Cortenuova: don Valentino ricorda i 35 anni trascorsi al servizio della comunità del SS Redentore
L'accoglienza, in quel lontano 22 aprile 1990, fu davvero calorosa. La comunità di Cortenuova presenziò in gran numero all'ingresso ufficiale di don Valentino Agostoni, neo parroco della chiesa del SS Redentore. A trentacinque anni da quella data, rimasta impressa nella storia della piccola comunità monticellese, se ne rinnoverà la memoria attraverso una solenne celebrazione in programma domenica 27 aprile alle ore 10. Ospite d'eccezione della liturgia, Monsignor Fausto Gilardi, già parroco di Civate, comunità d'origine del sacerdote che, giunto a questo significativo traguardo, ha voluto ripercorrere con noi i sette (intensi) lustri vissuti al servizio della frazione.
''Arrivavo dopo don Domenico Ferrario che era rimasto a Cortenuova più di trent'anni'' ci ha detto il religioso, raccontandoci un'epoca sicuramente diversa da quella odierna. ''Eppure i fedeli, moltissimi, mi fecero sentire subito a casa. Ricordo nitidamente Suor Franca, punto di riferimento della scuola materna e della parrocchia: per molti anni lavorammo insieme, proficuamente. Aveva instaurato un ottimo rapporto anche con mia sorella''.
Maria Agostoni è sempre stata al fianco di don Valentino; molto conosciuta a Civate - dove per anni ha diretto la Casa del Cieco - anche a Cortenuova è divenuta ormai un volto familiare per molti fedeli che in questi lunghi anni hanno avuto la possibilità di incontrarla. A questo proposito il sacerdote ci ha svelato un aneddoto: ''quando ricevetti notizia dai miei superiori del trasferimento qui, mi trovavo a Ganna (Varese) dove ero stato parroco per cinque anni. La prima visita fu dunque di mia sorella. Era la festa di San Michele, conpatrono della comunità: fu accolta con grande serenità da Suor Franca e dalla popolazione locale. Mi sono sempre fidato di lei e del suo giudizio: Maria è molto attenta alle realtà sociali e anche quella volta la sua impressione, positiva, si rivelò corretta''.
Nonostante le dimensioni ridotte, Cortenuova - a metà fra Monticello e Besana - si caratterizzava per la fervente partecipazione dei fedeli alle liturgie. ''La presenza era eccezionale: c'erano, soprattutto i primi anni, tanti volontari, uomini soprattutto. E poi l'oratorio pieno di bambini e di famiglie. Molti battesimi e pochi funerali, al contrario di quello che avviene oggi'' ci ha detto don Valentino, ricordando nuovamente la figura delle suore del Preziosissimo Sangue che hanno svolto servizio in parrocchia e in asilo sino al loro trasferimento nel 2007, quando le vocazioni femminile cominciarono a ridursi nel numero.
Oggi, nonostante si possa contare su un nucleo storico di fedeli ancora particolarmente legati alla loro chiesa, la situazione è profondamente mutata. L'età avanza e di giovani ce ne sono sempre meno: il catechismo e le attività di pastorale giovanile si svolgono ormai interamente a Monticello, nell'ambito dell'Unione Pastorale con le altre due parrocchie del paese. La scuola dell'infanzia invece, si è trasformata in un nido, adeguandosi alle richieste delle famiglie del territorio.
Eppure il sostegno alle iniziative da parte della comunità non è mai venuto meno. In questi trentacinque anni la parrocchia ha portato avanti lavori importanti, rimettendo a nuovo il tetto della chiesa, la pavimentazione; sono stati affrescati l'abside, la contrafacciata, sostituite le vetrate e il portone. Senza contare i lavori alla scuola dell'infanzia e alla casa parrocchiale; opere costate ingenti risorse, ripagate grazie alla generosità dei fedeli.
Don Valentino - oggi 85enne - a Cortenuova si sente a casa: ''questa comunità per me è una famiglia. Vivo le gioie e i dolori dei miei parrocchiani. Dopo il Covid e i problemi di salute che ho avuto, non sono più riuscito a benedire le abitazioni in vista delle festività di Natale, attività che precedentemente portavo avanti nel pomeriggio o in orario serale. Vado soltanto nelle aziende, perchè posso farlo la mattina, senza dover chiedere aiuti''.
''Il legame con la gente è sempre stato forte: io vivo intensamente la dimensione di parroco di questa comunità. Accetto e comprendo realtà diverse, ma questa è sempre stata la mia direzione'' ha aggiunto, ricordando al contempo il buon rapporto di collaborazione avuto negli anni con don Natale Panizza, don Gabriele Carena (suo compagno di seminario) e oggi con don Marco Crippa, ultimi parroci in servizio in ordine di tempo a Monticello (da anni ormai unita a Torrevilla ndr).
Amministratore parrocchiale dal compimento dei 75 anni (quando ha dovuto dare le dimissioni da parroco per raggiunti limiti di età), don Valentino ha espresso il desiderio di rimanere a Cortenuova fino a quando la salute glielo consentirà. ''Un paio di anni fa sono stato ricoverato in ospedale, ma al termine della convalescenza, riconquistata la mia autonomia, ho voluto tornare qui'' ha precisato il sacerdote che prima di approdare in Brianza era stato al servizio delle comunità di Ganna e Bisuschio, in provincia di Varese.
Fra i ricordi più belli di questa lunga esperienza monticellese, i pellegrinaggi annuali proposti fino ad una decina di anni fa, grazie all'impegno di Adriano e Mariangela, due parrocchiani prematuramente scomparsi. E poi l'arrivo della Madonna di Fatima nel 2007 (e poi nel 2015), la visita di Marija Pavlović Lunetti, la veggente di Medjugorie che ebbe un'apparizione proprio nella chiesa di Cortenuova.
Rimpianti invece? ''Nessuno: quel che mi sentivo e che ho potuto fare, ho fatto'' ha concluso don Valentino, pronto per le celebrazioni del fine settimana. Alla messa di domenica 27 aprile alle ore 10 alla presenza di Monsignor Fausto Gilardi (legato alla famiglia Agostoni, in particolare a Livio, fratello del sacerdote ndr), seguiranno i vespri e il concerto del Coro Brianza alle ore 15, con un successivo rinfresco in oratorio.

