Casatenovo: un concerto per l'inizio d'anno in Auditorium
Il nuovo anno a Casatenovo si è aperto con l’ormai consueto concerto, giunto alla quarta edizione, che ha avuto luogo nel salone dell’Auditorium in Via Parini il 2 gennaio con l’Orchestra dei Colli Morenici guidati dalla sapienza e dall’esperienza del Direttore Massimo Mazza.Il Maestro, diplomato presso il Conservatorio Verdi di Milano, ha calcato diversi palchi internazionali, ed è stato insegnante presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano oltre che direttore della Civica Scuola di Musica di Casatenovo.
L’Orchestra è nata nel 2006 su iniziativa di alcuni musicisti mantovani che hanno avuto il desiderio di valorizzare il proprio territorio dal punto di vista artistico e musicale.
Un grazie speciale è stato inoltre rivolto al Maestro Mazza per la generosità con cui ha accettato ancora di dirigere l’orchestra. “La presenza al concerto aumenta di anno in anno, è evidente perciò che oltre a essere un evento culturale è diventato un piacevole evento sociale perché ascoltare musica dal vivo è coinvolgente e ascoltare della buona musica insieme crea condivisione di sentimenti ed emozioni che si provano: crea comunità. Credo di interpretare il sentire di voi tutti se questo nostro sentirci comunità, questo scambiarci gli auguri lo dedichiamo alla pace” ha continuato la presidente della Pro Loco ricordando il discorso di fine anno del Presidente Sergio Mattarella che ha affermato che la pace grida la sua urgenza.
“Allora facciamo di questo concerto il nostro grido per la pace” ha concluso Rosa Adele Galbiati, lasciando la parola all’assessore alla Cultura Gaia Riva che ha condiviso lo stesso pensiero, ricordando come la musica crei una forte coesione sociale: l’orchestra stessa infatti è come una piccola società nella quale si deve trovare la giusta armonia. “Quale miglior modo allora per iniziare l’anno e scambiarci gli auguri, sostenendo i musicisti e i direttori d’orchestra in questo tentativo di costruire insieme la pace perché la musica è un linguaggio universale, che non ha barriere né confini” come ha affermato l’assessore Riva, ribadendo il sostegno che l’amministrazione comunale - di cui erano presenti tra il pubblico il sindaco, il vicesindaco e alcuni consiglieri - ci tiene a dare a iniziative come questa.Il concerto ha avuto inizio con una prima parte più lirica nella quale sono state suonate “La Cenerentola” di Rossini e due opere di Puccini di cui nel 2024 si è celebrato il centenario della morte: per omaggiare quest’ultimo, due arie pucciniane sono state cantate da una giovane soprano Chiara Brambilla, la cui presenza al concerto è una novità di quest’anno.Nella seconda parte della serata invece il Maestro Mazza ha presentato musiche più danzanti, diversi Valzer e una Polka che riproduce un temporale, dove a predominare sono stati i timpani. In particolare il pubblico ha potuto godere della straordinaria musica del Nabucco di Verdi, il valzer “Les patineurs” di Waldteufel, due valzer e una polka di Strauss e infine la marcia di Radetzky del padre di Strauss, che ha coinvolto gli ascoltatori presenti in sala con il battito della mani a ritmo di musica, guidato dal Maestro.Al termine della serata, tutto il pubblico presente si è detto entusiasta della musica ascoltata e della serata che è stata davvero occasione per apprezzare la musica orchestrale dal vivo, per riappropriarsi di un modo di stare insieme bello e coinvolgente, per sperimentare quanto è stato ricordato sopra, ovvero come sia difficile ma straordinariamente prezioso costruire luoghi, come lo è l’orchestra e come lo è stato il concerto, di pace, armonia e condivisione in questi tempi funestati da continue guerre.Allora l’appuntamento è per l’anno prossimo, con la speranza, visto che siamo all’inizio dell’anno giubilare, che il 2025 sia un anno in cui ognuno sempre di più si impegni a realizzare opere belle come la musica ascoltata l’altra sera perché, come dice Dostoevskij, “la bellezza salverà il mondo”.
L’Orchestra è nata nel 2006 su iniziativa di alcuni musicisti mantovani che hanno avuto il desiderio di valorizzare il proprio territorio dal punto di vista artistico e musicale.
