Valaperta, Epifania: messa solenne con i Re Magi e i figuranti
Anche quest'anno nel giorno dell'Epifania, a Valaperta di Casatenovo un colorato gruppo di pastori, zampognari, contadini e Re Magi ha varcato l'ingresso della chiesa intitolata a San Carlo, offrendo i doni davanti all’altare.
A differenza degli anni scorsi però, il corteo non ha potuto percorrere Via Adda e Via Dante: a causa del maltempo infatti, i figuranti hanno dato il via al proprio percorso dal sagrato della parrocchiale, tra gli sguardi stupiti e contenti di nonni, nipotini e affezionati a questa tradizione ormai profondamenta radicata nella comunità di Valaperta.
Intorno alle ore 10 di lunedì 6 gennaio, diversi cittadini di tutte le età si sono incamminati sulle note dei canti natalizi suonati dagli zampognari, tutti opportunamente travestiti da personaggi del presepe, portando doni e offerte fino all’altare, dove don Alessandro Suma e il diacono Gabriele Scarioli hanno celebrato la messa.
Dopo aver ricevuto le offerte e sistemato pastori e pastorelle sulle panche a loro dedicate, è iniziata la speciale liturgia dedicata all’Epifania.
Dando l'annuncio ufficiale del giorno della Pasqua 2025, che ricorrerà il 20 aprile, don Alessandro ha tracciato un collegamento tra le due festività a partire da una riflessione sul tema dell’offerta. ''Ricordiamoci che è stato proprio il Signore a donarci la vita: il nostro gesto di offerta deve essere quello di riconoscere il valore del dono e di regalarlo a nostra volta, mettendoci a disposizione. Dobbiamo essere disponibili a lasciarci guidare dalla luce di Dio, a seguire la sua stella, come i Re Magi''.
''Il loro viaggio deve essere simbolico, un esempio per ciascuno di noi. La meta non è arrivare alla fine del viaggio, non è geografia: è intendere il significato profondo del proprio pellegrinaggio, scoprire ciò che muove e indirizza i nostri passi, questo è il viaggio dei Re Magi''.
''In questi giorni difficile è una grazia e una benedizione rendersi conto del valore della propria esistenza: siamo creature, a noi la vita viene donata ed è nostro compito ricordare e onorare questo fatto, lasciandosi toccare nel cuore dal Signore senza farsi abbattere dalle circostanze negative, fiduciosi che Dio saprà guidarci su un sentiero giusto'' ha aggiunto il sacerdote.
E dopo la celebrazione eucaristica, accompagnata dal coro e dall’organista, tutta la comunità si è recata in oratorio per festeggiare con una fetta di panettone l’ultima festività di questo lungo periodo preceduto dal Natale, prima di prepararsi per la tombolata delle ore 16.
Una tradizione antica, sentita e tramandata di anno in anno che non si è consumata nel tempo, ma che si rinsalda continuamente negli occhi dei più piccoli e nelle panche quasi completamente riempite della chiesa: un’Epifania attesa che anche quest’anno ha visto tutta la comunità partecipare a un evento con calore, solidarietà e soddisfazione.
Contributo fotografico a cura del Gruppo AFCB
A differenza degli anni scorsi però, il corteo non ha potuto percorrere Via Adda e Via Dante: a causa del maltempo infatti, i figuranti hanno dato il via al proprio percorso dal sagrato della parrocchiale, tra gli sguardi stupiti e contenti di nonni, nipotini e affezionati a questa tradizione ormai profondamenta radicata nella comunità di Valaperta.
Intorno alle ore 10 di lunedì 6 gennaio, diversi cittadini di tutte le età si sono incamminati sulle note dei canti natalizi suonati dagli zampognari, tutti opportunamente travestiti da personaggi del presepe, portando doni e offerte fino all’altare, dove don Alessandro Suma e il diacono Gabriele Scarioli hanno celebrato la messa.
Dopo aver ricevuto le offerte e sistemato pastori e pastorelle sulle panche a loro dedicate, è iniziata la speciale liturgia dedicata all’Epifania.
Dando l'annuncio ufficiale del giorno della Pasqua 2025, che ricorrerà il 20 aprile, don Alessandro ha tracciato un collegamento tra le due festività a partire da una riflessione sul tema dell’offerta. ''Ricordiamoci che è stato proprio il Signore a donarci la vita: il nostro gesto di offerta deve essere quello di riconoscere il valore del dono e di regalarlo a nostra volta, mettendoci a disposizione. Dobbiamo essere disponibili a lasciarci guidare dalla luce di Dio, a seguire la sua stella, come i Re Magi''.
''Il loro viaggio deve essere simbolico, un esempio per ciascuno di noi. La meta non è arrivare alla fine del viaggio, non è geografia: è intendere il significato profondo del proprio pellegrinaggio, scoprire ciò che muove e indirizza i nostri passi, questo è il viaggio dei Re Magi''.
''In questi giorni difficile è una grazia e una benedizione rendersi conto del valore della propria esistenza: siamo creature, a noi la vita viene donata ed è nostro compito ricordare e onorare questo fatto, lasciandosi toccare nel cuore dal Signore senza farsi abbattere dalle circostanze negative, fiduciosi che Dio saprà guidarci su un sentiero giusto'' ha aggiunto il sacerdote.
E dopo la celebrazione eucaristica, accompagnata dal coro e dall’organista, tutta la comunità si è recata in oratorio per festeggiare con una fetta di panettone l’ultima festività di questo lungo periodo preceduto dal Natale, prima di prepararsi per la tombolata delle ore 16.
Una tradizione antica, sentita e tramandata di anno in anno che non si è consumata nel tempo, ma che si rinsalda continuamente negli occhi dei più piccoli e nelle panche quasi completamente riempite della chiesa: un’Epifania attesa che anche quest’anno ha visto tutta la comunità partecipare a un evento con calore, solidarietà e soddisfazione.
Contributo fotografico a cura del Gruppo AFCB
L.F.