Barzago: 40 anni fa nasceva la Fantic Motor, la storica azienda di moto, simbolo degli anni '80

Transitando sulla Como-Bergamo fa un certo effetto notare come l'imponenza dei capannoni della Fantic Motor, che un tempo rappresentava una delle attività più conosciute su scala nazionale, abbiano lasciato spazio ad una zona di degrado e in attesa di una lenta riconversione. A 40 anni esatti di distanza dalla nascita della mitica azienda di motocicli, per decenni vera e propria leggenda per migliaia di ragazzi, abbiamo deciso di fare un passo indietro, ripercorrendo, con l'ausilio delle informazioni trovate sul web, la storia della Fantic. L'attività dell'azienda, iniziò nel 1968, come fabbrica di veicoli ricreativi, quali mini-bikes, go- karts, enduros, destinati al mercato USA. I fondatori, furono Henry Keppel Hesselink e Mario Agrati, entrambi provenienti dall'esperienza all'Agrati Garelli di Cortenuova. Fu in particolare quest'ultimo, che tra l'altro è passato alla storia come il più giovane laureato d'Italia, ad avere l'idea di fondare la fabbrica, dopo aver notato, nel corso di alcuni viaggi in America, l' esistenza di un mercato completamente votato alle mini bike.
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Mario Agrati e Henry Keppel Hesselink, gli storici fondatori della Fantic
Dal momento che la produzione di questi mezzi non rientrava nell'attività della Garelli, sua azienda di famiglia, Agrati decise di unirsi all'amico e collega Keppel, che allora era responsabile del settore Commerciale Estero. I due amici chiamarono l'azienda con il nome “Fantic Motor' per sottolineare la volontà di creare un prodotto nuovo ed innovativo, in poche parole fantastico, ma anche perchà© in quegli anni, era molto in voga nel panorama delle bibite, la Fanta.

Un nome simile, pensarono i fondatori, non poteva che rivelarsi una garanzia di successo. I primi modelli prodotti furono i mini bike per il mercato americano, mentre il passo successivo, analizzando le esigenze del mercato e la ragione sociale del marchio, è stata la costruzione di un veicolo da fuoristrada di 50 cc di cilindrata, il Caballero, il mezzo sicuramente più importante della produzione Fantic, vero e proprio cavallo di battaglia e status symbol per gli allora quattordicenni.
La produzione quindi, era iniziata a Barzago nel maggio del 1969, dedicandosi per qualche mese alle mini bike che erano veicoli con ruote da 7 e 10 pollici con motori Aspera, e a partire dal 1970 con il Caballero, poi il cinquanta da strada, il centoventicinque da strada e il ciclomotore a telaio aperto che si chiamava Issimo, cercando di coprire tutti i settori, tenendo però come traino la “regolarità ', senza dimenticarsi i ciclomotori tradizionali e le stradali.

L'azienda era partita con un capannone dalle dimensione di 1.200 mq nel 1970, fino ad arrivare nel 1982 ad avere 20.000 mq. Una graduale espansione, che portò la Fantic a passare dagli iniziali trenta dipendenti ad un massimo di centosessanta.

Foto con alcuni impiegati insieme al grande Sandro Mazzola, campione dell'Inter
Come dicevamo sopra, simbolo della produzione Fantic, è stato sicuramente il Caballero. Un mezzo diventato famosissimo in tutto il mondo, presentato per la prima volta, al salone del Ciclo e Motociclo di Milano nel novembre del 1969, ed entrato in produzione con la prima serie nella primavera del 1970.

A seguire negli anni successivi, sono nati gli altri modelli, il super, il casa, il competizione, con sviluppi e miglioramenti costanti. L'attività a Barzago è stata sospesa nel 1995; i divieti di praticare il fuoristrada, la congiuntura legata al mondo delle due ruote e qualche errore aziendale, hanno portato la Fantic a chiudere i battenti, cessando l'attività produttiva e lasciando un vuoto incolmabile specialmente nel settore trial, dove negli anni, si era ritagliata un posto di leader.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito dell'azienda: www.fanticmotor.it