Cremella: Alberto Porto e la compagna Sabina tornano in azienda. Sette giorni fa il sinistro in volo a Cino, nel sondriese

A pochi giorni dal gravissimo incidente aereo nel quale sono rimasti loro malgrado coinvolti, Alberto Porto e la compagna Sabina David l'altro pomeriggio hanno fatto visita ai collaboratori dell'azienda di Cremella di cui il 58enne è titolare. E' stata la stessa Porto Aviation Group tramite i propri canali social, a immortalare anche con alcuni scatti, l'arrivo dei due presso la sede di Via Confalonieri, dopo giorni segnati dalla paura per quanto accaduto. 
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Al centro Alberto Porto e la compagna Sabina con i collaboratori dell'azienda di Cremella

L'ingegner Porto, considerato un vero e proprio punto di riferimento del settore, presenta ancora le conseguenze del trauma al volto patito in volo una settimana fa esatta, che gli ha causato in particolare, una grave ferita all'occhio destro. Una volta soccorso - dopo l'atterraggio di emergenza avvenuto a Cino (Sondrio) - era stato trasportato a bordo dell'elicottero all'Ospedale Papa Giovanni di Bergamo in codice giallo. Se l'era cavata con ferite di lieve entità invece, la compagna, Sabina David di 43 anni. Accompagnata in ambulanza dagli operatori della CRI di Colico al pronto soccorso di Gravedona, era stata dimessa poco più tardi.
Se la Procura di Sondrio ha aperto un'indagine per fare luce su quanto accaduto lo scorso venerdì 28 febbraio, la Porto Aviation Group in questi giorni ha diffuso una nota per fare chiarezza sull'episodio, anche in replica a quanto è stato scritto da alcuni media.
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In particolare - come riferito dal dottor Andrea Venturini, responsabile comunicazione della società - il Risen SV decollato una settimana esatta fa dall'aeroporto di Alzate Brianza con a bordo Porto e David, mirava a replicare precedenti prove tecniche ad alte prestazioni. In particolare si puntava all'omologazione FAI dei voli già effettuati. Purtroppo ad interrompere la ''corsa'' del velivolo verso la Valtellina, è stato un probabile ''bird strike'' ad alta velocità, che ha gravemente danneggiato il canopy (parabrezza) ferendo al volto Alberto Porto, che a quel punto ha pensato di prepararsi ad un atterraggio a Caiolo, la piazzola più vicina. 
''Prima di arrivare sull'aeroporto, a causa della velocità ridotta dalle ferite al viso, i piloti hanno concordato che la soluzione corretta era quella di attivare il paracadute a razzo di emergenza di cui è dotato il Risen'' si legge nel comunicato. ''La procedura di azionamento ha funzionato come da manuale ed il velivolo, come documentato dalle immagini, è arrivato dolcemente a terra adagiandosi sugli alberi in zona collinare. Cadendo dai rami, l'aereo si è adagiato sul terreno, consentendo ai piloti di uscire autonomamente dall'abitacolo''.
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Sabina David e Alberto Porto

Insomma, a detta dell'impresa di Cremella, il Risen SV - costruito e progettato da Porto Aviation Group - ha confermato di essere un velivolo ''non solo con eccezionali caratteristiche strutturali e con elevatissime prestazioni, ma soprattutto dotato di sistemi di sicurezza con installazione allo stato dell'arte, che hanno consentito di gestire con successo una situazione di emergenza importante e imprevedibile''.
Quel che è successo in Valtellina ''non è collegabile in alcun modo al velivolo che rimane, nella sua fascia di mercato, il punto di riferimento nell'industria aeronautica mondiale per i velivoli di elevate prestazioni''.
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Alberto Porto, in fase di ripresa, ha voluto ringraziare tutto il Team della Porto Aviation Group. ''Confidiamo di vederlo presto di nuovo in volo con tutti noi piloti'' concludono dall'azienda di Cremella, realtà internazionale quotata in borsa (ne avevamo parlato QUI) e insediatasi in Via Confalonieri - al confine con Barzanò - da qualche tempo ormai, nella sede che per anni era stata occupata da Alisport, realtà impegnata nel medesimo settore e fondata dal compianto Gian Mario Beretta, imprenditore sirtorese.
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