Molteno: le nostre alternative (sostenibili) al progetto della tangenzialina di Raviola!
Rispondiamo all'invito che l'Amministrazione Comunale di Molteno ha rivolto al nostro Circolo Ambiente "Ilaria Alpi", in merito al progetto della tangenzialina di Raviola e ai connessi problemi di impatto idraulico sul torrente Bevera.
AIPO (Agenzia Interregionale per il Fiume Po) ha sì dato parere favorevole all'opera stradale, chiedendo però di realizzare alcuni interventi di contenimento dei rischi idraulici causati proprio dalla nuova strada: ha infatti preteso che vengano realizzate "opere di compensazione idraulica (fossi longitudinali e drenaggi trasversali)", proprio allo scopo di evitare ogni possibile effetto diga, più altri interventi di 'compensazione idraulica'. Tutte opere che, senza la nuova strada, non sarebbero necessarie, e la cui realizzazione comporterà ulteriori esborsi per le casse pubbliche, oltre a quelli previsti per la nuova strada. Un giudizio negativo lo diamo anche all'ipotesi di un bypass idraulico tra il Bevera e il Gandaloglio, che rischia di sconvolgere l'assetto idrobiologico dei due torrenti! In definitiva, la costruzione della tangenzialina non farà che aumentare le criticità idrauliche che già interessano il territorio. Senza dimenticare che il nuovo tracciato comporterà la cementificazione di aree agricole e significativi impatti ambientali sulle aree golenali del torrente Bevera, già pesantemente artificializzato nel tratto urbano di Molteno!
Gli amministratori di Molteno continuano a sostenere a spada tratta l'utilità - se non addirittura l'ineluttabilità (!) - della tangenzialina, come panacea per risolvere i problemi di traffico nell'area residenziale di Raviola. Nessuno - tanto meno noi - può negare che esistano problemi di 'vivibilità' lungo viale Grandi a Raviola, causate dal traffico, soprattutto di mezzi pesanti. Ma la soluzione, secondo noi, non va pensata nell'ottica di spostare il traffico di poche decine di metri, rischiando oltretutto di congestionare la nuova rotonda che dovrebbe essere realizzata davanti al supermercato.
A differenza di quanto sostiene il Comune, i problemi di mobilità non si risolvono con nuove strade ma attraverso la prevenzione, che per noi deve passare da almeno due elementi: azzerare il nuovo consumo di suolo e incentivare la mobilità alternativa a quella veicolare.
Occorre prendere atto che l'aumento del traffico è la diretta conseguenza della pesante cementificazione operata nel nostro territorio, a partire dalle pessime scelte urbanistiche messe in campo da Molteno (che, ricordiamo, è il comune più cementificato della provincia di Lecco!) dagli anni '60 del secolo scorso ad oggi, che hanno riempito di case e soprattutto di capannoni la zona di Raviola, oltre a quanto fatto dal confinante comune di Sirone [vedasi foto aeree allegate]. Oltretutto alcuni anni fa Molteno ha concesso la costruzione di un nuovo capannone di un'azienda di trasporto rifiuti, che ha determinato un sicuro aumento del pericoloso viavai di Tir. Non bastasse, il vigente PGT di Molteno prevede addirittura nuovi insediamenti, sia residenziali che produttivi, su alcuni terrenti verdi con accesso dallo stesso viale Grandi: se proprio l'attuale Amministrazione Comunale ci tiene alla vivibilità di Raviola dovrebbe anzitutto cancellare tali inadeguate previsioni urbanistiche.
Sul tema della mobilità, non ci si può limitare a pensare al traffico veicolare (auto e camion) come qualcosa di irreparabile: il Comune, insieme alla Provincia, dovrebbero sforzarsi con ogni mezzo per introdurre azioni concrete, come ad esempio: potenziare il Trasporto Pubblico Locale, incentivare la mobilità sostenibile (ciclopedonale e collettiva), scoraggiare il transito dei camion.
Ribadiamo che il ns Circolo non si limita alla critica: proprio nell'ottica di "discutere seriamente e di contribuire con proposte utili", abbiamo già sottoposto al Comune di Molteno tutta una serie di suggerimenti da mettere in campo per la prossima variante al PGT, allo scopo di trovare soluzioni concrete alla pessima gestione del territorio operata finora a Molteno. Le nostre proposte affrontano vari temi, da quello principale dell'azzeramento del consumo di suolo, alla tutela dei torrenti, alla mobilità sostenibile e altro ancora. Ecco, l'attuale Amministrazione Comunale di Molteno - che a parole si dice aperta al confronto - potrebbe proprio partire dal mettere in atto le proposte da noi presentate.
AIPO (Agenzia Interregionale per il Fiume Po) ha sì dato parere favorevole all'opera stradale, chiedendo però di realizzare alcuni interventi di contenimento dei rischi idraulici causati proprio dalla nuova strada: ha infatti preteso che vengano realizzate "opere di compensazione idraulica (fossi longitudinali e drenaggi trasversali)", proprio allo scopo di evitare ogni possibile effetto diga, più altri interventi di 'compensazione idraulica'. Tutte opere che, senza la nuova strada, non sarebbero necessarie, e la cui realizzazione comporterà ulteriori esborsi per le casse pubbliche, oltre a quelli previsti per la nuova strada. Un giudizio negativo lo diamo anche all'ipotesi di un bypass idraulico tra il Bevera e il Gandaloglio, che rischia di sconvolgere l'assetto idrobiologico dei due torrenti! In definitiva, la costruzione della tangenzialina non farà che aumentare le criticità idrauliche che già interessano il territorio. Senza dimenticare che il nuovo tracciato comporterà la cementificazione di aree agricole e significativi impatti ambientali sulle aree golenali del torrente Bevera, già pesantemente artificializzato nel tratto urbano di Molteno!
Gli amministratori di Molteno continuano a sostenere a spada tratta l'utilità - se non addirittura l'ineluttabilità (!) - della tangenzialina, come panacea per risolvere i problemi di traffico nell'area residenziale di Raviola. Nessuno - tanto meno noi - può negare che esistano problemi di 'vivibilità' lungo viale Grandi a Raviola, causate dal traffico, soprattutto di mezzi pesanti. Ma la soluzione, secondo noi, non va pensata nell'ottica di spostare il traffico di poche decine di metri, rischiando oltretutto di congestionare la nuova rotonda che dovrebbe essere realizzata davanti al supermercato.
A differenza di quanto sostiene il Comune, i problemi di mobilità non si risolvono con nuove strade ma attraverso la prevenzione, che per noi deve passare da almeno due elementi: azzerare il nuovo consumo di suolo e incentivare la mobilità alternativa a quella veicolare.

Sul tema della mobilità, non ci si può limitare a pensare al traffico veicolare (auto e camion) come qualcosa di irreparabile: il Comune, insieme alla Provincia, dovrebbero sforzarsi con ogni mezzo per introdurre azioni concrete, come ad esempio: potenziare il Trasporto Pubblico Locale, incentivare la mobilità sostenibile (ciclopedonale e collettiva), scoraggiare il transito dei camion.
Ribadiamo che il ns Circolo non si limita alla critica: proprio nell'ottica di "discutere seriamente e di contribuire con proposte utili", abbiamo già sottoposto al Comune di Molteno tutta una serie di suggerimenti da mettere in campo per la prossima variante al PGT, allo scopo di trovare soluzioni concrete alla pessima gestione del territorio operata finora a Molteno. Le nostre proposte affrontano vari temi, da quello principale dell'azzeramento del consumo di suolo, alla tutela dei torrenti, alla mobilità sostenibile e altro ancora. Ecco, l'attuale Amministrazione Comunale di Molteno - che a parole si dice aperta al confronto - potrebbe proprio partire dal mettere in atto le proposte da noi presentate.
Circolo Ambiente "Ilaria Alpi"