Hanno collaborato con numerosi cantanti importanti tra cui Katia Ricciarelli, Edda Moser e Renato Bruson, esibendosi in diversi teatri italiani a Milano, Monza, Mantova, Cremona, Brescia, Vicenza, Piacenza.La serata è stata organizzata dalla collaborazione tra la Pro Loco di Casatenovo e il consiglio comunale, con il sostegno di due sponsor - Riva Assicurazioni e Pucci Gomme - che sono stati ringraziati dalla presidente della Pro Loco, Rosa Adele Galbiati nel discorso di apertura nel quale ha ricordato il prezioso contributo dell’Auditorium nella persona di Massimo Locati e dei volontari per l’ospitalità e la disponibilità, così come il ringraziamento è andato al tecnico del suono e delle luci Daniele Cappellini, agli amici della AFBC che curano il servizio fotografico e alla floricultura Colombo che si è occupata di allestire il palco.
Un grazie speciale è stato inoltre rivolto al Maestro Mazza per la generosità con cui ha accettato ancora di dirigere l’orchestra. “La presenza al concerto aumenta di anno in anno, è evidente perciò che oltre a essere un evento culturale è diventato un piacevole evento sociale perché ascoltare musica dal vivo è coinvolgente e ascoltare della buona musica insieme crea condivisione di sentimenti ed emozioni che si provano: crea comunità. Credo di interpretare il sentire di voi tutti se questo nostro sentirci comunità, questo scambiarci gli auguri lo dedichiamo alla pace” ha continuato la presidente della Pro Loco ricordando il discorso di fine anno del Presidente Sergio Mattarella che ha affermato che la pace grida la sua urgenza.
“Allora facciamo di questo concerto il nostro grido per la pace” ha concluso Rosa Adele Galbiati, lasciando la parola all’assessore alla Cultura Gaia Riva che ha condiviso lo stesso pensiero, ricordando come la musica crei una forte coesione sociale: l’orchestra stessa infatti è come una piccola società nella quale si deve trovare la giusta armonia. “Quale miglior modo allora per iniziare l’anno e scambiarci gli auguri, sostenendo i musicisti e i direttori d’orchestra in questo tentativo di costruire insieme la pace perché la musica è un linguaggio universale, che non ha barriere né confini” come ha affermato l’assessore Riva, ribadendo il sostegno che l’amministrazione comunale - di cui erano presenti tra il pubblico il sindaco, il vicesindaco e alcuni consiglieri - ci tiene a dare a iniziative come questa.Il concerto ha avuto inizio con una prima parte più lirica nella quale sono state suonate “La Cenerentola” di Rossini e due opere di Puccini di cui nel 2024 si è celebrato il centenario della morte: per omaggiare quest’ultimo, due arie pucciniane sono state cantate da una giovane soprano Chiara Brambilla, la cui presenza al concerto è una novità di quest’anno.Nella seconda parte della serata invece il Maestro Mazza ha presentato musiche più danzanti, diversi Valzer e una Polka che riproduce un temporale, dove a predominare sono stati i timpani. In particolare il pubblico ha potuto godere della straordinaria musica del Nabucco di Verdi, il valzer “Les patineurs” di Waldteufel, due valzer e una polka di Strauss e infine la marcia di Radetzky del padre di Strauss, che ha coinvolto gli ascoltatori presenti in sala con il battito della mani a ritmo di musica, guidato dal Maestro.Al termine della serata, tutto il pubblico presente si è detto entusiasta della musica ascoltata e della serata che è stata davvero occasione per apprezzare la musica orchestrale dal vivo, per riappropriarsi di un modo di stare insieme bello e coinvolgente, per sperimentare quanto è stato ricordato sopra, ovvero come sia difficile ma straordinariamente prezioso costruire luoghi, come lo è l’orchestra e come lo è stato il concerto, di pace, armonia e condivisione in questi tempi funestati da continue guerre.Allora l’appuntamento è per l’anno prossimo, con la speranza, visto che siamo all’inizio dell’anno giubilare, che il 2025 sia un anno in cui ognuno sempre di più si impegni a realizzare opere belle come la musica ascoltata l’altra sera perché, come dice Dostoevskij, “la bellezza salverà il mondo”.
Carolina Ferrario