Missaglia: la serata sull'islam ha chiuso il ciclo sui ''Giusti di tutto il mondo''

Lo scorso giovedì 27 marzo la sala civica di Palazzina Teodolinda a Missaglia si è trasformata in un luogo di memoria e di impegno civile, ospitando l'ultima e particolarmente toccante serata del ciclo dedicato ai Giusti di tutto il mondo. Questo appuntamento finale, con un focus intenso sulle figure emblematiche del mondo islamico, ha rappresentato un'occasione preziosa per riflettere sull'importanza della responsabilità individuale e sul coraggio di chi si batte per i diritti umani, anche a costo della propria vita. 
L'evento, promosso dal Comune di Missaglia, in sinergia con ANPI, LiberArci Barzanò e Gariwo Network, ha attirato un pubblico attento, proveniente non solo da Missaglia, per ascoltare storie che ispirano e che invitano all'azione.
missaglia_giusti4.jpg (245 KB)
Un momento della serata dello scorso giovedì a Palazzina Teodolinda

''Questa sera vogliamo esporre storie di donne e uomini che, nella loro fede musulmana, dimostrano che il senso di umanesimo è fortemente presente nel mondo islamico e che il rispetto per la persona supera comunque la dedizione al proprio credo. La fedeltà alla religione non impedisce loro di mettersi contro l’integralismo quando i dottrinanti tendono ad agire con la sopraffazione dei diritti umani. E mettersi contro, il più delle volte, significa mettere la propria vita in balia di ritorsioni fino alla condanna a morte'' ha detto l’assessore alla cultura e vicesindaco Donatella Diacci, salutando il pubblico intervenuto.
missaglia_giusti1.jpg (205 KB)
La giornalista Bianca Senatore

La serata, intitolata "Scegliere la responsabilità: L’esempio dei Giusti di fronte alle sfide globali", ha visto la partecipazione di Bianca Senatore, giornalista freelance che dal 2020 percorre alcuni tratti delle rotte migratorie per mettersi nei panni di chi scappa da guerre, tirannie, fame, distruzioni e soprusi. Ha parlato con uomini e donne, con trafficanti, con mediatori, con attivisti e samaritani, passando dal Mediterraneo centrale alla rotta balcanica, dalle isole dell’Egeo al deserto algerino, per passare poi alla Turchia e al confine italo-francese. Si occupa anche di nord Africa, di Medio Oriente e del conflitto sraelo-palestinese. E’ stata a Gaza nel 2015. Scrive per l’Espresso, The Post International, Radio Svizzera, Altraeconomia e GaRiWo. La giornalista ha guidato il pubblico attraverso un percorso di conoscenza dell’altro e ha risposto poi alle domande poste dai presenti. 
missaglia_giusti5.jpg (163 KB)
A destra l'assessore e vicesindaco Donatella Diacci

"Per noi di Gariwo è sempre un piacere quando si organizzano questi eventi per discutere insieme, per approfondire le storie dei giusti" ha esordito Senatore, portando i saluti della fondazione e del presidente Gabriele Nissim, sottolineando l'importanza di questi momenti di incontro per alimentare la memoria e per trarre ispirazione dagli esempi positivi.
Il cuore della serata è stato rappresentato dalla narrazione delle storie, grazie alla lettura del di volontari, di due figure chiave: Farag Foda, l'intellettuale egiziano che ha pagato con la vita la sua ferma opposizione all'integralismo religioso, e Khalida Popal, la coraggiosa calciatrice afghana che, sfidando il regime talebano, ha creato una squadra femminile e salvato centinaia di donne afghane dopo il traumatico ritorno dei talebani nel 2021.
Attraverso le parole di Senatore, il pubblico ha potuto comprendere appieno il valore del loro impegno e la portata del loro sacrificio. 
missaglia_giusti3.jpg (157 KB)
"I giusti non sono degli eroi, non sono dei santi, sono delle persone comuni che però in un determinato contesto di guerra, di genocidio, di crisi o anche semplicemente di pericolo non si sono voltati dall'altra parte, ma sono andati controcorrente, si sono assunti la responsabilità di sfidare anche la morte pur di salvare altri esseri umani" ha spiegato Senatore, invitando a riflettere sul significato profondo del concetto di "Giusto".
missaglia_giusti6.jpg (61 KB)
Enrico Beretta, promotore e coordinatore dell'evento, ha aggiunto che l'obiettivo della serata era quello di stimolare una riflessione profonda sulla responsabilità individuale di fronte alle sfide globali che caratterizzano il nostro tempo, in un contesto segnato da conflitti, tensioni internazionali e da una pericolosa proliferazione di fake news che alimentano l'odio e la divisione. Ha affermato l'importanza di promuovere un dialogo aperto e inclusivo, capace di superare i pregiudizi e di valorizzare il fondamentale contributo dei Giusti alla costruzione di un mondo più giusto, pacifico e rispettoso dei diritti umani.
missaglia_giusti2.jpg (202 KB)
Il promotore delle serate, Enrico Beretta

La giornalista Senatore, con grande sensibilità, ha poi affrontato anche il delicato tema dell'islamofobia, che purtroppo ancora oggi si manifesta con insistenza sui social media, attraverso commenti pieni di odio e discriminazione. A tal proposito, ha condiviso con il pubblico la sua esperienza personale sul campo, sottolineando come l'impegno a favore della giustizia e della solidarietà non debba conoscere confini geografici o religiosi: "Non è necessario essere di una determinata religione per essere giusto, non è necessario essere in guerra per essere giusti. Se ci si trova in una determinata situazione e si ha la possibilità di fare la cosa giusta, aiutare una persona in difficoltà, facendo la differenza, quella è la strada giusta" ha affermato.
Ad arricchire ulteriormente la serata, il complesso musicale Madre Luce ha offerto un accompagnamento musicale che ha esaltato i valori universali di pace, solidarietà e rispetto per la dignità umana.
missaglia_giusti7.jpg (80 KB)
L'evento di Missaglia si è concluso con un sentito invito a non rimanere indifferenti di fronte alle ingiustizie, a coltivare la memoria del passato e a seguire con coraggio e determinazione l'esempio dei Giusti, persone comuni che, con il loro straordinario coraggio e la loro profonda umanità, ci indicano la strada da seguire per costruire un futuro migliore per tutti. Si è chiuso dunque, in sala civica a Missaglia, il ciclo dedicato a persone che si sono messe al servizio degli altri per una causa nobile.
Isabel Matthes
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.