Viganò: ''Sottile'', un libro in cui Andrea Motto si racconta

Si intitola ''Sottile'' il romanzo scritto e pubblicato da Andrea Motto, classe 1991 e originario di Viganò. Del primo e - a detta dello stesso autore - probabilmente ultimo libro, disponibile sulle piattaforme digitali da sabato 25 gennaio, abbiamo avuto modo di parlare negli scorsi giorni, raccogliendo direttamente dal giovane viganese le motivazioni che lo hanno spinto a mettere nero su bianco una storia, che poi è la sua. 
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Il titolo innanzitutto, si rifà ad uno dei libri preferiti di Motto, ovvero ''Il Signore degli Anelli'' di Tolkien, citando una frase del testo che recita ''mi sento sottile, stiracchiato come il burro spalmato su troppo pane''. 
Andrea ci ha spiegato come il romanzo riporti all’estate 2013, quando il protagonista prova una forte sensazione di stanchezza e si sente affaticato. 
''Il contenuto di Sottile è incredibilmente personale, autobiografico seppur romanzato, e questo ha portato con sé una serie di emozioni'' ci ha detto l'autore. ''Tra tutte, l’idea che persone che conosco nella vita di tutti i giorni abbiano la possibilità di leggerlo e di conoscere la mia storia''. 
Come dicevamo infatti, il libro si apre con una versione del protagonista ventenne, che si ritrova in un posto a lui familiare e ricorda un momento preciso della propria vita. 
''A vent’anni spesso si è poco consapevoli e si tende a lasciare che le cose accadano senza prendere in mano la situazione'' ha continuato, riferendosi dunque al suo personaggio.
Andrea infatti, è originario di Viganò, dove è nato, cresciuto e ha abitato fino a qualche anno fa, prima di trasferirsi a Monza. Proprio la realtà provinciale in cui ha vissuto per più di un ventennio, dunque, è presente all’interno del volume e svolge un ruolo decisamente rilevante, quasi come fosse essa stessa un personaggio.
''Tornando indietro nel tempo, il protagonista ammette a se stesso di essere omosessuale e proprio per questo fa fatica ad interagire con i suoi coetanei e vivere in quel contesto senza maschere'' ci ha spiegato. 
Date le difficoltà che pesano sulle sue spalle, tra tutte quella di sentirsi privo di riferimenti, Andrea decide infatti di rifugiarsi in mondi fantastici e lontani, dove spera di trovare quella pace e quel senso di appartenenza che gli mancano. 
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Una storia dunque che assomiglia ad un vero e proprio ''viaggio interiore'', che Andrea ha deciso di ripercorrere e mettere per iscritto, raccontandoci come per lui sia stata anche una sorta di terapia. 
''Non mi considero uno scrittore ma ho deciso di mettermi in gioco'' ci ha detto. ''Scrivere Sottile per me ha rappresentato anche mettere nero su bianco ciò che mi è successo negli anni, prendendone atto e dunque concentrandomi su quello che sono ora''. 
Oggi infatti, Andrea - che vive a Monza - lavora a Milano in un’azienda pubblicitaria, settore professionale nel quale si è inserito a seguito degli studi intrapresi in Comunicazione. 
''Non sempre è facile nascere e crescere in un contesto ristretto rispetto a te, dove non ti senti rappresentato e dove non hai punti fissi'' ci ha detto infine il giovane autore. ''Proprio per questo scrivere questo romanzo per me è stato significativo: ho cercato di delineare la mia storia costellata da sconfitte, fiammelle di speranza e cadute, cercando di trarne una conclusione''.

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S.L.F.
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