Sui torrenti, condividiamo alcune delle preoccupazioni espresse dal Circolo Ilaria Alpi

Come gruppo consiliare, condividiamo alcune delle preoccupazioni espresse dal Circolo Ambiente Ilaria Alpi in merito agli interventi sui torrenti. La salvaguardia degli ecosistemi fluviali deve essere una priorità, e ogni azione di manutenzione va condotta con cognizione di causa, sotto la guida e il parere degli enti preposti come AIPo. I torrenti non vanno trattati come semplici canali da scavare indiscriminatamente, alterando la pendenza naturale degli alvei, possono causare danni ambientali e idrogeologici gravissimi.

Il Circolo Ambiente afferma che ''I rischi legati alle alluvioni si prevengono evitando la cementificazione del territorio, non con le ruspe per la 'pulizia' dei torrenti!'', un’affermazione che condividiamo ma che però si infrange contro la dura realtà dei nostri territori: la cementificazione ormai è un dato di fatto.

Purtroppo non basterà un Piano di Governo del Territorio a "cemento zero" per evitare i danni delle esondazioni; fermare l'impermeabilizzazione del suolo è un dovere imprescindibile, tanto quanto recuperare le aree dismesse e rinaturalizzare dove possibile, tuttavia non basterà smettere di edificare per risolvere i problemi idrogeologici del nostro territorio, servono interventi mirati, manutenzioni costanti e una gestione idraulica consapevole.
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Non possiamo ignorare che i tratti dei torrenti Bevera e Gandaloglio risultano ormai artificializzati, e, come tali, richiedono interventi immediati. Come gruppo di minoranza, abbiamo recentemente effettuato un sopralluogo in diversi punti critici di entrambi i corsi d’acqua, riscontrando una situazione molto grave, in particolare nei pressi del ponte ferroviario, del ponte nell’area ex Badoni e delle tombinature Segalini, rilevando una quantità notevole di sedimento limoso e ghiaioso. Una quantità tale da ridurre significativamente la capacità idraulica del torrente e aumentare il rischio di esondazioni. Quando un torrente è coperto da un ponte o tombinato, non si può restare inerti: è necessario intervenire, e farlo tempestivamente.

Lo sostenevamo già in campagna elettorale: Molteno ha accumulato centinaia di metri cubi di sedimenti nei torrenti, e questo rappresenta un rischio idraulico concreto. All’epoca, il Sindaco ci accusava di procurare allarmismo e rassicurava i cittadini che la situazione fosse sotto controllo grazie alle opere di contenimento realizzate in passato. Oggi, a distanza di pochi mesi, ci troviamo a fare i conti con due esondazioni, un ponte danneggiato e torrenti colmi di detriti.

Ci auguriamo che l’Amministrazione avvii finalmente gli interventi necessari per rimuovere i sedimenti dai tratti artificializzati, dalle vasche di sedimentazione e dalle aree vicine ai ponti (pur a conoscenza dell'obbligo manutentivo dei concessionari degli attraversamenti).

Ma soprattutto, chiediamo che ogni progetto sia svolto con il confronto con l'autorità idraulica. Il Bevera e Gandaloglio sono ora oggetto di richiesta di tavoli condivisi, ma è stato purtroppo il Comune ad attivare interventi senza attendere il parere di AIPo.

I torrenti di Molteno meritano cura, attenzione e interventi pianificati, per evitare di ripetere gli errori del passato e garantire la sicurezza del nostro territorio.
I consiglieri del Gruppo Molteno Bene Comune
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