Molteno: cambia il servizio offerto dagli ambulatori comunali
Da martedì 1 aprile la Clinica San Martino non avrà più in gestione gli ambulatori comunali a Molteno: con la delibera approvata dalla giunta comunale lunedì 24 marzo infatti, l’amministrazione ha recepito la comunicazione di recesso dal contratto.
Il Comune, accedendo a un mutuo, ha infatti recentemente costruito un nuovo edificio in piazza Europa per ospitare i medici di medicina generale. In seguito ha affidato la struttura, dopo un regolare bando di gara, al privato, che ha nominato direttore sanitario del centro il dottor Luigi Sala, medico di medicina generale del paese. Il Comune aveva messo la struttura a disposizione dei medici di medicina generale previa autorizzazione di ATS e riceveva poi il canone di locazione dal centro privato. Con l’inizio del nuovo mese, la clinica lascerà gli spazi e verrà implementata l’attività della medicina pubblica.

''Il nuovo polo ambulatoriale era destinato ai medici di medicina generale ma, dato che la struttura è grande, lo avevamo reso disponibile a una realtà privata che volesse gestirlo per dare un ulteriore servizio alla cittadinanza'' ha detto il sindaco Giuseppe Chiarella, spiegando le ragioni che hanno portato alla rescissione del contratto da parte della clinica di Malgrate. ''Abbiamo accolto l’esigenza dei medici di medicina generale di implementare la loro attività, che quindi andrà crescendo con nuovo personale. Ci saranno due figure infermieristiche e due per la segreteria che si alterneranno per dare copertura durante la giornata. Siccome è aumentata la richiesta del servizio infermieristico da parte dei medici, è giusto che ci sia un ambulatorio ad esso designato''.
La destinazione dei quattro ambulatori presenti nello stabile sarà così ripartita: due saranno riservati ai medici di medicina generale come già in uso, una verrà occupata dall’infermiere, mentre il quarto verrà affittato, con ogni probabilità a ore, a professionisti privati. Ha precisato il primo cittadino: ''Per il quarto ambulatorio, apriremo un bando pubblico per liberi professionisti operanti nel settore sociosanitario: abbiamo già avuto l’interesse per affittarlo da parte di alcuni operatori. Siccome abbiamo sempre detto che questi ambulatori sono stati realizzati per la medicina generale e vista l’esigenza di dare maggior spazio alla medicina pubblica, l’attuale gestore privato ha fatto un passo indietro e noi abbiamo recepito questo recesso''.

ATS, all’inizio del 2024, aveva chiesto al Comune di separare gli spazi tra medicina privata e quella pubblica (medici di medicina generale), concedendo 24 mesi per l’adeguamento. ''Il provvedimento con cui Ats aveva inizialmente imposto la suddivisione degli ingressi, da effettuarsi entro dicembre 2025, è stato revocato'' ha rimarcato il sindaco, ricordando anche il verbale ATS con il quale si segnalava che i vecchi ambulatori – situati al piano terra del palazzo municipale – non erano più idonei a ospitare il servizio di medicina.

''Gli ambulatori sono un servizio che rendiamo alla popolazione. Le persone di altri paesi che hanno gli stessi medici, vengono a Molteno perché ci sono locali idonei e in regola con la normativa Ats: luoghi dove finalmente la sanità pubblica svolge dignitosamente il suo lavoro di sanità pubblica. A Molteno teniamo che la sanità pubblica sia svolta in modo dignitoso e quello che offriamo è un servizio: non dobbiamo guadagnare''.
Per le casse comunali ci saranno comunque introiti derivanti dalla concessione di un ambulatorio ai liberi professionisti, previo bando pubblico. Ha chiosato il sindaco Chiarella: ''Abbiamo un ambulatorio che rispetta le normative e ha una visione nel futuro: davvero Molteno potrà diventare un centro importante per la sanità pubblica''.
Il Comune, accedendo a un mutuo, ha infatti recentemente costruito un nuovo edificio in piazza Europa per ospitare i medici di medicina generale. In seguito ha affidato la struttura, dopo un regolare bando di gara, al privato, che ha nominato direttore sanitario del centro il dottor Luigi Sala, medico di medicina generale del paese. Il Comune aveva messo la struttura a disposizione dei medici di medicina generale previa autorizzazione di ATS e riceveva poi il canone di locazione dal centro privato. Con l’inizio del nuovo mese, la clinica lascerà gli spazi e verrà implementata l’attività della medicina pubblica.
''Il nuovo polo ambulatoriale era destinato ai medici di medicina generale ma, dato che la struttura è grande, lo avevamo reso disponibile a una realtà privata che volesse gestirlo per dare un ulteriore servizio alla cittadinanza'' ha detto il sindaco Giuseppe Chiarella, spiegando le ragioni che hanno portato alla rescissione del contratto da parte della clinica di Malgrate. ''Abbiamo accolto l’esigenza dei medici di medicina generale di implementare la loro attività, che quindi andrà crescendo con nuovo personale. Ci saranno due figure infermieristiche e due per la segreteria che si alterneranno per dare copertura durante la giornata. Siccome è aumentata la richiesta del servizio infermieristico da parte dei medici, è giusto che ci sia un ambulatorio ad esso designato''.
La destinazione dei quattro ambulatori presenti nello stabile sarà così ripartita: due saranno riservati ai medici di medicina generale come già in uso, una verrà occupata dall’infermiere, mentre il quarto verrà affittato, con ogni probabilità a ore, a professionisti privati. Ha precisato il primo cittadino: ''Per il quarto ambulatorio, apriremo un bando pubblico per liberi professionisti operanti nel settore sociosanitario: abbiamo già avuto l’interesse per affittarlo da parte di alcuni operatori. Siccome abbiamo sempre detto che questi ambulatori sono stati realizzati per la medicina generale e vista l’esigenza di dare maggior spazio alla medicina pubblica, l’attuale gestore privato ha fatto un passo indietro e noi abbiamo recepito questo recesso''.
ATS, all’inizio del 2024, aveva chiesto al Comune di separare gli spazi tra medicina privata e quella pubblica (medici di medicina generale), concedendo 24 mesi per l’adeguamento. ''Il provvedimento con cui Ats aveva inizialmente imposto la suddivisione degli ingressi, da effettuarsi entro dicembre 2025, è stato revocato'' ha rimarcato il sindaco, ricordando anche il verbale ATS con il quale si segnalava che i vecchi ambulatori – situati al piano terra del palazzo municipale – non erano più idonei a ospitare il servizio di medicina.
''Gli ambulatori sono un servizio che rendiamo alla popolazione. Le persone di altri paesi che hanno gli stessi medici, vengono a Molteno perché ci sono locali idonei e in regola con la normativa Ats: luoghi dove finalmente la sanità pubblica svolge dignitosamente il suo lavoro di sanità pubblica. A Molteno teniamo che la sanità pubblica sia svolta in modo dignitoso e quello che offriamo è un servizio: non dobbiamo guadagnare''.
Per le casse comunali ci saranno comunque introiti derivanti dalla concessione di un ambulatorio ai liberi professionisti, previo bando pubblico. Ha chiosato il sindaco Chiarella: ''Abbiamo un ambulatorio che rispetta le normative e ha una visione nel futuro: davvero Molteno potrà diventare un centro importante per la sanità pubblica''.
M.Mau.