Valaperta: una targa al volontario Berto Fumagalli, che si è preso cura del cippo alla memoria dei quattro partigiani uccisi
Nell'ottantesimo anniversario dell'Eccidio di Valaperta, in tanti si sono riuniti nella chiesa parrocchiale dedicata a San Carlo per ricordare Natale Beretta, Nazzaro Vitali, Mario Villa e Gabriele Colombo, fucilati dai nazifascisti il 3 gennaio 1945.
Venerdì sera la cerimonia ha preso il via come da tradizione alle ore 20.15, proprio nella località casatese che pochi istanti prima dell'assassinio dei partigiani, fu depredata e incendiata dalle Brigate Nere di stanza a Missaglia.
Una messa officiata per la prima volta dal parroco don Massimo Santambrogio, insediatosi a Casatenovo lo scorso settembre, ha introdotto la manifestazione, allietata dai canti del coro e conclusa con il richiamo ad una lettera del partigiano originario di Bellagio, Teresio Olivelli, di cui ha dato lettura l'assessore alla cultura Gaia Riva.
Alessandro Capuzzo, quindicenne missagliese, ha invece condiviso una riflessione rivolta in particolare ai giovani, affinchè la breve esistenza, ma soprattutto la condotta dei quattro partigiani ricordati ieri sera, possa fungere da esempio di coraggio e di responsabilità.
La serata è proseguita con il corteo snodatosi per qualche centinaio di metri lungo Via Dante e Via della Resistenza, sino al monumento che ricorda i quattro giovani, alla presenza degli esponenti di Anpi ed Alpini, ma anche dei sindaci e assessori di alcuni comuni del territorio, tra cui - oltre a Casatenovo - Arcore, Bellano, Biassono, Lomagna, Missaglia e Usmate Velate.
Non potevano mancare, come di consueto, il senatore Tino Magni, il consigliere regionale Gian Mario Fragomeli, oltre agli agenti di Polizia locale, i volontari di Protezione civile, i Carabinieri della stazione di Casatenovo, i rappresentanti di associazioni e sindacati, e tanti cittadini.
Dopo la deposizione al cippo delle corone di alloro da parte delle penne nere, è stato il primo cittadino di Casatenovo Filippo Galbiati a prendere la parola, ringraziando e salutando innanzitutto i presenti.
Nel ricordare l'importanza di proseguire nel ricordo dei drammatici fatti di ottant'anni fa, in contrasto ad ogni forma di sopruso, prevaricazione e violenza - come ricordato da don Massimo nel corso della propria omelia - il primo cittadino ha ceduto la parola al consigliere e capogruppo di maggioranza Francesco Sironi.
Quest'ultimo ha dato lettura della mozione - approvata all'unanimità lo scorso 30 dicembre - che impegna il consiglio comunale casatese a ripudiare ogni forma di fascismo, dandosi da fare nella promozione di iniziative che valorizzino la Costituzione, sensibilizzando soprattutto le scuole, in vista dell'ottantesimo anniversario della Liberazione che ricorrerà il prossimo 25 Aprile.
Edoardo Vertemati di Anpi nel proprio intervento ha esortato a fare memoria dei tragici fatti di Valaperta, affinchè possano contrastare eventuali derive autoritarie. ''Ognuno nel proprio piccolo deve impegnarsi in difesa della libertà, seguendo l'esempio di questi quattro partigiani che ci hanno messi nelle condizioni di gridare che il fascismo è un crimine'' ha detto l'esponente dell'associazione nazionale partigiani.
A chiudere la manifestazione, nel consueto freddo pungente, l'omaggio ad Alberto Fumagalli (per tutti Berto) che negli scorsi mesi ha rimesso a nuovo il monumento dedicato all'Eccidio ubicato in territorio di Lomagna, tinteggiando il muro e provvedendo ad un'opera di pulizia generale.
Insieme agli amici Agostino e Pietro, il volontario casatese ha poi tagliato rami e tronchi pericolanti e piantumato alcuni cipressi, valorizzando così un luogo che gli è particolarmente caro.
Non a caso i comuni di Casatenovo e Lomagna hanno voluto installare sul cancelletto del monumento una targa - scoperta dal sindaco di Lomagna Cristina Citterio e da Enea, neo sindaco dei ragazzi - quale ringraziamento a Berto, nel ricordo di suo padre Giovanni, convinto antifascista, che ha ispirato questo suo servizio offerto alla comunità.
''La libertà ci è costata cara, ma a volte ce ne dimentichiamo'' ha detto il volontario casatese, fra gli applausi. ''Viva l'Italia antifascista''.
