi. La proprietà passò poi di mano alla famiglia dell'ingegner Alessandro Taccani nel 1939 che negli anni successivi la cedetta ad Amelia Guerra. L'Onpi (opera nazionale pensionati d'Italia) ne entrò in possesso nel 1952, facendone una casa di riposo. Nel 1979 il compendio passò a Regione Lombardia, proprietaria fino al 1998 quando villa e pertinenze furono cedute al Comune di Monticello.
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C'è un altro immobile monticellese legato a doppio filo alla celebre famiglia milanese: Cascina Teresa, il complesso rurale situato in Via Montegrappa, nei pressi di Villa Greppi. Un insediamento privato di grandi dimensioni, costruito probabilmente agli inizi dell'Ottocento e che negli anni successivi passò nelle mani della famiglia Calderara, già proprietaria anche della villa che ospita la casa di riposo. Alla morte del conte Carlo, tutto - come già detto sopra - finì nelle disponibilità dell'ospedale Maggiore di Milano, e nel 1873 ai Balestrini di Cortenuova (famiglia di cui faceva parte anche il pittore Carlo).
Solo dieci anni più tardi la cascina - allora conosciuta come Fabbrica - entrò a far parte del patrimonio della famiglia Bocconi che nel 1888, 130 anni fa esatti, fu intitolata dal consiglio comunale di Monticello (seduta del 24 giugno) a Teresa Rossi, moglie di Luigi. Alla morte di quest'ultimo l'immobile nel 1903 divenne di proprietà del fratello Ferdinando, poi dei suoi figli (fra cui Luigi, al quale è intitolata la prestigiosa università milanese ndr), per essere infine acquistata nel 1939 dalla famiglia Cesati e infine dai Vismara.
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Una storia non particolarmente conosciuta (che era stata sviscerata ormai una quindicina di anni fa nel libro dedicato al paese e voluto dall'allora sindaco Mario Villa ndr), ma davvero curiosa e affascinante, che oggi il Comune ha voluto racchiudere nel calendario ecologico 2025, distribuito in questi giorni dai volontari dell'AVAM, che si occupano della gestione del centro di raccolta ubicato (neanche a farlo apposta) in Via Bocconi.
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''Luigi Bocconi non era originario del nostro paese, eppure ha dato tanto a Monticello: ne è stato sindaco e filantropo, lasciandoci in eredità parte del suo patrimonio immobiliare, fama e soprattutto valori'' ha detto il sindaco Alessandra Hofmann, ringraziando l'assessore Marco Pirovano che si è occupato del progetto grafico e dei contenuti insieme ai volontari Carlo Monguzzi, Fabiano Pozzi e Alessandro Origgi. Un pensiero la prima cittadina lo ha rivolto anche all'editore Bellavite che ha stampato il calendario secondo la propria filosofia ''greenprinting'', a zero emissioni.
Questa peraltro è solo la prima di una serie di iniziative che il Comune di Monticello intende portare avanti nel 2025 in ricordo dell'illustre concittadino.
Chi non avesse ricevuto il calendario ecologico - che contiene preziose informazioni sulla raccolta differenziata e sullo smaltimento dei rifiuti porta a porta, messe nero su bianco in collaborazione con Silea- può recarsi in area raccolta negli orari di apertura.


Per visualizzare il calendario in versione integrale clicca QUI
G.C.
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