Molteno: no all'utilizzo delle ruspe per la 'pulizia' dei torrenti Bevera e Gandaloglio!
Abbiamo letto con preoccupazione il contenuto dell'articolo a titolo "Molteno: il Comune chiede fondi per la pulizia dei torrenti", in cui si dà conto della richiesta da parte del Comune di Molteno, di AIPO e Regione Lombardia per ottenere dallo Stato per provvedere alla pulizia dei torrenti Bevera e Gandaloglio.
Gli amministratori comunali di Molteno (e così quelli dell'AIPO e della Regione Lombardia) dovrebbero aggiornarsi sulla pericolosità delle escavazioni nell'alveo dei torrenti e dei fiumi! Una tecnica che si usava fino agli anni '80 del secolo scorso, senza però ottenere nessun risultato positivo, anzi che spesso ha peggiorato la situazione!
Occorre anzitutto ricordare che il trascinamento di sabbia e ghiaia è la naturale azione dei corsi d'acqua. La tecnica della 'pulizia' dei fiumi ora non si usa più proprio perché pericolosa: crea più danni che benefici. Problemi per il deflusso delle acque, pericoli per la tenuta degli argini e danni alla naturalità dei fiumi. E addirittura aumento del rischio per i ponti.
Lo dice bene questo tecnico del CNR e della Società Italiana di Geologia Ambientale, nell'articolo a questo link (ma c'è molta altra letteratura scientifica su questo tema):
Qui un estratto:
''L'escavazione degli alvei dei fiumi e torrenti comporta un rischio a valle perché accelera e concentra i deflussi, accentuando di conseguenza il picco di piena e la sua velocità di trasferimento verso valle. Inoltre, le costose opere di contenimento e di mitigazione dell’erosione realizzate lungo le sponde (scogliere, gabbionate, argini etc.) in molti punti risultano aver perso la propria funzionalità, essendo ormai sospese di diversi metri rispetto alle dinamiche fluviali. Oltre all’abbassamento diretto del livello del fondo nella zona di estrazione, l’escavazione modifica il profilo longitudinale, provocando un aumento locale di pendenza che tende a migrare verso monte, creando una pericolosa erosione regressiva. Chi ne paga le conseguenze sono i ponti''. Spero che a Molteno si vogliano informare meglio prima di invocare le ruspe per dragare il letto del Bevera e Gandaloglio!
I rischi legati alle alluvioni si prevengono evitando la cementificazione del territorio, non con le ruspe per la 'pulizia' dei torrenti!
Gli amministratori comunali di Molteno (e così quelli dell'AIPO e della Regione Lombardia) dovrebbero aggiornarsi sulla pericolosità delle escavazioni nell'alveo dei torrenti e dei fiumi! Una tecnica che si usava fino agli anni '80 del secolo scorso, senza però ottenere nessun risultato positivo, anzi che spesso ha peggiorato la situazione!
Occorre anzitutto ricordare che il trascinamento di sabbia e ghiaia è la naturale azione dei corsi d'acqua. La tecnica della 'pulizia' dei fiumi ora non si usa più proprio perché pericolosa: crea più danni che benefici. Problemi per il deflusso delle acque, pericoli per la tenuta degli argini e danni alla naturalità dei fiumi. E addirittura aumento del rischio per i ponti.
Lo dice bene questo tecnico del CNR e della Società Italiana di Geologia Ambientale, nell'articolo a questo link (ma c'è molta altra letteratura scientifica su questo tema):
Qui un estratto:
''L'escavazione degli alvei dei fiumi e torrenti comporta un rischio a valle perché accelera e concentra i deflussi, accentuando di conseguenza il picco di piena e la sua velocità di trasferimento verso valle. Inoltre, le costose opere di contenimento e di mitigazione dell’erosione realizzate lungo le sponde (scogliere, gabbionate, argini etc.) in molti punti risultano aver perso la propria funzionalità, essendo ormai sospese di diversi metri rispetto alle dinamiche fluviali. Oltre all’abbassamento diretto del livello del fondo nella zona di estrazione, l’escavazione modifica il profilo longitudinale, provocando un aumento locale di pendenza che tende a migrare verso monte, creando una pericolosa erosione regressiva. Chi ne paga le conseguenze sono i ponti''.
I rischi legati alle alluvioni si prevengono evitando la cementificazione del territorio, non con le ruspe per la 'pulizia' dei torrenti!
Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi"