Colle B.za ricorda don Corti e il tempo della Resistenza

A Colle Brianza il 25 aprile ha parlato soprattutto attraverso le voci e i gesti dei più piccoli e il ricordo di chi, come don Riccardo Corti, ha vissuto sulla propria pelle la brutalità della guerra. Una giornata intensa, diversa dal solito, dove la memoria non è stata solo celebrazione, ma racconto vivo, carico di futuro. 
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Riunitisi a Giovenzana, insieme ad associazioni, membri dell’amministrazione ed Alpini, anche i bambini della scuola primaria, che con il loro cartellone pieno di colori hanno spiegato cosa significa oggi, a ottant’anni di distanza, celebrare la Liberazione.
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Con la frase di Alda Merini ''Ma da queste ferite nasceranno farfalle libere'', i piccoli studenti hanno ricordato che la Resistenza non è solo storia da studiare, ma radice viva di diritti e libertà. Ottanta farfalle, una per ogni anno trascorso dal 1945, colorate e leggere, sono diventate il simbolo di una speranza che continua a nascere dalle mani di chi crede ancora nella pace.
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''Il loro lavoro, semplice e profondo allo stesso tempo, ha dato una luce particolare alla giornata, ricordando a tutti che la memoria non serve a guardare indietro, ma a camminare avanti, insegnando la responsabilità di essere cittadini'' ha detto il sindaco Tiziana Galbusera
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Accanto a loro, il ricordo di Don Riccardo Corti ha riportato i presenti a quegli anni duri e coraggiosi. Una nuova targa, donata dall’ANPI provinciale di Lecco, è stata scoperta in suo onore: racconta la sua esperienza alla baita di Pessina, luogo di episodi drammatici ma anche di resistenza silenziosa.
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E accanto alla targa, l’amministrazione ha fatto ristampare il suo libro Cronaca di una prigionia 1943-1945, donato grazie al supporto delle Grafiche Cattaneo: un modo concreto per riportare in vita il suo racconto, perché possa essere letto e conosciuto anche dalle nuove generazioni.
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''Togliere la polvere che si deposita sui fatti storici è un nostro compito'' ha ricordato il sindaco Tiziana Galbusera durante il suo discorso. ''Dobbiamo proteggere e difendere i principi della nostra Costituzione, la democrazia e la libertà devono restare la nostra stella polare. La libertà - ha aggiunto - non è un bene scontato. È una scelta quotidiana, fatta di rispetto, di ascolto, di coraggio. Per questo dobbiamo continuare a coltivare la memoria, soprattutto nei cuori dei più giovani, che sono il nostro futuro”.
La cerimonia è proseguita con la consegna delle Costituzioni ai neo-maggiorenni di Colle Brianza, i ragazzi nati nel 2006. Un gesto simbolico ma intenso per affidare a chi diventa adulto non solo un libro di articoli e diritti, ma un pezzo di storia, una promessa da mantenere.   
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Non è mancato, in chiusura della cerimonia, un pensiero al presente. Il sindaco ha richiamato con forza il messaggio di Papa Francesco, ricordando che ''la guerra è sempre una sconfitta'' e che oggi, come allora, la pace va difesa e costruita giorno dopo giorno, anche nei piccoli gesti, anche nelle nostre comunità.
Sa.A.
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