Barzanò: stabilite le aliquote dell'addizionale IRPEF. Ridotti gli scaglioni, ma nessun aumento
In controtendenza rispetto a quanto deliberato da molti comuni del territorio, per coprire l'incremento della spesa a fronte dei minori trasferimenti statali, il Comune di Barzanò non ha ritoccato al rialzo l'addizionale Irpef, l'imposta sul reddito.
La modifica decisa all'unanimità l'altra sera dal consiglio comunale, si è resa necessaria per un discorso puramente tecnico.
In apertura di seduta infatti, il sindaco Gualtiero Chiricò ha spiegato che il Governo, tramite la legge Finanziaria, ha riveduto il numero di scaglioni di reddito sulla base dei quali applicare l'imposta.
Sulla scorta di quanto già fatto nel 2022 - quando da cinque, il Comune era dovuto passare a quattro fasce, rimodulando l'Irpef a seconda del reddito dichiarato dai cittadini - l'ente deve pertanto adeguarsi, introducendo la nuova modalità che prevede un'ulteriore riduzione, con la presenza di sole tre aliquote.
''Abbiamo deciso di mantenere pressochè invariato il gettito per le casse comunali, in maniera tale da non gravare inutilmente sui cittadini'' ha spiegato il sindaco.
La Finanziaria ha eliminato la fascia 0-15mila euro, con il passaggio diretto a 0-28mila euro. Pertanto, il nuovo schema approvato l'altra sera in consiglio comunale prevede un'aliquota dello 0,50% per i cittadini che rientrano in questa prima fascia; l'amministrazione ha ritenuto di dover ''mediare'' le due precedenti aliquote previste rispettivamente allo 0,45 e 0,55%.
Si tratta in sostanza dell'unica novità; per la fascia 28-50mila euro l'aliquota dovuta al Comune è confermata allo 0,65%, mentre per i redditi superiori ai 50mila euro si pagherà lo 0,80%.
Invariata la soglia di esenzione a 15mila euro, una delle più alte del territorio; in sostanza chi dichiara un reddito uguale o inferiore a questa cifra, non è tenuto al pagamento dell'imposta.
La nuova modalità stabilita l'altra sera, stando ad una proiezione per quel che riguarda il gettito per le casse comunali, consentirebbe all'ente di incassare 6-7mila euro in più rispetto al passato. Una cifra modesta e che ''non fa la differenza'' per il Comune di Barzanò, perchè l'obiettivo dell'amministrazione è appunto quello di non gravare sui cittadini, come ribadito da Chiricò.
Terminata la spiegazione del sindaco, la parola è passata alla minoranza (erano presenti i consiglieri Leonardo Molteni e Debora Piazza ndr) che, pur mantenendo una posizione coerente con il passato rispetto ad alcune considerazioni già espresse sulla modalità di applicazione dell'imposta, ha dato parere positivo alla delibera, approvata dunque all'unanimità.
La modifica decisa all'unanimità l'altra sera dal consiglio comunale, si è resa necessaria per un discorso puramente tecnico.
In apertura di seduta infatti, il sindaco Gualtiero Chiricò ha spiegato che il Governo, tramite la legge Finanziaria, ha riveduto il numero di scaglioni di reddito sulla base dei quali applicare l'imposta.
Sulla scorta di quanto già fatto nel 2022 - quando da cinque, il Comune era dovuto passare a quattro fasce, rimodulando l'Irpef a seconda del reddito dichiarato dai cittadini - l'ente deve pertanto adeguarsi, introducendo la nuova modalità che prevede un'ulteriore riduzione, con la presenza di sole tre aliquote.
''Abbiamo deciso di mantenere pressochè invariato il gettito per le casse comunali, in maniera tale da non gravare inutilmente sui cittadini'' ha spiegato il sindaco.

Il sindaco Gualtiero Chiricò
La Finanziaria ha eliminato la fascia 0-15mila euro, con il passaggio diretto a 0-28mila euro. Pertanto, il nuovo schema approvato l'altra sera in consiglio comunale prevede un'aliquota dello 0,50% per i cittadini che rientrano in questa prima fascia; l'amministrazione ha ritenuto di dover ''mediare'' le due precedenti aliquote previste rispettivamente allo 0,45 e 0,55%.
Si tratta in sostanza dell'unica novità; per la fascia 28-50mila euro l'aliquota dovuta al Comune è confermata allo 0,65%, mentre per i redditi superiori ai 50mila euro si pagherà lo 0,80%.
Invariata la soglia di esenzione a 15mila euro, una delle più alte del territorio; in sostanza chi dichiara un reddito uguale o inferiore a questa cifra, non è tenuto al pagamento dell'imposta.
La nuova modalità stabilita l'altra sera, stando ad una proiezione per quel che riguarda il gettito per le casse comunali, consentirebbe all'ente di incassare 6-7mila euro in più rispetto al passato. Una cifra modesta e che ''non fa la differenza'' per il Comune di Barzanò, perchè l'obiettivo dell'amministrazione è appunto quello di non gravare sui cittadini, come ribadito da Chiricò.
Terminata la spiegazione del sindaco, la parola è passata alla minoranza (erano presenti i consiglieri Leonardo Molteni e Debora Piazza ndr) che, pur mantenendo una posizione coerente con il passato rispetto ad alcune considerazioni già espresse sulla modalità di applicazione dell'imposta, ha dato parere positivo alla delibera, approvata dunque all'unanimità.
