Oggiono: la Caritas traccia un bilancio del 2024. ''Il territorio si conferma in difficoltà''

La Caritas di Oggiono ha tracciato il bilancio dell’anno appena trascorso, evidenziando un aumento delle richieste di aiuto e un impegno crescente necessario per sostenere le famiglie in difficoltà attraverso i servizi offerti dal Centro di Ascolto e dall'Emporio solidale di Molteno.
I dati raccolti mostrano una fotografia precisa della situazione sociale del territorio, evidenziando purtroppo un incremento delle persone che si rivolgono all’ente oggionese per ricevere supporto materiale e morale. 
Secondo i responsabili della struttura moltenese, Gianni Fumagalli e Daniele Maggi, nel 2024 sono stati raccolti e distribuiti generi di prima necessità per un totale di 87.229 unità. Le donazioni provengono principalmente da privati e parrocchie e scuole tramite collette alimentari (49%), seguite dalle forniture dall’agenzia Europea Agea (33%) e dalle donazioni della Caritas Ambrosiana (18%).
"Il supporto della comunità è fondamentale per garantire continuità ai nostri servizi" ha sottolineato Maggi. "Ogni mese, l’Emporio fornisce generi alimentari, vestiti e farmaci a numerose famiglie del territorio, rispondendo a bisogni concreti''. 
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La sede del Centro di Ascolto a Oggiono

Uno dei servizi cardine dell’organizzazione è il Centro di Ascolto, coordinato da Carla Perego, che si presenta quale primo punto di riferimento per le persone in difficoltà. Nel corso del 2024, la struttura ha registrato 4.739 utenti, con 4.564 persone che hanno partecipato a colloqui, per un totale di 49.579 incontri complessivi.
"Non si tratta solo di fornire beni materiali, ma di ascoltare e comprendere le persone, offrendo un sostegno che rispetti la loro dignità" ha spiegato Perego.
L’età media degli utenti è di circa 49 anni, con una leggera prevalenza di donne rispetto agli uomini. Tra i frequentatori del centro oggionese, 176 sono italiani, mentre i restanti provengono principalmente dal Marocco, dal Senegal, dall’Ucraina e dall’Albania.
Rispetto ai dati del 2023, si nota una stabilità nel numero complessivo di utenti serviti, ma emergono alcune variazioni significative. I nuovi utenti registrati nel 2024 sono stati 70, un calo rispetto agli 84 dell’anno precedente. Tuttavia, il numero totale di colloqui è aumentato.
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L'Emporio di Molteno durante la visita dei ragazzi dell'istituto comprensivo

"Questo incremento dimostra che le persone hanno bisogno di un supporto costante e che il nostro impegno deve continuare" ha evidenziato Ezia Quadri, responsabile decanale. 
Il report ha anche messo in luce alcune problematiche ricorrenti tra gli utenti. La maggior parte delle persone che si rivolgono al Centro dichiara un reddito insufficiente per provvedere alle normali esigenze quotidiane.
"Il tema del lavoro rimane centrale. Molti dei nostri utenti faticano a trovare impieghi stabili o hanno contratti precari che non permettono di coprire tutte le spese necessarie" ha aggiunto Fumagalli.
Un altro aspetto importante è il supporto offerto dall’Emporio solidale di Molteno, che ha registrato un aumento delle famiglie beneficiarie.
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Le volontarie Carla Perego ed Ezia Quadri durante un incontro con i ragazzi del Bachelet

"L’accesso è regolato da un sistema di punti che permette alle famiglie di fare la spesa in modo dignitoso, scegliendo i prodotti di cui hanno realmente bisogno" ha spiegato Maggi. "Questo approccio garantisce maggiore autonomia e rispetto per chi si trova in difficoltà. Il nostro obiettivo è continuare a lavorare per creare una rete di supporto che sia sempre più efficace e inclusiva" ha dichiarato Quadri. "Abbiamo ancora molto da fare, ma siamo convinti che la solidarietà e l’ascolto siano strumenti fondamentali per affrontare le difficoltà di questo periodo". 
La Caritas oggionese si conferma quindi un punto di riferimento essenziale per il territorio, capace di rispondere alle esigenze della comunità ed affrontare le sfide sociali con un approccio umano e concreto. Il bilancio del 2024 dimostra che l’organizzazione è riuscita a mantenere alti i livelli di assistenza, grazie alla collaborazione tra volontari, parrocchie, scuole e privati cittadini.
Sa.A.
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