Alle note di ''oh bella ciao'' diffuse sul finire della commemorazione al cippo, ha fatto seguito un piccolo rinfresco presso l'oratorio di Valaperta, mentre le restanti iniziative nel ricordo dell'ottantesimo anniversario dell'eccidio partigiano, si svolgeranno il prossimo 10 e 12 gennaio a Bellano, comune di residenza di una delle vittime, Nazzaro Vitali.
Venerdì sera la cerimonia ha preso il via come da tradizione alle ore 20.15, proprio nella località casatese che pochi istanti prima dell'assassinio dei partigiani, fu depredata e incendiata dalle Brigate Nere di stanza a Missaglia.
Una messa officiata per la prima volta dal parroco don Massimo Santambrogio, insediatosi a Casatenovo lo scorso settembre, ha introdotto la manifestazione, allietata dai canti del coro e conclusa con il richiamo ad una lettera del partigiano originario di Bellagio, Teresio Olivelli, di cui ha dato lettura l'assessore alla cultura Gaia Riva.
Alessandro Capuzzo, quindicenne missagliese, ha invece condiviso una riflessione rivolta in particolare ai giovani, affinchè la breve esistenza, ma soprattutto la condotta dei quattro partigiani ricordati ieri sera, possa fungere da esempio di coraggio e di responsabilità.
La serata è proseguita con il corteo snodatosi per qualche centinaio di metri lungo Via Dante e Via della Resistenza, sino al monumento che ricorda i quattro giovani, alla presenza degli esponenti di Anpi ed Alpini, ma anche dei sindaci e assessori di alcuni comuni del territorio, tra cui - oltre a Casatenovo - Arcore, Bellano, Biassono, Lomagna, Missaglia e Usmate Velate.
Non potevano mancare, come di consueto, il senatore Tino Magni, il consigliere regionale Gian Mario Fragomeli, oltre agli agenti di Polizia locale, i volontari di Protezione civile, i Carabinieri della stazione di Casatenovo, i rappresentanti di associazioni e sindacati, e tanti cittadini.
Dopo la deposizione al cippo delle corone di alloro da parte delle penne nere, è stato il primo cittadino di Casatenovo Filippo Galbiati a prendere la parola, ringraziando e salutando innanzitutto i presenti.
Nel ricordare l'importanza di proseguire nel ricordo dei drammatici fatti di ottant'anni fa, in contrasto ad ogni forma di sopruso, prevaricazione e violenza - come ricordato da don Massimo nel corso della propria omelia - il primo cittadino ha ceduto la parola al consigliere e capogruppo di maggioranza Francesco Sironi.
Quest'ultimo ha dato lettura della mozione - approvata all'unanimità lo scorso 30 dicembre - che impegna il consiglio comunale casatese a ripudiare ogni forma di fascismo, dandosi da fare nella promozione di iniziative che valorizzino la Costituzione, sensibilizzando soprattutto le scuole, in vista dell'ottantesimo anniversario della Liberazione che ricorrerà il prossimo 25 Aprile.
Edoardo Vertemati di Anpi nel proprio intervento ha esortato a fare memoria dei tragici fatti di Valaperta, affinchè possano contrastare eventuali derive autoritarie. ''Ognuno nel proprio piccolo deve impegnarsi in difesa della libertà, seguendo l'esempio di questi quattro partigiani che ci hanno messi nelle condizioni di gridare che il fascismo è un crimine'' ha detto l'esponente dell'associazione nazionale partigiani.
A chiudere la manifestazione, nel consueto freddo pungente, l'omaggio ad Alberto Fumagalli (per tutti Berto) che negli scorsi mesi ha rimesso a nuovo il monumento dedicato all'Eccidio ubicato in territorio di Lomagna, tinteggiando il muro e provvedendo ad un'opera di pulizia generale.
Insieme agli amici Agostino e Pietro, il volontario casatese ha poi tagliato rami e tronchi pericolanti e piantumato alcuni cipressi, valorizzando così un luogo che gli è particolarmente caro.
Non a caso i comuni di Casatenovo e Lomagna hanno voluto installare sul cancelletto del monumento una targa - scoperta dal sindaco di Lomagna Cristina Citterio e da Enea, neo sindaco dei ragazzi - quale ringraziamento a Berto, nel ricordo di suo padre Giovanni, convinto antifascista, che ha ispirato questo suo servizio offerto alla comunità.
''La libertà ci è costata cara, ma a volte ce ne dimentichiamo'' ha detto il volontario casatese, fra gli applausi. ''Viva l'Italia antifascista''.
Alle note di ''oh bella ciao'' diffuse sul finire della commemorazione al cippo, ha fatto seguito un piccolo rinfresco presso l'oratorio di Valaperta, mentre le restanti iniziative nel ricordo dell'ottantesimo anniversario dell'eccidio partigiano, si svolgeranno il prossimo 10 e 12 gennaio a Bellano, comune di residenza di una delle vittime, Nazzaro Vitali.
G.C.