Don Valentino Agostoni
''Arrivavo dopo don Domenico Ferrario che era rimasto a Cortenuova più di trent'anni'' ci ha detto il religioso, raccontandoci un'epoca sicuramente diversa da quella odierna. ''Eppure i fedeli, moltissimi, mi fecero sentire subito a casa. Ricordo nitidamente Suor Franca, punto di riferimento della scuola materna e della parrocchia: per molti anni lavorammo insieme, proficuamente. Aveva instaurato un ottimo rapporto anche con mia sorella''.

L'ingresso del sacerdote nel lontano 1990. Al centro don Valentino tra don Franco Annoni di Casatenovo (allora decano) e don Alberto Pirovano
Maria Agostoni è sempre stata al fianco di don Valentino; molto conosciuta a Civate - dove per anni ha diretto la Casa del Cieco - anche a Cortenuova è divenuta ormai un volto familiare per molti fedeli che in questi lunghi anni hanno avuto la possibilità di incontrarla. A questo proposito il sacerdote ci ha svelato un aneddoto: ''quando ricevetti notizia dai miei superiori del trasferimento qui, mi trovavo a Ganna (Varese) dove ero stato parroco per cinque anni. La prima visita fu dunque di mia sorella. Era la festa di San Michele, conpatrono della comunità: fu accolta con grande serenità da Suor Franca e dalla popolazione locale. Mi sono sempre fidato di lei e del suo giudizio: Maria è molto attenta alle realtà sociali e anche quella volta la sua impressione, positiva, si rivelò corretta''.

Don Valentino con i rappresentanti delle istituzioni nel 50° anniversario di ordinazione
Nonostante le dimensioni ridotte, Cortenuova - a metà fra Monticello e Besana - si caratterizzava per la fervente partecipazione dei fedeli alle liturgie. ''La presenza era eccezionale: c'erano, soprattutto i primi anni, tanti volontari, uomini soprattutto. E poi l'oratorio pieno di bambini e di famiglie. Molti battesimi e pochi funerali, al contrario di quello che avviene oggi'' ci ha detto don Valentino, ricordando nuovamente la figura delle suore del Preziosissimo Sangue che hanno svolto servizio in parrocchia e in asilo sino al loro trasferimento nel 2007, quando le vocazioni femminile cominciarono a ridursi nel numero.


Il parroco con lo staff e i piccoli del nido
Eppure il sostegno alle iniziative da parte della comunità non è mai venuto meno. In questi trentacinque anni la parrocchia ha portato avanti lavori importanti, rimettendo a nuovo il tetto della chiesa, la pavimentazione; sono stati affrescati l'abside, la contrafacciata, sostituite le vetrate e il portone. Senza contare i lavori alla scuola dell'infanzia e alla casa parrocchiale; opere costate ingenti risorse, ripagate grazie alla generosità dei fedeli.

Il sacerdote con le istituzioni e il parroco di Monticello don Marco Crippa
Don Valentino - oggi 85enne - a Cortenuova si sente a casa: ''questa comunità per me è una famiglia. Vivo le gioie e i dolori dei miei parrocchiani. Dopo il Covid e i problemi di salute che ho avuto, non sono più riuscito a benedire le abitazioni in vista delle festività di Natale, attività che precedentemente portavo avanti nel pomeriggio o in orario serale. Vado soltanto nelle aziende, perchè posso farlo la mattina, senza dover chiedere aiuti''.


I festeggiamenti per l'anniversario di ordinazione di don Gabriele Carena a Monticello nel 2012
Amministratore parrocchiale dal compimento dei 75 anni (quando ha dovuto dare le dimissioni da parroco per raggiunti limiti di età), don Valentino ha espresso il desiderio di rimanere a Cortenuova fino a quando la salute glielo consentirà. ''Un paio di anni fa sono stato ricoverato in ospedale, ma al termine della convalescenza, riconquistata la mia autonomia, ho voluto tornare qui'' ha precisato il sacerdote che prima di approdare in Brianza era stato al servizio delle comunità di Ganna e Bisuschio, in provincia di Varese.

Il parroco di Cortenuova con Monsignor Adriano Paccanelli, casatese
Fra i ricordi più belli di questa lunga esperienza monticellese, i pellegrinaggi annuali proposti fino ad una decina di anni fa, grazie all'impegno di Adriano e Mariangela, due parrocchiani prematuramente scomparsi. E poi l'arrivo della Madonna di Fatima nel 2007 (e poi nel 2015), la visita di Marija Pavlović Lunetti, la veggente di Medjugorie che ebbe un'apparizione proprio nella chiesa di Cortenuova.

G.C.